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Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 31/01/2020, a pag.1, con il titolo "Aumenta l'antisemitismo, soprattutto a sinistra", il commento di Alberto Giannoni; dalla STAMPA, a pag. 14, con il titolo " 'Shoah mai esistita': Un italiano su sette crede sia propaganda", il commento di Francesca Paci, quale esempio di censura.
A destra: sotto l'antisionismo si nasconde l'antisemitismo
Ecco le radici dell'odio a sinistra:.
Michail A. Bakunin, 1871, cit. in H.M. Enzensberger, Colloqui con Marx ed Engels, Feltrinelli 2019. (segnalazione di Diego Gabutti)
«Tutto questo mondo giudaico – una setta di sfruttatori, una razza di sanguisughe, un unico parassita vorace, che travalica non solo i confini degli stati ma ogni differenza di opinione politica – è oggi strettamente e intimamente legato, per la maggior parte, da un lato a Marx e dall’altro ai Rothschild. Sono sicuro che i Rothschild apprezzano i meriti di Marx e che Marx sente un’attrazione istintiva e un grande rispetto per i Rothschild. Ciò può sembrare strano. Cosa può esserci di comune tra il comunismo e la grande banca? Ma il comunismo di Marx propugna uno stato potente e centralizzato; dove esiste uno stato simile, oggi non può mancare una banca centrale di stato, e dove esiste una simile banca, la nazione parassita dei giudei, che specula sul lavoro del popolo, troverà sempre da mangiare… […] Ebreo egli stesso, Marx è sempre circondato, a Londra, in Francia ma soprattutto in Germania, da una moltitudine di piccoli ebrei più o meno abili, intriganti, versatili e speculatori, come sempre sono gli ebrei: agenti di banca o di commercio, letterati, politici, corrispondenti di giornali di tutte le sfumature, in una parola, sensali della letteratura e della finanza, con un piede nella banca, l’altro nel movimento socialista e il didietro saldamente piantato sulla letteratura tedesca di attualità (si sono impadroniti di tutti i giornali). Potete immaginarvi che razza di letteratura seminatrice di zizzania ne venga fuori». Ecco gli articoli: IL GIORNALE - Alberto Giannoni: "Aumenta l'antisemitismo, soprattutto a sinistra"
I negazionisti? Sono soprattutto a sinistra. Qualcuno sarà sorpreso o deluso, ma il dato è certificato nel Rapporto Italia 2020, lo studio Eurispes che è stato presentato ieri e accolto con grande clamore, ma forse letto distrattamente dai soliti commentatori. Contrariamente alla vulgata sull'allarme-fascismo infatti, dal rapporto emerge che la maggioranza dei negazionisti italiani non è affatto di destra, anzi più spesso è di centrosinistra o «grillina», e il fenomeno è netto. Certo, gli esiti del 32esimo rapporto Eurispes sono preoccupanti. Lo studio - un volume di 200 pagine - sviscera questioni molto diverse tra loro. E grande attenzione ha riscosso, giustamente, il «capitolo» dedicato alla Shoah, anche perché il tema è tornato sotto i riflettori: si teme un ritorno di sentimenti ostili agli ebrei, e purtroppo questo rigurgito sembra confermato come un pericolo concreto. Gli stereotipi sono sempre in agguato e in crescita. L'affermazione secondo la quale gli ebrei controllerebbero il potere economico e finanziario, in generale non trova consenzienti gli italiani, ma non manca una fetta consistente che condivide (23,9%). Quanto alle opinioni negazioniste in senso stretto, con l'affermazione secondo la quale la Shoah non sarebbe mai accaduta si dichiara d'accordo il 15,6% (con un 4,5 che si dice addirittura molto d'accordo), mentre i contrari raggiungono l'84,4%. Il numero dei negazionisti oltretutto è aumentato molto negli ultimi 15 anni, passando dal 2,7 del 2004 al 15,6% di oggi, appunto. Eppure, prendendo le risposte negazioniste ed esaminandole secondo l'orientamento politico, emerge che solo una minoranza viene da destra. Infatti la maggioranza relativa di chi sostiene che la Shoah non abbia mai avuto luogo si trova tra gli elettori di centrosinistra (23,5%), mentre a sinistra sono il 17,1%, al centro il 19,2 e nel centrodestra il 13,8%. A destra? Si scende al 12,8. I 5 Stelle sono molti di più: in sintonia con questa assurda tesi negazionista è il 18,2%, quasi uno su 5. Una percentuale molto simile risulta peri 5 Stelle che minimizzano («è avvenuto ma non ha prodotto così tante vittime come si afferma di solito»): sono il 18,3%, dato che sale addirittura al 23,3 a sinistra, mentre crolla all'8,8% a destra. E chiaro che dati del genere smontano una narrazione sempre più in voga a sinistra. Anche se non si vedono significative forme di movimentismo fascista, infatti, ha avuto notevole successo il «revival» della mobilitazione antifascista, che viene collegata immancabilmente all'allarme antisemitismo, a sua volta infilato nel calderone di un generico «razzismo». L'obiettivo è politico: vogliono far coincidere l'antisemitismo e il fascismo, e il fascismo col centrodestra, o con la Lega. Però questa «narrazione» è insincera: non solo non tiene conto dell'antisemitismo islamista, ma come si vede dai dati Eurispes tende a rimuovere il fenomeno dell'antisemitismo di sinistra, che c'è e si vede. E attenzione: qui non si parla di sionismo o di Israele, ma di stereotipi e pregiudizi anti-ebraici in senso stretto. Qualcuno dovrebbe forse guardare alla trave nel proprio occhio, anche perché l'antisemitismo a sinistra ha radici antiche e profonde, come documentato da un recente saggio della storica Alessandra Tarquini, La sinistra italiana e gli ebrei. E le radici sono marxiste e comuniste.
LA STAMPA - Francesca Paci: " 'Shoah mai esistita': Un italiano su sette crede sia propaganda"
Francesca Paci, a differenza di Alberto Giannoni, censura ogni riferimento all'antisemitismo di sinistra, esattamente come fa il Corriere della Sera in un articolo che non riprendiamo. La Repubblica riesce a fare ancora peggio e ignora la notizia.
Ecco il pezzo:
Francesca Paci Per inviare la propria opinione, telefonare: Il Giornale: 02/85661 La Stampa: 011/ 65681 oppure cliccare sulle e-mail sottostanti segreteria@ilgiornale.it lettere@lastampa.it |
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