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Storia degli ebrei 30/07/2009 -

Chaim Potok
Storia degli ebrei
Garzanti

Chaim Potok, uno dei più significativi romanzieri del nostro tempo, in questo saggio narra quattromila anni di peregrinazioni del popolo ebraico, dall’antica Ur fino alla creazione dello stato d’Israele. Immerge queste vicende nel flusso della Storia con grande potenza evocativa e al tempo stesso si confronta con le acquisizioni degli studiosi contemporanei. E’ una ampia ricostruzione storica in cui la vita e il destino degli ebrei in varie epoche e paesi emergono in tutta la loro varietà e ricchezza e conducono a una illuminante riflessione sul ruolo di Israele nella storia, e sul ruolo che la storia ha avuto nel determinare le vicende del «popolo eletto».


Chaim Potok
Danny l’Eletto
Garzanti

In questo romanzo l’autore mette a confronto in modo mirabile due modi di concepire la fedeltà alla tradizione e di vivere l'esistenza attraverso il racconto di due ragazzi, Reuven Malter e Danny Saunder che negli anni della seconda guerra mondiale a Brooklyn s'incontrano sul campo di baseball nel corso di una partita; entrambi ebrei, appartengono a due diverse comunità religiose, che da sempre si guardano con sospetto e diffidenza. La scrittura di Potok emerge nitida nell’ascolto degli immensi silenzi familiari, gonfi di tensione, che legano biologicamente i padri ai figli; antichi linguaggi muti che "dicono più col silenzio che con le parole di una vita intera

Chaim Potok
Il mio nome è Asher Lev
Garzanti

Potok continua qui ad affrontare le tematiche dei suoi grandi romanzi: il confronto tra la modernità e la tradizione, il rapporto tra la fede e l'arte, il contrasto tra l'individuo e i diversi gruppi di cui fa parte, attraverso la figura di Asher Lev, un bambino ebreo di Brooklyn, che ha la pittura nel sangue. Tutto nelle sue mani diventa disegno, immagine e colore. Ma in una cultura come quella ebraica, tradizionalmente ostile alla rappresentazione figurativa, la vocazione di Asher è destinata a creare duri conflitti e alla fine una drammatica rottura. Libro straordinario nel quale l'autore ha saputo rendere con profondità psicologica il travaglio interiore del protagonista sospeso tra il suo genio artistico e la rigidità di un ambiente limitante.

Chaim Potok
Il dono di Asher Lev
Garzanti

Leggere la storia della vita di Asher Lev, che si completa con questo secondo romanzo, è entrare nel cuore dell'ebraismo, nella lotta tra modernità e tradizione. Asher Lev è un ebreo osservante che, a dispetto delle circostanze più avverse, è diventato un pittore di fama internazionale. Quando muore un amato zio, deve intraprendere il viaggio di ritorno da Parigi a New York. Il protagonista dovrà fronteggiare lo sdegno e l'animosità che le sue opere suscitano nell'ambiente d'origine e le difficoltà che causano alla propria famiglia ritrovandosi al centro dei conflitto tra la cultura in cui è nato e quella che ha forgiato per se stesso e che vent'anni prima l'aveva spinto all'esilio.

Chaim Potok
Vecchi a mezzanotte
Garzanti

Attraverso questi tre racconti Potok ripercorre l'intero Novecento nei suoi drammi più feroci ed emblematici, e ne mette in discussione l'eredità. Noah è il sopravvissuto. Quando la giovane insegnante d'inglese Ilana Davita Dinn lo incontra a New York, dopo la fine della guerra, è un ragazzo ebreo di diciotto anni scampato ad Auschwitz. Leon Shertov è il fuggiasco. Alla fine degli anni Cinquanta, Davita è ricercatrice universitaria, Leon è un ex agente del KGB, torturatore e convinto stalinista, che ha abbandonato l'URSS a causa delle persecuzioni contro gli ebrei. Benjamin Walter è il maestro della guerra. All'inizio degli anni Novanta, mentre si combatte nel Golfo e nei Balcani, Davita, ormai un'affermata scrittrice, è la vicina di casa di questo anziano docente di storia militare alle prese con il conflitto più aspro, quello con il proprio passato.

Chaim Potok
L’arpa di Davita
Garzanti

Il romanzo ha per protagonista una ragazzina straordinaria, Davita, che a otto anni comincia a farsi un'idea del mondo. L'America si lascia alle spalle la crisi del '29 e i suoi genitori, intellettuali impegnati a sinistra, sognano l'avvento di una società più giusta. Ma l'affermazione del fascismo e del nazismo in Europa spegne ogni ottimismo. Davita adolescente si accosterà all'ebraismo, la religione della sua famiglia, scoprendovi non un rifugio consolatorio, ma una chiave per capire il mondo.

