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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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L'Unità - Metro - Il Mattino - Il Messaggero Rassegna Stampa
21.07.2014 'Genocidio', 'macelleria', 'strage della domenica': le parole malate dell'odio per Israele
Rassegna di critiche

Testata:L'Unità - Metro - Il Mattino - Il Messaggero
Autore: Umberto De Giovannageli - Claudio Camarca
Titolo: «Il mondo è passivo di fronte a questo genocidio - Fratelli ebrei cosa vi succede ?»

Riprendiamo dall'UNITA' di oggi 21/07/2014, a pag. 2, l'intervista di Umberto De Giovannageli al portavoce dell'Anp Nabil abu Rudeina, dal titolo "Il mondo è passivo di fronte a questo genocidio" e da METRO, a pag. 6, l'articolo di Claudio Camarca dal titolo "Fratelli ebrei cosa vi succede ? ", preceduti dai nostri commenti

Segnaliamo, sul MATTINO e sul MESSAGGERO, la titolazione degli articoli di Eric Salerno anche, che è pura disinformazione, volta a suggerire che Israele uccida intenzionalmente i civili palestinesi e sia intenzionato a continuara a farlo.

IL MATTINO
, in prima pagina, titola "Strage a Gaza, Israele non si ferma", e a pag. 2 "Gaza la strage della domenica. Israele: andremo fino in fondo". Il MESSAGGERO in prima pagina titola "Giornata di sangue a Gaza, 100 morti uccisi in battaglia anche 13 israeliani  ", e a pag. 8, "Nella Striscia invasa strage di palestinesi Uccisi anche 13 soldati israeliani .

Di seguito, gli articoli:

Sull' UNITA', Intervistato da Umberto De Giovannageli, Nabil Abu Rudeina, portavoce dell'Anp,  accusa Israele di "genocidio" e bombardamenti "a tappeto". Falsità propagandistiche cui u.d.g. non si cura di controbattere.

L'UNITA' - Umberto De Giovannageli "Il mondo è passivo di fronte a questo genocidio"


U.D. G                           Nabil Abu Rudeina

«Bombardare a tappeto quartieri densamente abitati non è un esercitare il diritto di difesa né può essere giustificato in nome della lotta al terrorismo. Massacri come quello perpetrato oggi (ieri, ndr) a Sajaya hanno solo una definizione: crimini di guerra.. A parlare è una delle figure più rappresentative della leadership palestinese: Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). A Gaza è stata una domenica dl sangue. Segnata dal massacro di Sajaya. II presidente Abbas è in Qatar per cercare di rilanciare il cessate-il-fuoco. «La situazione è drammatica. Siamo nel pieno di una tragedia immane. I morti si contano a centinaia, i feriti a migliaia. Gli sfollati sono ormai quasi 100mila. Il mondo non può assistere passivamente a quello che il presidente Abbas ha giustamente definito come un genocidio in atto a Gaza
Israele imputa a Hamas la responsabilità di aver rigettato la tregua negoziata dall'Egitto e accettata dal presidente Abbas.
«Quella proposta va ripresa e dettagliata ulteriormente. Ma ciò sarà possibile se tutti i soggetti in campo faranno la loro parte. E importante in questo senso l'iniziativa della Lega Araba e dei singoli Paesi membri che possono esercitare la loro influenza anche in campo palestinese. L'iniziativa egiziana è ancora in campo, intanto però a Gaza si continua a morire, e a morire sono in gran parte donne, bambini, civili...Le armi devono tacere per permettere alla diplomazia di agire, le armi devono tacere per permettere alle organizzazioni umanitarie di prestare soccorso alla popolazione di Gaza. Come si può parlare di dialogo, di pace, quando negli ospedali della Striscia mancano il plasma, gli aghi per suturare le ferite? Il cessate-il-fuoco va imposto immediatamente. Ne va della vita di altre centinaia di persone»
Insisto su un punto: Israele accusa il presidente Abbas dl aver legittimato Hamas con la formazione di un governo di riconcillazione nazionale di cui il movimento islamista fa parte. Per Netanyahu, avete aperto ai terroristi.
«I governanti israeliani sono molto abili nel manipolare la realtà e far cadere sugli altri le responsabilità dei fallimenti del negoziato. Ma la verità è un'altra. Opposta. Il presidente Abbas si è detto disponibile, e non da oggi, a quei corn-promessi necessari per giungere ad un accordo di pace globale fondato sul principio, delineato anche nella Road Map del Quartetto per il Medio Oriente (Usa, Ue, Onu, Russia, ndr), di "due popoli, due Stati". Se il negoziato non è andato avanti è perché con le sue forzature unilaterali, Israele ha praticato una politica dei fatti compiuti che ha de-potenziato quel principio, rendendolo sempre meno praticabile. Tuttavia, restiamo convinti che non ci sia un'alternativa al dialogo. La guerra non è il destino inevitabile dei popoli che vivono in Palestina. C'è il piano di pace già approvato dalla Lega Araba, si parta da quello, che se accettato, determinerebbe una svolta storica nell'intero Medio Oriente, perché aprirebbe la strada ad tina pace non fra Israeliani e Palestinesi, ma una pace fra Israele e i suoi vicini arabi».
Tomando alla guerra di Gaza. L'Anp parla dl tregua, ma da più parti, e non solo in Israele, si mette In dubbio che II presidente Abbas possa imporla ad Hamas. «Delegittimare la controparte è un esercizio che fa il gioco solo di chi vuol far saltare il tavolo negoziale. Il presidente Abbas è il garante degli accordi sottoscritti dall'Anp e dall'Olp. Il presidente Abbas è l'unico legittimato a negoziare. Ma negoziare non significa rinunciare a far valere le proprie ragioni. Quando chiediamo lo stop agli insediamenti nei Territori occupati, quando sosteniamo che un negoziato di pace deve avere come basi le risoluzioni Onu 242 e 338, quando sottolineamo la necessità di fare chiarezza sui confini dei due Stati, quando diciamo che una pace giusta e duratura deve comprendere anche Gerusalemme, quando sosteniamo tutto ciò non lo facciamo per accondiscendere ad Hamas ma perché siamo profondamente convinti che la pace è un incontro a metà strada o non è. Per questo affermiamo che la tregua deve essere il primo passo seguito subito dopo dalla riapertura del negoziato. Alternative non ne esistono. Per noi ma anche per Israele. Perché neanche il più militarista tra i falchi di Tel Aviv può pensare di poter cancellare un intero popolo e annientare con la forza i suoi diritti all'autodeterminazione»

