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Riprendiamo dal dal CORRIERE della SERA, di oggi 28/03/2018, a pag. 15, con il titolo "Ebrea uccisa, il killer gridava 'Allah Akbar' ", la cronaca di Stefano Montefiori; a pag. 25, con il titolo "Mireille e la fuga degli ebrei francesi", la risposta a un lettore di Aldo Cazzullo; dall' OSSERVATORE ROMANO, a pag. 1, la breve "Odioso crimine antisemita a Parigi", preceduto dal nostro commento.
Ecco gli articoli:
CORRIERE della SERA - Stefano Montefiori: "Ebrea uccisa, il killer gridava 'Allah Akbar' "
«Quel che è terribile, è che uno dei due arrestati durante l’aggressione diceva all’altro: “È un’ebrea, per forza deve avere dei soldi”», ha riferito il ministro dell’Interno francese, Gérard Collomb, ieri all’Assemblea nazionale. E ancora, l’assassino gridava «Allah Akbar» mentre la colpiva con undici coltellate, prima di dare fuoco al cadavere e alla casa. Così venerdì 23 marzo è morta nel suo modesto appartamento di un palazzone popolare dell’Est parigino Mireille Knoll, 85 anni, scampata alla retata del Vel d’Hiv nel 1942 ma non all’antisemitismo che da una decina di anni torna a uccidere in Francia. La signora Knoll conosceva il suo assassino, il 27enne musulmano Yassine, da quando questi era un bambino di sette anni. Abitavano nello stesso palazzo al numero 60 di avenue Philippe Auguste e ancora venerdì pomeriggio, poco prima dell’omicidio, lui era andato a trovarla come faceva un tempo. Era tanto che non si vedevano, perché la badante di Mireille lo aveva denunciato per tentato stupro della figlia 12enne e lui era stato in carcere. Oggi alle 18 e 30 a Parigi è in programma una grande marcia contro l’antisemitismo che si concluderà davanti alla casa della signora Knoll. Tutte le forze politiche hanno manifestato la loro adesione e i leader parteciperanno, tranne Marine Le Pen la cui presenza «non è gradita», ha detto il portavoce delle comunità ebraiche Francis Kalifat. CORRIERE della SERA - Aldo Cazzullo: "Mireille e la fuga degli ebrei francesi "
Caro Aldo, l’assassinio avvenuto a Parigi della sopravvissuta alla Shoah conferma quanto ancora sia diffuso l’antisemitismo in Europa. E, in particolare, in Paesi evoluti e democratici come la Francia, che però non è stata immune da precedenti del genere. Perché il Paese patria dell’Illuminismo, e in cui l’antisemitismo non è stato neppure mai imposto, è soggetto a episodi del genere? Mario Alberti Caro Mario, L'OSSERVATORE ROMANO: "Odioso crimine antisemita a Parigi" OR dedica soltanto una striminzita colonnina all'assassinio di Mireille Knoll, esplicitamente di matrice antisemita islamica. Parole che sembrano un documento d'ufficio, senza alcuna empatia e comprensione per la vittima assassinata e bruciata in casa, ma anche per la situazione sempre più drammatica degli ebrei francesi ed europei, minacciati dall'islamizzazione del continente. Non da ultimo, OR definisce il crimine "antisemita", ma non aggiunge di quale genere di antisemitismo si tratta, ovvero islamico. Il politicamente corretto continua a imperare sulle colonne di OR. Ecco il pezzo: E’ l'antisemitismo il movente dell'odioso crimine avvenuto venerdì 23 a Parigi. Mireille Knoll, 85 anni, sfuggita ai rastrellamenti tedeschi del luglio 1942, è stata assassinata nel suo appartamento nell'undicesimo arrondissement di Parigi. Sul corpo dell'anziana, che è stato dato alle fiamme, sono state trovate dodici ferite da coltello. Due sospetti sono stati incriminati per omicidio volontario a sfondo razziale. Il caso ha suscitato una fortissima reazione emotiva in tutta la Francia. Il presidente Emmanuel Macron è intervenuto condannando lo «spaventoso crimine» e riaffermando «la determinazione assoluta a lottare contro l'antisemitismo». La comunità ebraica ha invitato la popolazione a partecipare a una marcia indetta per domani pomeriggio. Knoll sfuggì alla più grande retata di ebrei in Francia durante la seconda guerra mondiale, il rastrellamento del Vélodrome d'Hiver, a Parigi. Nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1942 27.388 ebrei furono rinchiusi nello stadio prima di essere caricati sui convogli della morte diretti in Germania. Knoll si salvò grazie al passaporto brasiliano della madre.Per inviare la propria opinione ai quotidiani, telefonare: lettere@corriere.it ornet@ossrom.va |
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