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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Avvenire - Libero Rassegna Stampa
02.08.2020 La politica di Donald Trump
Cronache di Elena Molinari, Carlo Nicolato

Testata:Avvenire - Libero
Autore: Elena Molinari - Carlo Nicolato
Titolo: «Usa, Trump solo contro tutti. Ma almeno sul muro vince - Trump blocca TikTok, il social dei ragazzini con cui la Cina ci spia»
Riprendiamo oggi, 02/08/2019, da AVVENIRE, a pag. 15, con il titolo "Usa, Trump solo contro tutti. Ma almeno sul muro vince", il commento di Elena Molinari; da LIBERO, a pag. 11, con il titolo "Trump blocca TikTok, il social dei ragazzini con cui la Cina ci spia", il commento di Carlo Nicolato.

Ecco gli articoli:

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Donald Trump

AVVENIRE - Elena Molinari: "Usa, Trump solo contro tutti. Ma almeno sul muro vince"

Una vittoria sull'immigrazione offertagli dalla Corte Suprema ha concluso una settimana difficile per Donald Trump. Negli ultimi giorni il presidente Usa è stato attaccato ancora dagli esperti sanitari sulla gestione della pandemia (che gli sta constando un calo nel gradimento popolare a tre mesi dalle elezioni) ed è stato isolato dai repubblicani quando ha proposto una rinvio delle elezioni, mentre cercava di mettere un freno ai big della Sili La battaglia per blindare la frontiera con Valley, che vede come potenziali fonti di interferenze politiche. Con un voto di 5 a 4 il massimo tribunale costituzionale americano ha negato una richiesta di fermare la costruzione del muro di frontiera voluto dal presidente. Alcuni gruppi per i diritti civili e per la difesa dell'ambiente, tra cui l'Aclu e il Sierra Club, avevano fatto causa contro la barriera che il capo della Casa Bianca ha più volte promesso di erigere per bloccare l'ingresso di immigrati senza documenti dal Messico. Il mese scorso un tribunale d'appello federale si era pronunciato contro l'Amministrazione, dando ragione alle associazioni non profit, ma i nove togati ieri hanno capovolto la sentenza. Non è la prima volta che la maggioranza composta da cinque giudici di nomina conservatrice spiana la strada alla costruzione del muro, già iniziata in alcuni punti. L'anno scorso l'alta Corte aveva dato via libera all'utilizzo di fondi militari per i lavori e a giugno ha rifiutato di prendere in esame l'appello di una coalizione di ambientalisti. La notizia arriva sullo sfondo di una campagna elettorale complicata per Trump, che si è lamentato con i suoi assistenti di essere circondato da nemici. L'ultimo contro il quale si è scagliato è la popolare applicazione di video in forma breve TikTok. Il presidente, secondo quanto annunciato, vieterà all'azienda che controlla la piattaforma, la cinese ByteDance, di operare negli Stati Uniti, per motivi di sicurezza nazionale. Trump ha precisato che avrebbe usato poteri economici di emergenza o un ordine esecutivo per bloccare l'App, che accusa di essere uno strumento di spionaggio del governo cinese. In risposta alla minaccia, ieri, ByteDance si è detta pronta a cedere tutte le quote detenute in TikTok, una mossa che potrebbe portare a un acquisto dell'App da parte di Microsoft. Il passaggio di mano eliminerebbe le preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Non è detto che il capo della Casa Bianca lasci all'App la possibilità di continuare ad operare una volta nelle mani di Bill Gates, il quale, pur essendo repubblicano, rientra nella lista dei suoi nemici. Il fondatore di Microsoft ha criticato le scelte di Trump sul coronavirus, e inoltre ha sempre difeso Anthony Fauci, l'esperto di epidemiologia che il presidente considera un avversario, e l'Organizzazione mondiale della sanità, alla quale la Casa Bianca ha scelto di tagliare i fondi.

