|
| ||
|
||
Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 14/10/2011, a pag. 17, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo " Cristiani cacciati dal Medio Oriente. Europa e Usa scelgono di lasciar fare". Dall'UNITA', a pag.33, l'intervista di Umberto De Giovannangeli a padre Giuseppe Scattolin dal titolo " Colpiscono i copti approfittando del vuoto politico ", con un nostro commento. Il GIORNALE - Fiamma Nirenstein : " Cristiani cacciati dal Medio Oriente. Europa e Usa scelgono di lasciar fare "
Si disegna all'orizzonte il tramonto della bimillenaria presenza cristiana in Medio Oriente, così come il 1948 segnò la cacciata degli ebrei da tutti i Paesi arabi. La Chiesa, l'Europa, chi se non noi, sodali e fratelli nella civiltà giudaico cristiana, dovremmo avere il buon senso di difenderla, di porre condizioni d'acciaio alle famose primavere arabe: se volete fiorire, non lo farete col nostro aiuto se continuate a perseguitare e uccidere i cristiani. Perch´ questa è una tendenza per niente episodica ma strutturale, che ha già cambiato la faccia dei Paesi arabi. Il Papa dette segno di averlo capito bene quando invitò alla tolleranza e alla razionalità all'Università di Regensburg nel 2006. Poi però la Chiesa non ha resistito alle pressioni, l'Europa si è scansata, gli Stati Uniti sono stati presi nella fallace politica di Obama. Tutti abbiamo visto le scene del Cairo che hanno fatto circa 40 morti e più di 200 feriti, quasi tutti copti. È triste che il primo ministro Essam Sharaf abbia commentato: «Qui ci sono mani straniere coinvolte». Un complotto sionista naturalmente. E quell'auto dell'esercito che passando sulla testa di un copto gliel'ha ridotta a poltiglia, quel militare che ha gridato entusiasta «Ho sparato nel petto a un copto», e il suo compagno che entusiasta gli rispondeva «Per Dio, tu sì che sei un uomo» parlano di disprezzo razzista , di pericolo imminente per gli otto milioni di copti. E poich´ essi hanno ormai capito che la rivoluzione ha liberato forze autocratiche ed estremiste, se ne andranno per quanto possono. L'UNITA' - Umberto De Giovannangeli : " Colpiscono i copti approfittando del vuoto politico "
Se ne accorge anche l'UNITA' allora la notizia deve essere veramente tragica. «Anche su questo. L’obiettivo dei fondamentalisti non è la minoranza copta; l’obiettivo è quello di stravolgere, cancellare quei valori, quelle speranze che sono state alla base della rivoluzione del 25 gennaio.Va ricordato che tra le richieste di Piazza Tahrir c’era l’uguaglianza fra le comunità religiose, che devono avere gli stessi diritti nel poter costruire chiese o moschee...». Un diritto tutto da realizzare... «Bisogna conoscere la storia. Esiste in Egitto il problema della costruzione delle chiese, un problema che risale al tempo degli Ottomani. Mi riferisco alla legge che limita la costruzione di chiese. Per farlo, occorreva un decreto del Presidente della Repubblica; ultimamente la decisione era stata trasferita ai Governatori. Il problema di fondo oggi è superare il fondamentalismo religioso, percepito anche da molti musulmani come il grande pericolo per le stesse società islamiche. Occorre una vera e propria rivoluzione culturale, che porti il mondo islamico a fare suoi alcuni valori fondamentali della modernità, in particolare la formazione di un pensiero critico e il sostegno incondizionato ai diritti umani fondamentali. Insisto nel rimarcare che i copti sono stati parte attiva di questa rivoluzione e insieme a molti musulmani hanno rivendicato proprio il rispetto dei diritti umani e della dignità umana, mobilitandosi controun regime che calpestava diritti e dignità. Il fondamentalismo è il nemico di chiunque ricerchi il dialogo. Ed è per questo che più che evocare la piazza, ritengo che la mossa più intelligente sarebbe creare un vero collegamento e una unità d’intenti tra tutti i partiti democratici contro i fondamentalisti... ». Con quale obiettivo? «Quello di realizzare uno Stato dei diritti e non uno Stato teocratico. In questo conteso, non c’è dubbio che l’Islam nel suo insieme è chiamato a fare i conti con il grande tema della modernità. Il dialogo interreligioso può aiutare una evoluzione positiva. I fondamentalisti lo sanno, e per questo lo combattono». Per inviare la propria opinione a Giornale e Unità, cliccare sulle e-mail sottostanti segreteria@ilgiornale.it lettere@unita.it |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |