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La Stampa - Il Foglio Rassegna Stampa
03.12.2019 Il professore di Siena che elogia pubblicamente Hitler
Cronaca di Flavia Amabile, editoriale del Foglio

Testata:La Stampa - Il Foglio
Autore: Flavia Amabile
Titolo: «I tweet deliranti del professore: 'Hitler difendeva la nostra civiltà' - Hitler ha difeso l’Europa? No»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 03/12/2019, a pag. 12 con il titolo "I tweet deliranti del professore: 'Hitler difendeva la nostra civiltà' ", la cronaca di Flavia Amabile; dal FOGLIO, a pag. 3, l'editoriale "Hitler ha difeso l’Europa? No".

Ecco gli articoli:

LA STAMPA - Flavia Amabile: "I tweet deliranti del professore: 'Hitler difendeva la nostra civiltà'"

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Emanuele Castrucci

Ha rifiutato di incontrare il suo capodipartimento e ha rivendicato la libertà di pensare e dire quello che vuole. «Il re è nudo, ma da sempre guai a chi lo dice», è la sua unica reazione ufficiale affidata a Twitter dopo ore di polemiche e attacchi. Sono le parole di Emanuele Castrucci 67 anni, l'ultimo di una ormai troppo lunga serie di nostalgici revisionisti, sostenitori di tesi tra apologia del fascismo, antisemitismo e neonazismo. A differenza di chi lo ha preceduto in questa inquietante galleria, è un professore universitario: ordinario di filosofia del diritto all'Università di Siena. Qualcuno potrebbe ricordare che, oltre a insegnare, come molti professori di università, scrive libri e collabora con riviste, e che ha firmato anche un articolo su Primato Nazionale di Casapound. Oppure che è vero che ha scritto su Twitter: «Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo», accompagnato da una foto di Hitler. Ma è anche vero che il suo profilo è zeppo di frasi del genere e che finora nessuno sembrava essersene accorso, nemmeno i suoi studenti, i colleghi di università o il rettore. Al termine di una riunione del Senato accademico convocata d'urgenza, il rettore dell'Università di Siena, Francesco Frati, annuncia che presenterà denuncia alla procura per apologia di fascismo nei confronti del prof e che sarà avviato «un procedimento disciplinare interno» e sarà richiesta la sua destituzione dalla cattedra. «Siamo intervenuti subito con tutti i mezzi a nostra disposizione», rivendica il rettore. Impossibile farlo prima, spiega: «Si conoscevano i suoi orientamenti politici ma non era mai arrivato a esternazioni come quella che ha scatenato la polemica». Quando si fa notare al rettore che i post che strizzavano l'occhio al nazismo sono stati invece molti, il rettore si difende: «Per gli obblighi che ho nei confronti dell'ateneo devo intervenire quando sono sicuro che quello che oppongo al docente abbia un fondamento giuridico sia da un punto di vista di regolamento dell'ateneo sia sotto il profilo penale». Emanuele Castrucci insegna da circa venti anni a Siena, possibile che non ci siano stati altri episodi simili? Il rettore ne è sicuro: «Ho chiesto sia ai docenti sia agli studenti: non hanno mai sentito nulla di simile durante le lezioni». Il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, è intervenuto, anche se sulla vicenda non ha potere: «Ho sentito il rettore Frati, mi ha comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene. Su queste cose non si scherza. Mai». Il governatore Enrico Rossi ha dato mandato all'avvocatura regionale di «denunciare per apologia di fascismo il signor Emanuele Castrucci» e la comunità ebraica di Firenze, competente anche per Siena, ha annunciato un esposto alla procura.

IL FOGLIO: "Hitler ha difeso l’Europa? No"

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Uno dei tweet antisemiti di Castrucci

"Mussolini ha fatto anche cose buone” è diventato perfino il titolo di un libro, scritto per smontare le idiozie che circolano sul fascismo, per lo più in rete, come un pericoloso sottoprodotto del revisionismo storico. Ma elogiare le colonie estive del Duce ha un margine di scivolosa verosimiglianza. Postare su Twitter una foto di Hitler e scrivere: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo” è faccenda molto più grave, soprattutto se a scrivere è un docente di Filosofia del diritto, Emanuele Castrucci (Università di Siena). Tanto più se poi ha insistito: “Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”. E se in precedenza aveva elogiato i Protocolli dei savi di Sion. Alle critiche che lo hanno colpito – con minaccia di provvedimenti dell’Università – Castrucci ha replicato di essersi “limitato ad esprimere un giudizio storico personale avvalendomi, al di fuori della mia attività didattica, del principio di libertà di pensiero”. Parrebbe di essere inchiodati al classico dilemma: si possono censurare le idee? O tutto è lecito, anche se si hanno responsabilità pubbliche o di insegnamento? Esistono regole deontologiche ed etiche che impediscono di dire il falso e di diffondere idee odiose, anche fuori dagli orari di lavoro. Che un ateneo possa censurare certe uscite è legittimo e doveroso. La libertà di pensiero è intoccabile, quella di espressione ha una misura che coincide con la verità delle affermazione e il ruolo pubblico. A meno che Castrucci si ritenga “libero” al pari dei nazisti di Enna. Ma la verifica più necessaria sarebbe un’altra: che tipo di autorità e strumenti ha un’università, per censurare insegnamenti come quelli di Castrucci – che a ogni buon conto ha un percorso accademico di tutto rispetto, traduttore di Carl Schmitt ed esegeta della corrente di pensiero storico-giuridico antimoderna – qualora fossero dello stesso tenore dei suoi tweet? Le leggi contro il pensiero negazionista hanno seri limiti concettuali e pratici. Ma monitorare la circolazione di idee incompatibili con la democrazia, e in particolare l’antisemitismo, è un dovere di libertà.

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