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Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 17/12/2016, a pag.16, il commento di Fiamma Nirenstein. Da LIBERO, a pag.13, quello di Carlo Panella. Il Giornale-Fiamma Nirenstein: " Così il vero vincitore è l'Iran" L'Ayatollah Khamenei ha detto più volte di considerare la Siria una provincia iraniana il suo disegno tentacolare non ne può fare a meno. Gli è già costato più di mille preziose vite di Guardie della Rivoluzione, ma pensa che valga fino all'ultima goccia di sangue. La Siria degli Assad è stata vicino all'Iran fin dai tempi della guerra con l'Iraq: è un grimaldello prezioso per i confini strategici (Turchia, Israele, Iraq, Libano, il Mediterraneo...) è adesso il nodo della guerra mondiale. Esserci ti rende indispensabile alla Russia, agli Stati Uniti, a tutti quelli che vogliono finalmente arrivare a un assetto dell'area. Costringe a vedere l'Iran non come un rogue state, uno dei Paesi più nemico dei diritti umani, più teso all'espansione militare, non come un pericolo mondiale per il suo sostegno del terrorismo ma come un indispensabile interlocutore. Aleppo è stata un'occasione fantastica per la Guardia Rivoluzionaria iraniana. Mentre gestisce tutta la politica espansiva e imperialista del suo Paese e anche la repressione interna, ad Aleppo ha dato il suo meglio: la Russia infatti ha cercato di non sporcarsi gli stivali nella lunga battaglia e ha mandato a fare il lavoro sporco i «gruppi iraniani» che hanno applicato i loro criteri bloccando ai check point gli sfollati e non tenendo conto dei patti ra unti coi gruppi ribelli. Gli iraniani ormai sono i capi di tutti gli sciiti in zona: gli Hezbollah libanesi, ma anche i siriani, i pachistani, gli iracheni, gli afghani. Si farà bene a pensare, finalmente, quanto vedersi arrivare addosso le truppe sciite spinga verso l'Europa in fuga tutti i sunniti. L'Iran ha dispiegato più di 20mila iraniani e 50mila non iraniani, paga salari mensili a più di 250mila agenti, gli afghani sono circa 20mila, gli hezbollah 7-10mila, pakistani e palestinesi intorno ai 7000. Le Guardie della Rivoluzione sono sui 10mila, 6000 quelli dell'esercito regolare iraniano. Khamenei ha detto nel dicembre del 2015 che bisognava rafforzare la presenza e impedire la sconfitta di Assad. L'Iran ha fornito il supporto aereo alla Russia, e ha speso circa 100 miliardi nella guerra siriana. E l'Iran che paga i salari ai soldati iracheni. Il suo sostegno ad Assad alimenta un conflitto da 450mila morti che rischia di non finire mai a meno che Assad, sulla spinta di un accordo russo-americano, faccia un passo indietro. L'Iran deve abbandonare il ruolo di protagonista se si ambisce a fermare la guerra. Libero-Carlo Panella:" I veri vincitori in Siria sono gli ayatollah: estremisti e antisemiti "
Le squadracce dei miliziani sciiti trucidano barbaramente in queste ore chi gli capita sotto mano nelle strade di Aleppo Est. Città - è indispensabile ricordarlo - in cui non vi era e non vi è un solo mfliziano dell'Isis: il 50% dei ribelli infatti sono laici della Free Syrian Army o aderenti ai Fratelli Musulmani, quindi non jihadisti e solo un 30% milita in «al Nusra», fuoriuscita da al Qaeda. Il restante 20% dei ribelli di Aleppo è composto da una miriade di gruppi minori. Questo immane massacro di civfli di Aleppo Est viene colpevolmente taciuto dai media e dai leader del mondo che versano lacrime di coccodrillo sulla pur misera sorte dei fuggiaschi che abbandonano la città, e non profferiscono parola sulla vera e orrenda emergenza umanitaria che si consuma ira gli edifici distrutti dai feroci bombardamenti russi. Sono atroci i report dal cuore di Aleppo est riportate da Avvenire, giornale dei vescovi italiani, molto equilibrato sulla crisi siriana anche perché è ben coscienTrionfa I' I ran non la Russia I veri vincitori in Siria sono gli ayatollah: estremisti e antisemiti te che una parte dei vescovi siriani sta dalla parte degli aggressori e di Assad: testimonianze dirette di stupri di massa, esecuzioni sommarie di civili, anche bambini, saccheggio degli appartamenti abbandonati dai fuggitivi, da parte dei miliziani sciiti portati in Siria dai pasdaran dall'Afghanistan e dal Pakistan. Una vera e propria pulizia etnica di massa, freddamente attuata dalle milizie delle «Brigate Internazionali sciite», spalleggiate dai reparti di Bashar al Assad, che viene taciuta in Occidente perché spiega la vera partita che si è giocata con l'assedio di Aleppo. Per inviare la propria opinione, telefonare: segreteria@ilgiornale.it-lettere@liberoquotidiano.it |
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