Chaim Potok
Il libro delle luci
Garzanti

Luci e ombre della comunità ebraica internazionale si alternano sulle pagine di questo libro e nella vita di un giovane ebreo americano, Gershon Loran. Orfano di entrambi i genitori, allevato dagli zii in un palazzo fatiscente nella Brooklyn degli anni cinquanta, Gershon deve decidere quale strada intraprendere nella vita. Ma i binari tradizionali vengono ben presto abbandonati per correre con grande originalità in territori a dir poco insidiosi.

Chaim Potok
In principio
Garzanti

David Lurie è il protagonista e la voce narrante di questo romanzo di formazione. La sua infanzia nel Bronx, negli anni immediatamente precedenti la Grande Depressione, è segnata dalla malattia, dall'ortodossia della claustrofobica comunità ebraica, dallo strisciante antisemitismo, dagli echi degli isterici comizi hitleriani e dalle notizie sulla Shoah che travolge i parenti rimasti in Polonia. Il tormentato itinerario verso la consapevolezza e l'affermazione della propria individualità si scontra con questa realtà, fino alla drammatica rottura con la tradizione e al passaggio al mondo dei goyim: solo così potrà finalmente iniziare un nuovo viaggio alla ricerca delle proprie radici.

Chaim Potok
La scelta di Reuven
Garzanti

L'amicizia di Reuven Malter e Danny Saunders si misura sul terreno dell'amore per Rachel, una giovane anglista, e delle loro scelte di vita: mentre uno studia per diventare rabbino affrontando l'insegnamento sarcastico e devastante di Rav Kalman, l'altro rinuncia agli studi religiosi per diventare psichiatra. In questo romanzo vediamo due giovani uomini alle prese col compito di mantenere la promessa fatta a se stessi. In questa prospettiva non si esita a mettere in discussione anche la fede rivelata. Un libro che suscita tante emozioni, compresi lo stupore, la rabbia, l'ammirazione..... Uno spaccato del mondo ebraico con le sue mille sfaccettature.

Chaim Potok
Zebra e altri racconti
Garzanti

L’autore racconta l'età difficile di sei adolescenti, tre ragazzi e tre ragazze colti in un momento di crisi. Incontriamo un ragazzo che per un incidente ha perso l'uso di una mano, un altro che vede il padre abbandonare la casa mentre la mamma dà alla luce il fratellino, un terzo che è invidioso del fratellino adottivo appena arrivato dal Pakistan. E poi una ragazza tormentata da una gang e un'altra che vede la madre vedova risposarsi.

Chaim Potok
Io sono l’argilla
Garzanti

Durante la guerra di Corea, mentre i cinesi e l'esercito del nord avanzano, un vecchio contadino e sua moglie fuggono dal loro villaggio. Per evitare una colonna di jeep e carri armati americani, si gettano in un fossato dove trovano un ragazzo coperto di sangue. Ben presto esplode il conflitto tra l'istintiva generosità della donna e la diffidenza del marito. Attraverso l'odissea di questi profughi persi in un paesaggio apocalittico e ridotti ai loro bisogni più elementari, si delinea anche il contrasto tra un universo contadino, ancora in contatto con la sacralità della natura, e le devastazioni prodotte dalla moderne tecnologie: un contrasto che allude a quello tra la spiritualità orientale e la cultura dell'Occidente.

Chaim Potok
Novembre alle porte. Cronache della famiglia Slepak
Garzanti

Quelle che Potok racconta sotto forma di romanzo in "Novembre alle porte" sono le vicende di Salomon Slepak e di suo figlio Volodya. Solomon, ebreo, bolscevico, comandante militare e diplomatico, riuscì a sopravvivere miracolosamente alle purghe staliniane e mantenne fino alla fine la fede nel comunismo. Suo figlio Volodya entrò a far parte dell'élite scientifica moscovita, finché non scelse la strada del dissenso: per diciotto anni Volodya e sua moglie Mascia furono oggetto delle malevole attenzioni di governo e servizi segreti. Attraverso questa tormentata e avvincente vicenda familiare, l’autore esplora dall'interno il dramma della Russia della Rivoluzione d'Ottobre a oggi. Così il contrasto tra padre e figlio - uno dei grandi temi della sua narrativa - dà concretezza e comprensibilità alla storia del nostro secolo.

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Israele, verità e pregiudizi. 23/07/2009 -

Giuseppe Giannotti
Israele, verità e pregiudizi. I media italiani e la seconda Intifada.
Disinformazione e mistificazioni
Editore De Ferrari

Giornalista del Secolo XIX e attento osservatore della questione mediorientale, l’autore analizza in questo saggio come i giornali e la televisione hanno trasmesso le notizie e gli avvenimenti legati al conflitto israelo-palestinese negli ultimi sette anni, a partire dallo scoppio della seconda Intifada fino agli inizi del 2008. Emerge un’informazione poco obiettiva, spesso distorta e comunque pregiudizialmente ostile ad Israele. Il lavoro accurato e meticoloso di Giannotti è una base di partenza insostituibile per ogni persona che aspiri a conoscere i fatti come realmente accadono senza fermarsi alle apparenze e a visioni della realtà stereotipata e pregiudizievole.

