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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Corriere della Sera - L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
19.01.2018 Papa Bergoglio: 'Gerusalemme di tutti'. Perché non dice lo stesso della città del Vaticano?
Velina del Corriere, omaggio al Papa dell'Osservatore Romano

Testata:Corriere della Sera - L'Osservatore Romano
Autore:
Titolo: «'Gerusalemme di tutti': Il Pontefice scrive al Grande Imam - Dal Pontefice appello per Gerusalemme»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 19/01/2018, a pag. 12, la breve "'Gerusalemme di tutti': Il Pontefice scrive al Grande Imam"; dall' OSSERVATORE ROMANO, a pag. 7, la lettera di Papa Bergoglio al grande imam di Al Azhar dal titolo "Dal Pontefice appello per Gerusalemme".

Secondo Papa Bergoglio "Solo uno speciale statuto internazionalmente garantito potrà preservare l’identità, la vocazione unica di luogo di pace alla quale richiamano i Luoghi sacri, e il suo valore universale". Ci chiediamo perché non dica le stesse cose per la Città del Vaticano, ma solo per Gerusalemme. La capitale di Israele, da quando è unita sotto il controllo dello Stato ebraico, consente a chiunque di accedere ai cosiddetti luoghi sacri. Prima del '67, quando la parte orientale era sotto occupazione giordana, a cristiani ed ebrei era vietato l'accesso. Ma negli interventi di Papa Bergoglio per questo non c'è mai spazio. Il Corriere pubblica una breve in cui le parole del Papa non hanno contraddittorio, OR addirittura pubblica la lettera integrale.

Ecco gli articoli:

CORRIERE della SERA: " 'Gerusalemme di tutti': Il Pontefice scrive al Grande Imam"

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Papa Bergoglio

Francesco interviene sul problema di Gerusalemme riconosciuta dagli Usa come capitale d’Israele in una lettera al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al Tayyib. «Solo uno speciale statuto internazionalmente garantito — scrive il Papa — potrà preservare l’identità, la vocazione unica di luogo di pace alla quale richiamano i Luoghi sacri, e il suo valore universale, permettendo un futuro di riconciliazione e di speranza per l’intera regione. È questa la sola aspirazione di chi si professa autenticamente credente e non si stanca di implorare con la preghiera un avvenire di fraternità per tutti». Da parte sua, la Santa Sede «non cesserà di richiamare con urgenza la necessità di una ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi per una soluzione negoziata, finalizzata alla pacifica coesistenza di due Stati all’interno dei confini tra loro concordati e internazionalmente riconosciuti, nel pieno rispetto della natura peculiare di Gerusalemme, il cui significato va oltre ogni considerazione circa le questioni territoriali».

L'OSSERVATORE ROMANO - Papa Bergoglio: "Dal Pontefice appello per Gerusalemme"

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Libertà di culto dei cristiani a Gerusalemme: è possibile senza limitazioni soltanto da quando la città è controllata da Israele

All'Illustre Dottor AHMAD AL-TAYYIB Grande Imam di Al-Azhar,

Eccellenza, ho ricevuto la Sua lettera del 16 dicembre scorso, riguardante la Conferenza internazionale di Al-Azhar a sostegno di Gerusalemme, che avrà luogo il 17 gennaio. La ringrazio per il Suo cortese invito, così come per le gentili espressioni di stima che ha voluto esprimere nei miei riguardi, e che cordialmente ricambio. Come Ella ha rilevato, in quel giorno sarò impegnato in un Viaggio apostolico, ma fin d'ora assicuro che non mancherò di continuare a invocare Dio per la causa della pace, di una pace vera, reale. In particolare, elevo accorate preghiere affinché i responsabili delle Nazioni, le Autorità civili e religiose ovunque si impegnino a scongiurare nuove spirali di tensione e a sostenere ogni sforzo per far prevalere la concordia, la giustizia e la sicurezza per le popolazioni di quella Terra benedetta che tanto ho a cuore. La Santa Sede, da parte sua, non cesserà di richiamare con urgenza la necessità di una ripresa del dialogo tra Israeliani e Palestinesi per una soluzione negoziata, finalizzata alla pacifica coesistenza di due Stati all'interno dei confini tra loro concordati e internazionalmente riconosciuti, nel pieno rispetto della natura peculiare di Gerusalemme, il cui significato va oltre ogni considerazione circa le questioni territoriali. Solo uno speciale statuto, anch'esso internazionalmente garantito, potrà preservarne l'identità, la vocazione Unica di pace alla quale richiamano i Luoghi sacri, e il suo valore universale, permettendo un futuro di riconciliazione e di speranza per l'intera regione. E’ questa la sola aspirazione di chi si professa autenticamente credente e non si stanca di implorare con la preghiera un avvenire di fraternità per tutti. Con questi sentimenti mi è gradito rinnovarLe il mio cordiale saluto, invocando dall'Altissimo ogni benedizione per la Sua persona e per l'alta responsabilità che ricopre.

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