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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Il Messaggero - La Repubblica Rassegna Stampa
02.06.2020 Gli Stati Uniti tra violenza e virus. E le elezioni presidenziali si avvicinano
Intervento di Maurizio Molinari, intervista a Edward Luttwak

Testata:Il Messaggero - La Repubblica
Autore: Maurizio Molinari - F.P.
Titolo: «Morte Floyd, Molinari: 'La violenza esplode in un'America con 40 milioni di disoccupati e 100mila morti' - 'Momento difficile per Donald? Sbagliato. La linea dura verrà premiata dagli elettori'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA online di oggi, 02/06/2020 il video "Morte Floyd, Molinari: 'La violenza esplode in un'America con 40 milioni di disoccupati e 100mila morti' "; dal MESSAGGERO, a pag. 13, con il titolo "'Momento difficile per Donald? Sbagliato. La linea dura verrà premiata dagli elettori'", l'intervista a firma F.P. a Edward Luttwak.

Ecco gli articoli:

LA REPUBBLICA: "Morte Floyd, Molinari: 'La violenza esplode in un'America con 40 milioni di disoccupati e 100mila morti' "

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Maurizio Molinari


"Gli scontri innescati dalla morte di George Loyd a Minneaopolis coincidono con la fine della stagione del Covid che in due mesi e mezzo ha pesantemente flagellato l'America: 40 milioni di disoccupati, 100 mila morti. Dietro la violenza ci sono le motivazioni più diverse". Al Tg3 il direttore di Repubblica Maurizio Molinari commenta le violenze seguite all'assassinio del ragazzo afroamericano soffocato da un polilziotto e allarga l'analisi a un malessere più grande che accomuna gli americani. Una situazione che potrebbe favorire un Trump bis. Secondo Molinari "lo scontro frontale con gruppi violenti organizzati può aiutare il presidente": gli permette di "cambiare tema" rispetto all'emergenza coronavirus e crisi economica.

IL MESSAGGERO: "'Momento difficile per Donald? Sbagliato. La linea dura verrà premiata dagli elettori'"

Almanacco della Scienza CNR -->Edward Luttwak, tra geopolitica e ...
Edward Luttwak


“Volete sapere in che condizioni versano gli Stati Uniti, tra la crisi del nuovo coronavirus e quella della protesta di piazza per la morte di George Floyd? Non dovete fare altro che guardare la borsa di Wall Street. Da settimane ormai i maggiori listini sono in ascesa, e crescono anche o oggi. Di cosa altro abbiamo bisogno per capire che le cosiddette crisi del momento sono solo incidenti di percorso, e che abbiamo di fronte aspettative di ripresa economica e di pacificazione sociale?» Anche di fronte alle notizie catastrofiche che ogni giorno vengono diffuse dagli Usa nel resto del mondo, il politologo della capitale statunitense Edward Luttwak vede un semaforo verde per il futuro del suo paese.
Possiamo dire almeno che questo è il momento più difficile che il presidente Trump si è trovato ad affrontare nel corso del suo mandato? «Non sono d'accordo, e una lettura dei sondaggi, praticamente fermi ancora oggi alle misurazioni effettuate qualche mese fa, conferma quello che penso. Trump ha gestito la protesta dl strada dell'ultima settimana con la mano ferma, a differenza di quanto hanno fatto tanti degli amministratori locali che hanno lasciato la folla libera di distruggere la proprietà pubblica, e quella privata dei piccoli esercenti. Quando il presidente esorta la polizia a sparare in risposta alla violenza dei dimostranti, la gran parte del paese applaude. il risultato è che gli elettori puniranno chi non ha saputo difenderli in questo frangente, e premieranno il presidente per la sua fermezza. Tra meno di una settimana, quando i rilevamenti di opinione registreranno gli effetti politici della protesta, vedremo chi aveva ragione».
La borsa festeggia, ma ci sono 38 milioni di disoccupati e un'ondata di fallimenti in arrivo. «Sapevamo che sarebbe successo in ogni modo, ad effetto dei progressi compiuti dall'intelligenza artificiale e dal cambiamento radicale che questa sta portando al sistema produttivo. A dispetto del lockdown e dei licenziamenti, la produzione è in aumento negli Usa. L'epidemia ha solo finito per accelerare un processo già in atto, e a confermare che lo smart working è una valida alternativa al tradizionale lavoro in ufficio. Questo naturalmente comporterà cambiamenti di larga portata, sia nel settore dell'immobiliare commerciale che nella ristrutturazione della forza lavoro. Molti saranno costretti a lasciare le città e tornare a lavorare la terra nelle campagne, ma nel complesso sopravvivremo alla flessione attuale dell'economia».
Lei non vede un segnale di crescita dell'opposizione nella protesta del black lives matter? «Quello che vedo sono i dimostranti a Los Angeles che vanno a razziare i negozi del centro a bordo di automobili nuove e lussuose. Che valore politico può avere una simile immagine? La realtà è che il disordine delle ultime settimane ha rinforzato la figura di Trump, e la strada verso la rielezione non è mai stata così in discesa per lui. Basta guardare al silenzio con il quale Biden sta assistendo a tutto quanto accade nelle ultime settimane. Il paese ha bisogno di altri tagli alle tasse, e non dell'assistenzialismo di stato richiesto dai democratici».
Il governo Trump in realtà ha già speso molto in sussidi e in incentivi in tempo di epidemia. «Questo è semmai l'unico vero appunto che si pub fare a Trump. Si è fidato nella fase iniziale dell'epidemia del parere fallace degli esperti dell'Oms e delle sue stesse agenzie sanitarie. Se avesse agito con maggior rapidità e determinazione nell'affrontare il contagio in arrivo, non saremmo arrivati allo stato di emergenza sanitaria, né alle conseguenze deleterie che questa ha avuto sull'economia nazionale. Ma anche in questo caso, quella che viene dichiarata in tutto il mondo come una crisi specifica in atto negli Usa, è in realtà una condizione transitoria. Presto usciremo completamente dal lockdown e torneremo a produrre. I segnali sono già tutti visibili, e presto si tradurranno in dati e cifre. La borsa non mente, e se continua a puntare verso l'alto è perché gli interpreti più saggi della realtà in movimento hanno capito che presto l'America tornerà a ruggire».

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