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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 23/01/2019, a pag.23, con il titolo "Il dramma della Shoah attraverso gli occhi dei bambini di allora", il commento di Ariela Piattelli; da AVVENIRE, a pag. 24, la breve "Antisemitismo, europei preoccupati".
In prossimità del 27 gennaio, Giorno della Memoria, i quotidiani italiani sono ogni anno sempre più pieni di articoli che ricordano e commemorano l'assassinio di 6 milioni di ebrei europei. Oggi Avvenire ne pubblica addirittura 6, tutti buoni articoli. Ma quando invece il quotidiano dei vescovi deve pubblicare un pezzo su Israele, le cose cambiano completamente e dominano le veline dettate dalle agenzie di stampa arabe palestinesi, controllate direttamente dai terroristi di Hamas e dal regime dittatoriale di Abu Mazen. Quello che Avvenire non capisce è che la lotta contro l'antisemitismo oggi non può essere separata da quella contro l'antisionismo, che vorrebbe la fine di Israele e a questo scopo non cessa di demonizzare lo Stato ebraico e di diffondere il boicottaggio e le sanzioni contro Gerusalemme. Non ha senso partecipare al Giorno della Memoria se lo si trasforma in un'occasione esclusivamente commemorativa e di ricordo del passato, cioè degli ebrei morti assassinati, se poi si attaccano regolarmente quelli vivi dello Stato di Israele. Avvenire oggi, a pag. 18, titola "Sono saliti a 21 i morti nel raid aereo di Israele", puntando ancora una volta il dito contro lo Stato ebraico proprio mentre, poche pagine oltre, dedica numerosi servizi al 27 gennaio. Scrivere di "raid" e di "morti" senza specificare che si tratta di armati al soldo dell'Iran è disinformante e gravemente mistificatorio, farlo mentre si piangono gli ebrei assassinati nella Shoah è ignobile. E' ora che tutti coloro che onestamente ricordano la tragedia della Shoah, affrontino con chiarezza l'ipocrisia di chi, per esempio, in quanto insegnante, accompagna i propri studenti a visitare Auschwitz per poi dichiarare pubblicamente che Israele gli impedisce di portarli a vedere come lo Stato ebraico "si comporta con i palestinesi come i nazisti avevano fatto con gli ebrei". E' ora di di finirla di considerarli " amici che sbagliano" - suona famigliare?- quando in realta sono i nemici più pericoli di Israele. Ecco gli articoli:
LA STAMPA - Ariela Piattelli: "Il dramma della Shoah attraverso gli occhi dei bambini di allora"
Il regista francese Claude Lanzmann, autore dell’opera monumentale Shoah, ci ha insegnato che la forza della testimonianza dell’orrore e la verità del racconto dei sopravvissuti alla Shoah non è rappresentabile in forma di fiction. Eppure per far rivivere le storie di queste persone al presente non c’è altra via. Figli del destino, la docufiction sul dramma delle leggi razziali e la Shoah raccontata dal punto di vista dei bambini (stasera in onda su Rai 1 e presentata nel pomeriggio al Senato), ci ricorda che anche nella galassia dell’audiovisivo viviamo tra due epoche. Ci stiamo lasciando alle spalle, dolorosamente, quella del racconto diretto, con la scomparsa progressiva della voce dei testimoni, e ci avviciniamo all’epoca in cui non sarà più possibile registrare memorie e potremo solo tentare di ricostruirle. AVVENIRE: "Antisemitismo, europei preoccupati" L'antisemitismo preoccupa per il 58% degli italiani e per il 31% è aumentato negli ultimi anni. Secondo l'ultimo Eurobarometro, presentato ieri dalla Commissione Ue, il sentimento italiano ricalca quello dell'Europa intera, dove il 50% ritiene che l'antisemitismo sia un problema. Picchi in Svezia (81%), Francia (72%) e Germania (66%).Per esprimere la propria opinione ai quotidiani, telefonare ai numeri seguenti oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@lastampa.it lettere@avvenire.it |
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