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Avvenire - L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
02.09.2020 Disinformazione contro Israele e Usa sui giornali cattolici
Con titoli e veline

Testata:Avvenire - L'Osservatore Romano
Autore: le redazioni di Avvenire, OR
Titolo: «Raid missilistico di Israele, undici vittime. Khamenei: gli Emirati Arabi hanno tradito - Trump pronto all'uso della forza»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 02/09/2020, a pag. 13, il redazionale "Raid missilistico di Israele, undici vittime. Khamenei: gli Emirati Arabi hanno tradito"; dall' OSSERVATORE ROMANO, a pag. 3, la breve "Trump pronto all'uso della forza".

I due quotidiani cattolici escono oggi con titoli e articoli di disinformazione. Avvenire pubblica una velina che sembra uscita dall'ufficio stampa dei terroristi sciiti di Hezbollah, dipendenti dell'Iran. Non stupisce quindi che faccia riferimento a "raid di Israele" e a generiche "vittime", mai chiamate con il nome di terroristi. OR descrive invece Trump come "pronto all'uso della forza" per screditare il Presidente americano.

Ecco gli articoli:

AVVENIRE: "Raid missilistico di Israele, undici vittime. Khamenei: gli Emirati Arabi hanno tradito"

Iranians call out Khamenei's hypocrisy after speech on US protests | Al  Arabiya English
Ali Khamenei

Israele, nella notte tra lunedì e martedì, ha attaccato con una serie di missili obiettivi militari a sud di Damasco, causando - come informa l'Osservatorio siriano per i diritti umani - 11 vittime: si tratta di tre soldati siriani, sette combattenti delle milizie filoiraniane e un civile, e una donna siriana. Secondo l'agenzia ufficiale siriana Sana l'attacco ha invece provocato due morti e 7 feriti. I raid miravano a colpire le posizioni dell'esercito siriano a sud ovest di Damasco e i gruppi pro-iraniani come l'Hezbollah libanese nella provincia meridionale di Daraa. Un episodio che ha provocato la dura reazione del leader supremo della Repubblica islamica iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei. Gli Emirati Arabi Uniti hanno tradito il mondo islamico e i palestinesi raggiungendo un accordo con Israele per la normalizzazione dei rapporti. «Ovviamente, il tradimento degli Emirati Arabi non durerà a lungo. Ma questo stigma verrà ricordato per sempre. Hanno permesso al regime sionista di entrare nella regione e hanno dimenticato la Palestina», ha affermato Khamenei.

OSSERVATORE ROMANO: "Trump pronto all'uso della forza"

Donald Trump — Wikipédia
Donald Trump


«Abbiamo bisogno di ordine nelle nostre città: sono pronto a schierare gli uomini della Guardia nazionale». Lo ha detto ieri sera il presidente degli Stati Uniti, condannando le proteste antirazziste scoppiate in molte città dopo il ferimento alla schiena dell'afroamericano Jacob Blake da parte di un poliziotto e commentando gli scontri tra i suoi sostenitori e i manifestanti a Portland. «La Guardia nazionale sarà dispiegata in ogni parte del Paese, costa orientale, costa occidentale, siamo pronti a dispiegarla immediatamente, come abbiamo fatto a Minneapolis, siamo pronti a muoverci rapidamente», ha precisato. Il timore è che le ripetute violenze possano riportare gli Stati Uniti in una dei periodi più bui, quegli anni '6o segnati dalle divisioni e dalle violenze che hanno caratterizzato la lotta per la conquista dei diritti civili da parte della popolazione afroamericana. E quanto accaduto due giorni fa a Portland, dove si sono duramente confrontati gli attivisti del movimento Black Lives Matter e i sostenitori più accesi di Trump è un evidente campanello d'allarme Il presidente ha voluto ricordare la morte del suo sostenitore durante gli scontri con i manifestanti del movimento antirazzista. Questi ultimi, sfilando con un corteo di pickup e furgoni, hanno sparato proiettili di vernice contro i dimostranti. «A Portland — ha tenuto a precisare Trump — un nostro supporter è stato ucciso. Non con i proiettili di vernice, ma con proiettili veri». «C'è una guerra contro le forze dell'ordine. I democratici hanno perso il controllo e sono in mano alla sinistra radicale, alla criminalità, e i loro sindaci si rifiutano di mettere i rivoltosi in carcere. Invece, quello che serve è tolleranza zero contro l'anarchia e la violenza, quello di cui abbiamo bisogno è ordine, altrimenti la democrazia è morta», ha aggiunto il presidente americano. Trump ha anche difeso il 17enne che ha ucciso due persone a Kenosha, la cittadina del Wisconsin dove oggi sarà in visita. A Kenosha, il 23 agosto scorso, l’afroamericano Jacob Blake è stato ferito con sette colpi di pistola alla schiena esplosi da parte di un agente, rimanendo paralizzato. Trump sarà in città nonostante il governatore dello Stato, Mandela Barnes, lo abbia invitato a non andare: «Non è quello di cui abbiamo bisogno in questo momento. La presenza del presidente rischia di alimentare le tensioni». Tanto più che Trump ha in programma di incontrare solo le forze dell'ordine cittadine, e, al momento, non è previsto alcun tipo di contatto con la famiglia di Blake o con i rappresentanti della comunità afroamericana. Trump è stato criticato anche dal rivale democratico alle elezioni presidenziali del 3 novembre prossimo, Joe Biden. «Fomenta la violenza perché è debole», ha detto. «Abbiamo bisogno di giustizia e di sicurezza, ma con questo presidente — ha dichiarato Biden — le crisi si sono moltiplicate, dalla pandemia alla rovina dell'economia, dalla violenza arbitraria della polizia al rigurgito del nazionalismo bianco e del razzismo».

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Avvenire 02/67800510
Osservatore Romano 06/ 69883461
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ornet@ossrom.va

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