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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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RANIA HAMMAD: PALESTINA NEL CUORE E HITLER NEL SITO...
Riflessione di Dimitri Buffa
Si chiama "Palestina nel cuore" il sito internet di Rania Hammad, figlia di Nemer, da anni una sorta di pseudo diplomatico dell'Olp qui in Italia, esperto tuttologo e rinomato "caccia balle" polimediatico, noto per avere indotto persino Maurizio Costanzo a fare una gaffe con lo stato di Israele ( e a scusarsi in trasmissione) a causa di quella storia un po' grottesca delle luci di Betlemme che non si accendevano più per colpa dei "cattivi israeliani".

La signorina Hammad, onnipresente in tv specie da Santoro e specie sotto le mentite spoglie della profuga palestinese, anzi dell'esule, vende via internet la propria fatica letteraria che porta lo stesso nome del sito in questione.

Quello che invece pochi sanno è che Rania Hammad avrà senz'altro la "Palestina nel cuore", ma anche una marea di link nazisti nel sito. Che contiene tutte le più abbiette teorie negazioniste dell'Olocausto, oltre ai "Diari di Hitler" (bella bufala) e al "Protocollo dei savi di Sion" (altra bufala). Più precisamente nel sito Radio Islam Italia, a sua volta in bella evidenza nella home page di Rania. Strano, veramente strano che tra i tanti adoratori genuflessi della bella Rania (TG3, "Sciuscià" di Michele Santoro, "il manifesto", "liberazione"), questo simbolo vivente - come è stata definita un po' pomposamente - del dramma della diaspora palestinese, nessuno si sia accorto dell'onta veramente poco "politically correct" di ospitare link neo nazisti, sicuramente oscurabili in base alla nota legge Mancino, nel proprio sito internet.

E se poi si vanno a leggere i deliri tradotti dall'arabo in italiano ci si rende conto che in fondo la sezione naziskin del sito di Rania risulta quella più delicata.

Sia come sia, il profano si domanda: ma se quei link fossero stati "pizzicati" sulla home page di Destra.it quante prefiche avrebbero gridato alti lai al cospetto di Ciampi strappandosi le vesti in nome dell'antifascismo di repertorio su cui appare fondata la nostra repubblica? Ma se la nazista è la figlia di uno dei "diplomatici" di fiducia di Arafat nessuno dice una parola.

A Rania Hammad un solo consiglio: continui così che tanto la terra promessa l'ha già trovata in Italia e vedrà che presto la Rai o Mediaset magari le offriranno anche un contrattino.

Ai cronisti dolosamente ignoranti invece, le prebende per parlare male di Israele e bene del terrorismo palestinese qualcuno deve avergliele già date.



DIMITRI BUFFA


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