Ripensare l'Olocausto 20/07/2009 -

Yehuda Bauer
Ripensare l’Olocausto
Baldini Castaldi Dalai L’Olocausto,

 L’immane tragedia che ha colpito il popolo ebraico durante la Seconda Guerra mondiale ha rappresentato un autentico spartiacque nella storia umana. È ancora possibile, a più di sessant'anni di distanza, dire qualcosa di nuovo sull'Olocausto? E, soprattutto, ha senso farlo? A questi due interrogativi, che costituiscono il filo rosso di questo saggio, Yehuda Bauer, uno fra i più importanti storici viventi dell’Olocausto, risponde affermativamente con un libro che, prendendo in considerazione aspetti noti e meno noti dello sterminio degli ebrei, riesce a fornirci un quadro esaustivo e inconsueto di questa tragedia senza precedenti nella storia dell'umanità.

L’eredità di Auschwitz. Come Ricordare? 21/02/2014 -

George Bensoussan
L’eredità di Auschwitz. Come Ricordare?
Einaudi

Tante (forse troppe) volte commemorando lo sterminio degli ebrei perseguito dal regime nazista concludiamo con un «Mai piú» pericolosamente sospeso, impreciso. L'immensa barbarie della shoah spesso ci ammutolisce, riduce le nostre parole a una balbettante invocazione e trascura di spiegare con chiarezza quanto accaduto. E, invece, ciò di cui la storia ha assoluto bisogno non è uno sterile «dovere della memoria» ma un dovere di rigore storico che insegni a chi ancora non sa come e quando quell'atrocità si è consumata.
Nell'Eredità di Auschwitz, Georges Bensoussan indaga con sguardo acuto e lucido non tanto la dinamica della shoah come fatto storico, quanto il modo in cui la civiltà occidentale ha gestito e gestisce la memoria dell'evento: una memoria spesso mistificante e conciliatrice, che tende ad attenuare il portato traumatico dell'accaduto, piuttosto che farsi responsabilità bruciante. Per eludere le trappole della retorica è necessario - secondo Bensoussan - iniziare a prendere in considerazione le questioni politiche che questa storia solleva, a cominciare dal problema del suo insegnamento alle generazioni presenti e venture, e ad adottare un approccio critico che potrebbe anche apparire impopolare: la shoah è stata un'aberrazione imprevista e unica nel corso della Storia, o piuttosto una sua inevitabile evoluzione?

Di fronte alla storia 06/07/2009 -

George Mosse
Di fronte alla storia
Laterza

Storico ebreo contemporaneo nato a Berlino nel 1918, George L. Mosse si è occupato prevalentemente di nazismo ma ha approfondito anche altri temi di storia contemporanea, unendo alla prospettiva storica quella sociologica e antropologica. E’ stato professore all’ Università di Madison (Wisconsin) e all'Università ebraica di Gerusalemme. Questo saggio è un racconto affascinante e scorrevole di una vita fuori del comune che attraversò tre continenti ed è anche la storia di molti dei maggiori eventi del secolo scorso. L'autore lo scrisse negli ultimi mesi della sua vita. Vi descrive la sua infanzia nella Berlino di Weimar, il suo esilio a Parigi e in Inghilterra, la vita di collegio e di studio a Cambridge, il secondo esilio negli Stati Uniti, i lunghi soggiorni a Londra e Gerusalemme e affronta questioni di identità personale, come l'essere ebreo e sionista. Un libro importante per conoscere uno spaccato della nostra Storia attraverso le vicende di chi le ha vissute in prima persona.

Il declino della cristianità sotto l’Islam 05/10/2009 -

Bat Ye’or
Il declino della cristianità sotto l’Islam.
Dalla Jihad alla dhimmitudine
Lindau

La conquista islamica è avvenuta all'insegna del jihad e della sharfa, la guerra santa contro i non musulmani e il diritto fondato sul Corano. Quando le popolazioni di religione cristiana, ebraica e zoroastriana che abitavano lungo le rive del Mediterraneo e nei territori dell'antica Persia vennero sottomesse dagli arabi e dai turchi, divennero, nei loro stessi territori, dhimmi, cioè privi di diritti. Ma quali forze, secolo dopo secolo, prepararono e imposero la dhimmitudine, modellandosi su un progetto politico di lungo termine teso a sconfiggere le altre religioni? Come è possibile spiegare un'espansione dell'islam così rapida e una sua penetrazione così profonda in paesi tanto diversi tra di loro e spesso sede di culture antiche e profondamente radicate? Sulla scorta di una documentazione storica cospicua, Bat Ye'or dimostra che se la dhimmitudine è stata certamente la conseguenza delle conquiste militari, è però stata soprattutto il frutto della cooperazione di élite civili e religiose altamente civilizzate e di maggioranze poco coese e per questo motivo incapaci di reagire.

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