Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 07/04/2010, l'articolo di Michael Sfaradi dal titolo " Perché l´Inghilterra sta aiutando gli Hezbollah? ".
David Miliband, Michael Sfaradi
Spesso ci si chiede perché l'Europa non riesce ad avere influenza sulle questioni internazionali, la risposta è tanto ovvia per quanto disarmante: il vecchio continente non riuscirà mai ad avere importanza sullo scacchiere mondiale perché non ha e non avrà mai, una politica estera unitaria. Gli interessi dei suoi Stati membri, infatti, sono in concorrenza e spesso in contrasto fra loro. L'ultimo esempio in ordine di tempo lo ha rivelato il quotidiano libanese "Alakhbar" in un articolo apparso il 3 aprile e fino ad oggi ignorato dai media occidentali. Londra, nonostante l'Unione Europea abbia dichiarato Hamas nella striscia di Gaza, e Hezbollah nel Sud del Libano organizzazioni terroristiche, tramite la sua intelligence e per mezzo di intermediari, ha fatto pervenire alla milizia sciita Hezbollah un plico di documenti contenente, fra l´altro, le copie dei passaporti falsi utilizzati dal gruppo che ha eliminato l'esponente di Hamas Mahmoud al Mabhouh a Dubai. Anche se fino ad oggi non c´è nessuna prova che dietro la faccenda ci fosse il Mossad israeliano, a Londra si continua a darlo per scontato e dopo il tiramolla dell'espulsione del dirigente dell'ambasciata israeliana si è pensato di aggiungere benzina al fuoco dei rapporti con lo Stato ebraico, servendo su un piatto d'argento ai suoi più acerrimi nemici e le fotografie degli agenti impegnati a Dubai. Questa mossa, oltre a mettere a disagio gli alleati occidentali che fino ad ora hanno ignorato o fatto finta di ignorare l'accaduto, apre inquietanti scenari. Se fossero stati gli emirati a fornire tali informazioni ad una milizia armata legata a doppio filo all´Iran, nazione che da anni tiene il mondo intero con il fiato sospeso, si sarebbe potuto pensare ad un gesto legato all'amicizia pan-araba, ma che dietro il passaggio di informazioni ci possa essere il servizio segreto di una delle più importanti nazioni europee alleate nella guerra totale contro il terrorismo internazionale, deve far riflettere a fondo. Perché questi documenti, che sono legati all'uccisione di un esponente di Hamas, sono stati fatti recapitare ad Hezbollah che, fino a prova contraria, non era legata al caso "Dubai"? Mahmoud al Mabhouh trattava con i suoi contatti al fine di acquistare rampe missilistiche a media gittata, i sistemi missilistici erano destinati solamente alla striscia di Gaza o anche nel sud del Libano? Se Hezbollah, al contrario ha avuto parte attiva, è giustificato pensare che Al Mabhouh stava facendo acquisti anche per loro e la vicenda, in questo caso, si arricchirebbe di un nuovo personaggio che fino ad ora era rimasto nell'ombra. Visto però il destinatario delle informazioni abbiamo la prova che il governo britannico ne era a conoscenza; le cancellerie dei governi alleati erano state avvertite su quanto stava accadendo? La "rabbia" inglese sulla questione dei passaporti falsi è stata fin dall'inizio violenta e con il dito accusatorio rivolto verso Gerusalemme, inizialmente anche la Francia, la Germania ed altre nazioni stavano seguendo la linea tracciata dal Foreign Office, ma con il passare dei giorni e la mancanza di prove certe hanno però saggiamente lasciato cadere nel dimenticatoio le accuse contro Israele; soltanto la Gran Bretagna continua a tenere vivo il caso e le accuse: perché? La risposta, visti comportamenti e notizie che cominciano ad uscire allo scoperto, potrebbe essere che l'uccisione di Dubai possa aver rotto le "uova nel paniere" di non meglio precisati interessi britannici.
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