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Informazione Corretta - Corriere della Sera Rassegna Stampa
16.10.2009 Vittoria legale di Geert Wilders contro il Governo Britannico
Commenti di Piera Prister, Marco Ventura

Testata:Informazione Corretta - Corriere della Sera
Autore: Piera Prister - Marco Ventura
Titolo: «E infine Wilders sbarcò a Londra. E' l'occidente della libertà di idee - Vittoria legale di Geert Wilders contro il Governo Britannico»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/10/2009, a pag. 14, il commento di Marco Ventura dal titolo " E infine Wilders sbarcò a Londra. E' l'occidente della libertà di idee " preceduto dall'analisi di Piera Prister dal titolo " Vittoria legale di Geert Wilders contro il Governo Britannico ". Ecco i due articoli:

Piera Prister : " Vittoria legale di Geert Wilders contro il Governo Britannico "

Geert Wilders ha vinto la sua battaglia legale, grazie alla pervicacia sua e dei suoi avvocati, contro il provvedimento del governo britannico in base al quale gli era stato sbarrato otto mesi fa, il 12 febbraio, 2009 l´ingresso in Inghilterra, all´aeroporto di Heathrow di Londra. La Corte di Giustizia "London´s Asylum and immigration Tribunal" il 14 ottobre, 2009 ha deliberato l´erroneita´ dell´ordine dato dalla Sig.ra Jacqui Smith -l´allora Ministro degli Interni del governo di Gordon Brown- di interdire l´ingresso in Inghilterra al deputato olandese, leader del Partito delle Liberta´, come persona non grata. In seguito al fatto oltraggioso, in Olanda e nel mondo, un crescente numero di sostenitori anche tra i suoi avversari politici, hanno sostenuto Wilders per la grave offesa inferta alle liberta´ di parola e di espressione, visto che il deputato olandese aveva in programma di mostrare il suo documentario" Fitna" nella camera dei Lord del Parlamento Inglese. E´ chiaro agli occhi di tutti ormai che il primo ministro laburista, Gordon Brown abbia agito in un modo tra il furfantesco e il ridicolo, facendo un gioco sporco, quello di deportare prima le persone per bene come il deputato Geert Wilders e di liberare poi i delinquenti come Ali´Al-Megrahi, il bombarolo libico della strage di Lockerbie, e dietro chissa´ quali compensi! Cosi´ vanno le cose nel Regno Unito, considerato culla del Parlamentarismo Democratico, dalla Magna Charta Libertatum fino ai dispacci di Radio-Londra che durante la Seconda Guerra Mondiale ci informava dell´arrivo degli alleati e della disfatta dei nazisti. Ma Wilders non e´ il solo ad aver subito l´espulsione che e´ toccata anche a personaggi del mondo politico americano che sono stati respinti e deportati perche´ sgraditi solo perche´ di diversa opinione politica. Purtroppo la societa´ inglese sta scivolando indietro nella storia, in un pauroso oscurantismo islamista. Infatti nel Regno Unito di Gran Bretagna sono presenti 85 Corti di Giustizia che praticano gia´ la Shariah Law, ossia la legge che sancisce l´inferiorita´della donna, la mutilazione dei genitali e un retrogrado diritto di famiglia, tanto che molti musulmani anche di nazionalita´ inglese vorrebbero persino l´istituzione di una polizia musulmana per i delitti d´onore che sono sempre piu´ numerosi come qui negli Stati Uniti. E´ chiaro che la minaccia non e´ rappresentata da Geert Wilders ma dagli islamisti fanatici ed intolleranti che vorrebbero farci sprofondare nelle epoche buie del Medioevo con la complicita´delle istituzioni. Sono loro che fanno paura e che piano piano spingono la collettivita´ alla capitolazione e alla perdita´ delle liberta´ su cui e´ basata la democrazia e la nostra convivenza civile compresa la liberta´ di religione. Ma da quel fatidico giorno del 12 febbraio, come per un movimento di compensazione il Partito delle Liberta´ di Wilders e´ in aumento, sempre piu´sostenuto dal suffragio popolare e fa sentire sempre piu´ alta la sua voce anche nel Parlamento Europeo. Il giorno 22 ottobre Geert Wilders sara´ a Filadelfia ospite di "Philadelphia Freedom Center" come si legge su "FrontPage Magazine" di David Horowitz.

CORRIERE della SERA - Marco Ventura : " E infine Wilders sbarcò a Londra. E' l'occidente della libertà di idee "

Geert Wilders sbarca a Londra. Aveva tentato lo scorso febbraio, ma l’Home Office, il ministero dell’Interno britannico, lo aveva respinto. Il 46enne par­lamentare olandese è contro l’Islam. Ne ha attaccato a più riprese idee e fatti. I sedici minuti del suo film «Fitna» sono agghiac­cianti. Seminate il terrore nel cuore dei ne­mici di Allah, recita il Corano mentre gli ae­rei infilano le Torri Gemelle, mentre esplo­dono le bombe di Londra e Madrid. Gli ebrei sono scimmie e maiali, recita una bimba musulmana di tre anni. La violenza del Co­rano accompagna le grida dei leader. Abbiamo governato il mondo in passato, torneremo a farlo in futuro. Conquistere­mo Londra, conquisteremo New York, conquisteremo l’Eu­ropa. E scorrono le immagini dei gay impiccati, delle donne lapidate. Di­fendi la tua libertà, è l’appello di «Fitna»: ferma l’islamizzazione.
Per questo Geert Wilders vive blindato. Difeso ad ogni passo dalle minacce di mor­te. Per questo in febbraio l’Home Office gli ha vietato l’ingresso nel Regno Unito: «Le sue dichiarazioni sui musulmani e sul loro credo quali espressi nel film Fitna e altrove minacciano l’armonia della comunità e dunque la pubblica sicurezza nel Regno
Unito». Otto mesi dopo l’Asylum and Immi­gration Tribunal ha rimosso il veto gover­nativo. Geert Wilders può sbarcare a Lon­dra. Wilders è i Paesi Bassi dei minareti, del milione di musulmani, dell’omicidio del regista Theo Van Gogh. Wilders non è uno scrittore. Non è Salman Rushdie, non è Oriana Fallaci. È un politico che con la lot­ta all’Islam ha conquistato quattro seggi per il suo gruppo alle ultime elezioni euro­pee e un generale sostegno popolare.
I fondamentalisti affilano la spada della «diffamazione del­la religione» per tagliare lin­gue, per accusare lo stesso Wil­ders, tra pochi giorni, al Tribu­nale di Amsterdam. Ma Wil­ders ha diritto di circolare in Europa, di esprimere le pro­prie idee, di farsi votare per es­se. Ha diritto di usare gli stru­menti politici e giuridici dello stato libera­le di diritto. Degli stessi strumenti dispone chi non la pensa come lui. Come lo stesso governo di Londra che si è rammaricato della decisione. È in queste regole il tesoro più prezioso. Nel nostro mondo, la denun­cia di Wilders e la mediazione del governo britannico appartengono al medesimo spa­zio di libertà.

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