LIBERO - Carlo Nicolato: "Trump blocca TikTok, il social dei ragazzini con cui la Cina ci spia"

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Carlo Nicolato

Come promesso il presidente Donald Trump sta per firmare un decreto per vietare l'utilizzo sul territorio nazionale di TikTok, la popolare app basata negli Usa ma di proprietà cinese. Che sia una questione personale fra Trump e l'app di messaggistica di grande diffusione tra i giovani è un fatto del tutto secondario, anche se alla stampa allineata piace ricordare la "beffa" del comizio di Tusla finito in un clamoroso flop proprio grazie a una campagna messa in atto dai giovani su TikTok. Se la sarà anche legata al dito Trump, ma un problema per la sicurezza nazionale americana esiste eccome e non è solo il presidente Usa a dirlo. Di proprietà di della multinazionale cinese ByteDance, TikTok viene in particolare accusata per la sua dubbia gestione della privacy utenti perlopiù minorenni. Tale caratteristica sommata all'inevitabile interesse del governo di Pechino, che non può certo girarsi dall'altra parte di fronte a un'app quotata oltre 50 miliardi di dollari e utilizzata da oltre 800 milioni di persone, la rende un pericolosissimo cavallo di troia nella sicurezza dei Paesi dove viene utilizzata in massa. La stessa Unione Europea ad esempio ha dato incarico alla European Data Protection Board di verificare la conformità delle pratiche utilizzate dall'app cinese nei confronti della legge sulla protezione dei dati comunitaria (Gdpr), in particolare quella sui minori. personali era stata inviata per errore.

ANONYMOUS Per il momento in Europa si tratta "solo" di una questione di privacy, ma gli Stati Uniti non sono i soli a pensare che il problema andrebbe ben oltre. L'India, che peraltro ha un conto aperto con la Cina, ha deciso di bloccarla insieme a un pacchetto di altre 58 app cinesi considerate «dannose per la sovranità e l'integrità della nazione». Il quattro luglio scorso Anonymous, la rete di hacker che non può certo essere considerata vicino a Trump o in ogni caso al governo americano, ha consigliato via twitter di disinstallare immediatamente TikTok dallo smartphone in quanto «non è nient'altro che un malware nelle mani del governo cinese intento in una colossale operazione di sorveglianza di massa». Perfino il team di Biden, l'avversario democratico di Trump alle prossime elezioni Usa, ha ordinato a tutto il personale impegnato nella campagna di rimuovere l'app dal telefono. Buon ultimo peraltro, visto che sempre per i motivi di cui sopra negli Usa egual misura era già stata presa dall'esercito e dalla marina, oltre che dal dipartimento di Stato. Varie aziende hanno fatto lo stesso, compreso Amazon anche se poi il colosso di Bezos si è tirato indietro piuttosto maldestramente, facendo sapere che la mail con il quale si ordinava ai dipendenti di cancellare l'app dai telefoni.

LISTA NERA In ogni caso non è ancora chiaro se il decreto di Trump interverrà sui provider locali bloccando l'accesso all'app, o se più probabilmente la stessa ByteDance verrà inserita in una lista nera di aziende con cui gli americani non possono collaborare, come è successo con Huawei. Il presidente Trump si anche detto assolutamente contrario all'acquisto della stessa TikTok da parte di Microsoft e ha assicurato di aver respinto tale ipotesi, anche se non è chiaro se possa effettivamente fermarla. Secondo fonti di New York Times e Wall Street Journalinvece la trattativa sarebbe già a buon punto e forse addirittura potrebbe concludersi domani stesso. Riserbo totale sull'eventuale cifra, anche se va tenuto in conto che Sequoia e General Atlantic in precedenza avevano proposto una cifra pari a 50 miliardi di dollari, mentre prima ancora l'azionista Cheetah Mobile aveva valutato l'app cinese addirittura 140 miliardi. Microsoft conta sull'acquisizione di TikTok per aver ribaltare gli equilibri di forza del mondo dei social, ma è ovvio che l'operazione non avrebbe solo risvolti economici ma anche politici, proprio in un momento in cui gli "avversari" Amazon, Apple, Google e Facebook si ritrovano a rispondere davanti al congresso per le loro posizioni monopolistiche.

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