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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 30/04/2018, a pag. 35, con il titolo "Il Giro d’Italia in Israele nel nome di Bartali 'Giusto fra le Nazioni' " il commento di Elena Loewenthal. Dalla GAZZETTA dello SPORT a pag.35, con il titolo "Lo sbarco in Israele. Mai visto prima: un aereo per 880 bici e 2700 ruote" di Luca Gialanella. A destra: il titolo della Gazzetta dello Sport di oggi
La Stampa - Elena Loewenthal: "Il Giro d’Italia in Israele nel nome di Bartali 'Giusto fra le Nazioni' " Tutti pazzi per la bici. Israele aspetta il Giro d’Italia, che quest’anno per la prima volta nella sua storia vedrà il pedale d’inizio fuori dall’Europa, con una trepidazione davvero speciale. Tanto è vero che persino Bibi Netanyahu ha accantonato il suo tradizionale e un po’ ieratico aplomb per girare un video promozionale in cui sfodera un bel sorriso, ironizza su se stesso (che è davvero una rarità), si improvvisa ciclista, ammette che ha ancora molta strada da fare, e decide di allenarsi.
La Gazzetta dello Sport - Luca Gialanella: "Lo sbarco in Israele. Mai visto prima: un aereo per 880 bici e 2700 ruote" Non c'è mai stato nulla di simile. Perché mai il Giro d'Italia era partito fuori dall'Europa. E’ il primo capolavoro della squadra di Rcs Sport è il ponte-aereo che porta oggi la carovana rosa in Israele. Quando, dalle 6 alle 9, si presenteranno ai cancelli di Cargo City all'aeroporto di Milano Malpensa i camion delle 22 squadre del Giro, è come se ci fosse davvero il primo «Via!», in attesa della crono di venerdì a Gerusalemme. Mesi e mesi di programmazione, guidata dallo staff di Alessandro Giannelli e Luca Piantanida, sotto la supervisione di Mauro Vegni, direttore del Giro, si concentreranno oggi all'interno dell'aereo cargo Boeing 747-800F, un bestione di 76 metri e alto 19, il più grande al mondo nella sua categoria. Tra misure di sicurezza strettissime, verrà caricato sui pallet tutto il materiale tecnico delle squadre. Dalle biciclette da strada a quelle per la crono, dai lettini per il massaggio alle diverse moltipliche da usare. Il Giro occuperà circa metà dello spazio nella stiva dell'aereo: 880 biciclette e 2700 ruote. Ogni numero, che abbiamo ricostruito con la collaborazione di Giuseppe Archetti, meccanico storico della Nazionale, adesso alla Uae-Emirates di Aru, è una curiosità. Ma quello che colpisce all'occhio è il volume: tutto quanto serve per le tre tappe in Israe le occupa 363 metri cubi, pari a quello di una villa che ha 7 metri per lato e, in altezza, due piani e la mansarda. Ogni team porterà una tonnellata tra bici e attrezzatura: complessivamente, ogni corridore avrà a disposizione 5 biciclette (3 strada, 2 crono). RAGGI X Sicurezza, dicevamo: tutto passato ai raggi x e divieto assoluto di imbarcare persino il mastice che si usa per incollare i tubolari ai cerchi delle ruote. Così come l'olio da mettere sulla catena o i liquidi per pulire le biciclette: sono potenzialmente infiammabili, i meccanici li cercheranno sul posto. E i divieti hanno portato alla decisione di imbarcare un numero elevatissimo di ruote di riserva già montate, per coprire qualsiasi necessità. L'aereo decollerà nel tardo pomeriggio da Malpensa e domattina il personale delle squadre ritirerà tutto all'aeroporto di Tel Aviv. Le squadre troveranno sul posto i mezzi: 1 camion officina da 8 metri, 1 van da 9 posti per i corridori, 1 furgone per il materiale e 4 ammiraglie. E i corridori? Arriveranno entro domani sera. Più semplice il ritorno: dopo la crono, verrà subito riportato in Italia il materiale (6 metri cubi a squadra); tutto il resto volerà su un cargo da Eilat a Catania la notte del 6 maggio. E quattro charter (tre per le squadre, uno per l'organizzazione) trasporteranno 745 persone lunedì 7 a Catania. Per inviare la propria opinione, telefonare: direttore@lastampa.it andrea.monti@gazzetta.it |
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