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Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 05/08/2011, l'articolo di Dimitri Buffa dal titolo "I musulmani moderati italiani si lamentano di media e tv che danno spazio solo ai fanatici".
E’ una “vexata quaestio” in Italia, quella di dare spazio in tv e sui giornali quasi esclusivamente ai fanatici dell’Islam piuttosto che alle voci dei moderati che parlano di integrazione, amore e armonia tra i tre monoteismi. La legge anti burqa, in discussione in Parlamento, ha rispolverato questo problema. A volte si tratta di scorciatoie per l’audience, che ledono non poco anche la professionalità dei giornalisti. Altre di incomprensione, talvolta di idiozia e persino di malafede, cioè di disonestà intellettuale bella e buona. Fatto sta che ieri l’associazione che rappresenta i muslmani moderati in Italia non ne ha potuto più. E ha preso carta e penna, o meglio, computer e stampante, per diffondere un comunicato dai toni durissimi. In cui preannuncia persino una denuncia alla magistratura penale. “Quello che è andato in onda da due giorni a questa parte è scandaloso – si legge nel documento - a livelli che davvero mai si erano visti; a margine dell’approvazione in Commissione del ddl su burqa e niqab, in alcune trasmissioni pubbliche, come UnoMattina e TG1 e altre testate giornalistiche di rilievo, troviamo solo personaggi afferenti all’estremismo, senza alcun contraddittorio su un tema così delicato. Su questo abbiamo già inviato una lettera alla Procura della Repubblica”. Per inviare il proprio parere all'Opinione, cliccare sull'e-mail sottostante diaconale@opinione.it |
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