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Riprendiamo dal BET Magazine, numero di settembre 2025, a pag. 21 il commento di Angelo Pezzana dal titolo "La guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran: lo Stato ebraico vince ma viene costretto a 'cedere' dalle potenze occidentali. Perché?"
I danni provocati dal bombardamento iraniano sulla casa di Deborah Fait. La nostra Deborah è viva per miracolo. Il conflitto fra Israele e Iran è durato 12 giorni, dal 13 al 24 giugno. Sarà per questo che i professionisti dell’opinione pubblica, docenti, religiosi, politici populisti, giornalisti, non l’hanno presa bene. Una donna coraggiosa, Deborah Fait, direttrice in Israele di Informazione Corretta, ha perso la casa a causa di uno dei bombardamenti iraniani, lo stesso che ha sventrato l’Istituto Weizmann a Rehovot. “Ormai la campagna d’odio contro ebrei e Israele – scrive Deborah Fait – ha raggiunto il massimo della possibilità umana di odiare un popolo. In realtà occorreranno enormi finanziamenti per ricostruire l’Istituto, ma l’importante è lo spirito con cui viene affrontata la ricostruzione, come sempre, dopo ogni guerra difensiva, dal 1948. Però l’odio è arrivato a tal punto che: “Conoscenti, amici, persino quelli più stretti che un tempo ti chiamavano zia o zio – scrive ancora Deborah – sono diventati antisemiti e pieni di odio contro gli ebrei. E tutto questo odio ha delle conseguenze. I termini per una tregua a Gaza prevedono scambi di ostaggi contro prigionieri palestinesi totalmente iniqui: 1 ostaggio israeliano contro 100 prigionieri palestinesi, terroristi. Scrive la Fait: “Israele, che nei 77 anni della sua esistenza ha visto morte, odio, guerre e terrorismo per la sola colpa di esistere, adesso si vede costretto alla resa da un mondo odioso che pretendeva nessuna reazione al 7 ottobre, che crede solo alle menzogne di Hamas, che vuole premiare il terrorismo più feroce della storia, dando ai terroristi uno Stato che non hanno mai avuto nella loro storia fatta di oscurità infernale e ferocia”. Per inviare a Bet Magazine la propria opinione, telefonare: 02/483110225, oppure cliccare sulla e-mail sottostante |
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