sabato 27 aprile 2024
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dei principali telegiornali italiani.



Ordine cronologico - Ordine alfabetico
Un paese non basta 03/09/2009 -

Arrigo Levi
Un paese non basta
Il Mulino

Saggista e giornalista, conduttore televisivo oltre che consigliere dei presidenti Ciampi e Napolitano, in quest’ultimo saggio Levi si e' accinto a scrivere il suo percorso formativo: un racconto intessuto di riflessioni e ricordi, che rievoca il mondo felice della giovinezza, trascorsa in un'agiata famiglia della borghesia ebraica modenese, e poi le peripezie subite a causa dell'andata al potere del fascismo e delle leggi razziali, l'emigrazione in Argentina, il ritorno in patria, la partecipazione da soldato alla nascita di Israele, il decennio nell'Inghilterra di Churchill e di Giorgio VI, l'ingresso definitivo nel giornalismo. Levi riflette anche sulla fede, sui totalitarismi, sulla tragedia della Shoah, e in pagine di lucida e spesso sorridente saggezza consegna al lettore una penetrante lezione sul Novecento.


Arrigo Levi
Rapporto sul Medio Oriente
Il Mulino

Il 1997 è stato l'anno che ha segnato una fase di arresto e crisi del processo di pace in Medio Oriente. Quando il dialogo tra israeliani e palestinesi (e paesi arabi) sembrava avviato, si è ricominciato a parlare di guerra. Di giorno in giorno, la situazione evolve nell'incertezza, in un'area dove il problema israelo-palestinese è solo uno dei fattori in gioco, a fianco di pericoli di instabilità legati alla modernizzazione degli stati arabi, alla minaccia del fondamentalismo, ai conflitti tra gli stati arabi e tra le minoranze nazionali e religiose. Per comprendere la situazione Levi ha compiuto un viaggio d'inchiesta da cui è risultato un rapporto di grande interesse per conoscere e approfondire le tematiche più complesse di questa parte del mondo.

Arrigo Levi
Yitzhak Rabin
Mondadori

Nel saggio dedicato al premier israeliano ucciso il 4 novembre del 1995, Levi ripercorre il cammino di pacificazione che Rabin seppe seguire fino all’estremo sacrifico, riscopre la sua profondità storica e prova a capire al di là dell’orrore che gli attentati suscitano in ogni uomo civile, quanto di permanente possa ancora esserci nell’anelito alla pace che il soldato premier ha lasciato in eredità all’intera regione mediorientale. L’autore crede nel traguardo della pace con quell’impegno intellettuale e umano che forse può esprimere soltanto un ebreo, un ebreo che per Israele ha fatto anche la guerra.

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Israele, un racconto per immagini 31/08/2009 -

Marco Paganoni
Israele, un racconto per immagini: dall’inizio del Novecento all’Indipendenza

L’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme e il sito www.israele.net presentano un nuovo DVD con immagini d'epoca e commento originale. Il DVD "Israele, un racconto per immagini: dall’inizio del Novecento all’Indipendenza" illustra la genesi e la nascita dello Stato d’Israele attraverso una serie di filmati d’epoca (per un totale di ca. 50 minuti di immagini), in gran parte messi a disposizione dallo Steven Spielberg Jewish Film Archive dell’Università di Gerusalemme. Il materiale è stato selezionato e rimontato espressamente in vista di un suo uso didattico-culturale presso il pubblico italiano, soprattutto giovanile.
Il DVD è strutturato in quattro capitoli, ciascuno introdotto da commento e spiegazione in voce, più un’introduzione generale che illustra i criteri e le caratteristiche dell’opera.

Israele e Palestina: la forza dei numeri 27/08/2009 -

Sergio Della Pergola
Israele e Palestina: la forza dei numeri.
Il conflitto mediorientale fra demografia e politica
Il Mulino

Il conflitto israelo-palestinese nelle sue componenti demografiche è poco conosciuto. L’autore che vive in Israele dal 1966 ed è professore di statistica alla Hebrew University di Gerusalemme in questo libro mostra, attraverso il prisma della popolazione, come cambiano gli equilibri di una convivenza difficile ma inevitabile, e suggerisce una riflessione complessiva che può portare a un credibile processo di pacificazione. Un libro prezioso, da leggere con attenzione.

Mosè ci ha portato nell’unico posto senza petrolio 11/11/2013 -

Mosè ci ha portato nell’unico posto senza petrolio
A cura di Angelo Pezzana
Bollati Boringhieri                         euro 8,50

Un’ottima strada per avvicinarsi alla cultura ebraica è cominciare dalle storielle e dalle barzellette.
E dopo il successo dell’antologia sullo humour gay Si fa… per ridere, Angelo Pezzana, cofondatore del Salone del Libro di Torino e di FUORI!, primo movimento di liberazione omosessuale, oltre che direttore editoriale di Informazione Corretta dal 2000, si concentra sull’umorismo ebraico, raccogliendo divertenti storielle inedite.
«L’umorismo non è rassegnato ma ribelle», scriveva Sigmund Freud nel suo celebre Motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio (1905). È la definizione più sintetica e precisa del Witz, del motto di spirito. Sarcastico e sfrontato, molto spesso provocatorio, spesso travolgente. E quasi sempre di argomento ebraico. Il Witz, spiega Freud, «rappresenta anche il principio del piacere, che sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali». Infatti  di avversità gli ebrei se ne intendono. Si potrebbe quasi affermare che con le avversità abbiano maturato una certa empatia. Per carità, commentano i maestri, non scherziamo, ma nella vita ci vuole pazienza e umanità. Ed è proprio vero che dove non c’è umorismo, non c’è umanità. Una raccolta di storielle ebraiche imperdibile da leggere per divertirsi e imparare.

La lepre della Patagonia 04/02/2010 -

Claude Lanzmann
La lepre della Patagonia
Rizzoli

Il regista del film di nove ore Shoah (Einaudi) che raccoglie testimonianze di vittime e carnefici, già direttore di Les temps modernes, pubblica ora la sua autobiografia, La lepre della Patagonia.
Dalla Resistenza contro i nazisti, che gli valse la Legion d’0nore, alla realizzazione del capolavoro cinematografico. Un testo – avverte il filosofo Bernard-Henry Levy “attraversato dalla commedia del secolo non meno che dalla sua parte di infamia”.

In difesa della democrazia 13/08/2009 -

Natan Sharansky
In difesa della democrazia
Sperling & Kupfer

Ex dissidente russo, prigioniero politico, è stato ministro israeliano per Gerusalemme e per le questioni della diaspora, Natan Sharansky attinge alla sua duplice esperienza per mostrare come il futuro del mondo dipenda dalla democratizzazione delle società oppresse, e non da una tolleranza di dubbia efficacia nei confronti dei loro governi. Un regime totalitario non sarà mai un terreno fertile per la pace la stabilità, precisa, e stringere rapporti con uno Stato che reprime il dissenso e calpesta la libertà significa alimentare il potenziale di un partner pericoloso e inaffidabile. E' un libro importante che apre gli occhi su quella che e' la propaganda sinistrorsa che vorrebbe che alcuni popoli (una volta quello sovietico e oggi quelli medioorientali) non siano degni di democrazia perche' "impreparati" e ancora retrogradi.

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