martedi` 23 aprile 2024
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Vecchia terra nuova 25/11/2012 -

Theodor Herzl
Vecchia terra nuova
Bibliotheca Aretina


Il brillante giornalista ungherese, padre del sionismo, immaginò Israele prima ancora che fosse realtà. In quest’ opera visionaria pubblicata nel 1902 Theodor Herzl racconta in modo affascinante di un giovane avvocato che per una delusione d’amore decide di seguire un milionario misantropo nei mari del Sud e attraversa la Palestina colonizzata dai pionieri sionisti nel 1923.
Magistrale è la descrizione del paesaggio, delle strade, del brulichio nei porti e il racconto di come i coloni abbiano reso fertile la terra piantando alberi e fondando cooperative agricole.
L’autore immagina persino l’urbanistica con le tramvie sospese e le gallerie sotterranee in una “Nuova Società” giusta dove le cariche sono affidate a persone meritevoli e dove le donne hanno diritto di voto e parità nei ruoli sociali. E’ una società libera, tollerante e cosmopolita quella che immagina Herzl non dissimile peraltro dall’Israele odierno.
Una lettura imprescindibile per chi vuole andare alle radici dello Stato d’Israele.

Storia degli ebrei 10/09/2009 -

Paul Johnson
Storia degli ebrei
TEA

Storico e giornalista inglese, Paul Johnson affronta in questo saggio una storia che si snoda lungo un arco di 4000 anni dai tempi biblici ai giorni nostri, partendo da Abramo fino alla formazione dello Stato d’Israele. Agli estremi si delineano i due fondamentali contributi degli ebrei alla storia dell’umanità: la fede in un unico Dio e l’influenza esercitata nella formazione di quel complesso di concetti che va sotto il nome di modernità. In queste pagine ricche di informazioni preziose l’autore analizza le caratteristiche del pensiero ebraico anche in rapporto con gli altri popoli e le altre religioni rivelate, tracciando la storia di un popolo che ha conosciuto dolori e distruzioni e che è riuscito a sopravvivere grazie alla forza di una fede e di un’ostinazione spirituale insuperata.

Olocausto 07/09/2009 -

Guido Knopp
Olocausto
Corbaccio

Giornalista, produttore di programmi sulla storia del nazismo oltre che scrupoloso ricercatore l’autore in questo saggio, dopo aver descritto l’establishment del regime e composto una straordinaria galleria di personaggi nazional-socialisti, affronta la dettagliata ricostruzione del genocidio ebraico tra l’invasione tedesca della Russia nel giugno del 1941 e il collasso della Germania nazista nel maggio del 1945.
Grazie a materiale inedito e a centinaia di interviste con i sopravvissuti ha accumulato un insostituibile patrimonio di storia orale che correva il rischio di andare disperso. È nato così un libro minuziosamente documentato, ma partecipe e commosso in cui la grande tragedia del genocidio diventa ancora più sconvolgente.

La lepre della Patagonia 04/02/2010 -

Claude Lanzmann
La lepre della Patagonia
Rizzoli

Il regista del film di nove ore Shoah (Einaudi) che raccoglie testimonianze di vittime e carnefici, già direttore di Les temps modernes, pubblica ora la sua autobiografia, La lepre della Patagonia.
Dalla Resistenza contro i nazisti, che gli valse la Legion d’0nore, alla realizzazione del capolavoro cinematografico. Un testo – avverte il filosofo Bernard-Henry Levy “attraversato dalla commedia del secolo non meno che dalla sua parte di infamia”.

Un paese non basta 03/09/2009 -

Arrigo Levi
Un paese non basta
Il Mulino

Saggista e giornalista, conduttore televisivo oltre che consigliere dei presidenti Ciampi e Napolitano, in quest’ultimo saggio Levi si e' accinto a scrivere il suo percorso formativo: un racconto intessuto di riflessioni e ricordi, che rievoca il mondo felice della giovinezza, trascorsa in un'agiata famiglia della borghesia ebraica modenese, e poi le peripezie subite a causa dell'andata al potere del fascismo e delle leggi razziali, l'emigrazione in Argentina, il ritorno in patria, la partecipazione da soldato alla nascita di Israele, il decennio nell'Inghilterra di Churchill e di Giorgio VI, l'ingresso definitivo nel giornalismo. Levi riflette anche sulla fede, sui totalitarismi, sulla tragedia della Shoah, e in pagine di lucida e spesso sorridente saggezza consegna al lettore una penetrante lezione sul Novecento.

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