Su METRO Claudio Camarca viene presentato come regista e scrittore. E sia, anche se nessuno l’ha mai sentito nominare. Perché  riprendiamo il suo pezzo ? Perché Camarca è riuscito in poche righe a descrivere l’antisemitismo contemporaneo, che consiste nel criminalizzare un popolo, quello ebraico, nascondendo le ragioni per cui si difende. Non una parola su Hamas, l’unico terrorismo che Camarca conosce è quello ebraico. Da analizzare le parole, dal titolo “Fratelli ebrei, cosa vi succede?”, a “i cuori induriti”, non ricordia la’perfidia’ di antica memoria ?, “macelleria”, “eccidio quotidiano”, la “casa stuprata dai Merkavà”, le “bombe a grappolo”, mai usate da Israele!,per finire con il paragone dei palestinesicon pellirosse, atzeki, maori. Ecco il pezzo: 

METRO - Claudio Camarca:  " Fratelli ebrei cosa vi succede"




 Mi sento e sono inerme davanti a questo orrore quotidiano che mi accompagna da decenni. Questa macelleria alla luce del sole perpetrata nei luoghi sacri delle nostre tre religioni. lei fratelli ebrei cosa vi succede? I vostri cuori sono tanto induriti da non avvertire le carni dei martiri bruciare. non sentire il singhiozzo spaventato dei bambini. non vede-re il terrore di un popolo ridotto alla fame e alla fuga su carretti tramati da somari abbandonando alle spalle quattro stracci di ricordi e brani di corpi spezzati dalle bombe a grappolo? Mi sento e sono inerme davanti a questo orrore quotidiano che mi accompagna da decenni. Questa macelleria alla luce del sole perpetrata nei luoghi sacri delle nostre tre religioni. Sono forse antisemita se grido BASTA con questo eccidio quotidiano? Leggo Grossman e leggo Philip Roth e Hannah Arendt. E rileggo Primo Levi e mi domando che fine abbia mai fatto la vostra coscienza di uomini devoti alla libertà di incontrarsi con l'altro. Come potete non rendervi conto che la devastazione dispensata a piene mani su questa umanità stracciona rischia di cancellare agli occhi del mondo tutto ciò che siete. Tutto quello che potreste essere. Ad esempio: l'unica democrazia compiuta in quel angolo di terra. Lasciando nella memoria solo questo testamento amaro. Come l'ombra di un innocente esploso contro il muro diroccato di una casa stuprata dai merkava. Volete davvero che le genti palestinesi vengano rammentate come gli aztechi i pellerossa i maori: e che voi. nel seme della Storia siate gli sterminatori, gli occupanti, i distruttori? La vostra anima millenaria si è davvero ridotta al muro di separazione. ai rastrellamenti casa per casa.,allo scannatoio pubblicizzato dalle telecamere in mondo visione? Sedete intorno a un tavolo e ascoltate voi stessi: altrimenti vinceranno i coloni assetati d'acqua e gli islamisti ebbri di sangue.

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