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Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 08/06/2011, a pag. 28, l'articolo di Alessandra Coppola e Paola D'Amico dal titolo " Le proteste non fermano la manifestazione. La festa di Israele si farà in piazza Duomo ". Dalla STAMPA, a pag. 12, l'articolo di Max Cassani dal titolo " La svolta favorita dagli intellettuali: Stop ai ghetti ", a pag. 13, l'intervista di Francesca Paci a Gideon Meir dal titolo " L’ambasciatore Gideon Meir: lasciamo fuori la politica". Tralasciamo di trascrivere le dichiarazioni di facile consenso da parte di coloro che avevano appoggiato il silenzio di Giuliano Pisapia e che ora si scoprono contenti perchè la presenza di Israele in piazza del Duomo è confermata. Non facciamo nomi per carità di patria. Ecco gli articoli: CORRIERE della SERA - Alessandra Coppola, Paola D'Amico : " Le proteste non fermano la manifestazione. La festa di Israele si farà in piazza Duomo" MILANO — Andrà in scena dove era prevista, sotto i riflettori di piazza del Duomo a Milano l’installazione «Israele che non ti aspetti» . Oggi si cominciano a montare le 15 strutture rettangolari che sponsorizzano l’arte, la cultura, la tecnologia, la scienza e tutto quello che nello Stato ebraico non è politica e conflitto. Da domenica, sperano gli organizzatori, i totem vetrina saranno già esposti. E poi lunedì si entra nel vivo con il Forum economico, la rassegna cinematografica, le mostre, la musica di Noa e le parole di David Grossman, dal 13 al 23 giugno. Così progettava l’ambasciata dello Stato ebraico a Roma, con l’accordo di governo nazionale e amministrazioni locali, così sarà realizzato. Superate le perplessità della questura che riteneva più sicura la zona (meno visibile) del Castello sforzesco; scavalcate le proteste dei movimenti filopalestinesi raccolti nel Comitato «No all’occupazione israeliana di Milano» : si traccia un cordone di sicurezza, si stabiliscono turni di sorveglianza giorno e notte, e si parte. Tirato nello scontro a una settimana dall’elezione, il nuovo sindaco di centrosinistra Giuliano Pisapia incontra il prefetto, ascolta promotori e contestatori, si consulta con esponenti della comunità ebraica milanese come il deputato Pd Emanuele Fiano, e alla fine indica la strada morbida del dialogo: «Milano è una città accogliente, gemellata con Tel Aviv e Betlemme. Ospiterà, come previsto, la manifestazione Unexpected Israel e proporrà nei prossimi mesi un’iniziativa perché venga conosciuta la realtà attuale della Palestina» . Confermati gli impegni presi dalla giunta Moratti (il patrocinio e la concessione gratuita degli spazi pubblici), Pisapia all’evento ci sarà. «Non avrebbe avuto senso che il sindaco di Milano avesse detto no a una iniziativa del genere, organizzata da uno Stato» , ragionano da Palazzo Marino. Tenuto conto anche della visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Roma il 12, e della presenza poi il 13 a Milano del ministro dell’Industria Shalom Simhon. Soddisfatto il mondo ebraico italiano, che ancora ieri chiedeva, con la firma di 500 intellettuali e personalità di spicco da Ugo Volli a Salvatore Veca: «Il tentativo razzista di boicottaggio della cultura di Israele sia scongiurato» . Alla conferma di piazza Duomo, «vogliamo esprimere apprezzamento per il comportamento fermo e coerente tenuto da sindaco e questore» , scrivono il presidente della comunità italiana Renzo Gattegna e il milanese Roberto Jarach. Resta una nota di delusione nel Comitato per il «No» che avrebbe voluto dal sindaco una presa di distanza dalla manifestazione, lunedì ha incontrato un uomo del suo staff, e ieri ha tenuto un presidio davanti al nuovo palazzo della Regione. «Consideriamo questa kermesse un evento dichiaratamente diretto a nascondere la realtà della violenza dell’occupazione e della colonizzazione israeliane» , ribadiscono. L’iniziativa non è stata bloccata, né spostata: che farete adesso? «Contesteremo in modo pacifico» , risponde Filippo Bianchetti. Pronto un calendario di contro eventi, già autorizzati: memoriale per i bambini uccisi a Gaza sabato in piazza Duomo; corteo in centro sabato 18. Previste anche contestazioni e presidi. Domenica è fissato un dibattito a cui è atteso anche l’artista e scrittore ebreo Moni Ovadia, che al Corriere affida un appello per i contestatori: «Boicottate la rassegna con il linguaggio della parola, ma evitate la violenza, perché si rivolta contro i più deboli» . La STAMPA - Max Cassani : " La svolta favorita dagli intellettuali: Stop ai ghetti "
Questo trasloco non s’ha da fare. Questo, in sintesi, l’appello lanciato da 250 personalità del mondo ebraico milanese attraverso una lettera aperta indirizzata alle massime autorità istituzionali della città e del Paese: dal neo-sindaco di Milano Pisapia a Berlusconi a Napolitano. La STAMPA - Francesca Paci : " L’ambasciatore Gideon Meir: lasciamo fuori la politica "
È una giornata da festeggiare per l’ambasciatore israeliano Gideon Meir. Dopo giorni di tensioni può rilassarsi e celebrare con la famiglia la ricorrenza ebraica di Shavuoth detta anche la Festa della Mietitura e delle Primizie. Il suo raccolto è più che abbondante: in barba a minacce e polemiche, «Unexpected Israel» si svolgerà come previsto nella piazza meneghina del Duomo. E lui archivia un capitolo particolarmente complicato: «Sono molto soddisfatto. Era importante che il sindaco Pisapia dicesse qualcosa anche perché ha un ascendente sui gruppi della sinistra antagonista. Nella nostra manifestazione non c’è nulla di politico, si tratta di un evento interamente culturale». Per inviare la propria opinione a Corriere della Sera e Stampa, cliccare sulle e-mail sottostanti lettere@corriere.it lettere@lastampa.it |
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