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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Il Foglio - L'Unità - La Repubblica - Il Manifesto Rassegna Stampa
18.03.2009 Fallita la trattativa per la liberazione di Gilad Shalit
Inaccettabili le richieste di Hamas, ma c'è chi dà la colpa a Olmert

Testata:Il Foglio - L'Unità - La Repubblica - Il Manifesto
Autore: La redazione - Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Shalit non vale la convenzione di Ginevra - Olmert gela le speranze per liberazione di Shalit. Hamas ricatta Israele»

Le trattative per la liberazione di Gilad Shalit sono, purtroppo, fallite. Le richieste fatte da Hamas a Israele erano inaccettabili. Di seguito riportiamo dal FOGLIO di oggi, 18/03/2009, a pag. 3, l'editoriale dal titolo " Shalit non vale la convenzione di Ginevra " che mette in rilievo il totale disinteresse delle Ong per Gilad Shalit, prigioniero da quasi 1000 giorni, dall'UNITA', a pag. 27, la cronaca di Umberto De Giovannangeli dal titolo " Olmert gela le speranze per liberazione di Shalit. Hamas ricatta Israele  " e due brevi da REPUBBLICA e MANIFESTO. Ecco gli articoli:

Il FOGLIO - " Shalit non vale la convenzione di Ginevra "

Ogni giorno che passa peggiorano le condizioni del caporale Gilad Shalit. Ieri sono falliti i negoziati indiretti tra Israele e Hamas al Cairo per il suo rilascio. Israele sarebbe stato disposto a mettere in libertà centinaia di palestinesi, consapevole di dover pagare nuovamente un prezzo altissimo pur di poter riabbracciare il giovane soldato. Stride il silenzio delle organizzazioni umanitarie. Nessuna Ong ha finora protestato con Hamas e l’Anp per la violazione di tutti i codici di guerra e del trattamento di prigionieri. Sono le stesse Ong che hanno chiamato “Gulag” il carcere di Guantanamo perché violava la convenzione di Ginevra. La stessa convenzione che non sembra valere per il caporalino ebreo e che di certo non è mai stata evocata per l’aviere israeliano Ron Arad, su cui gli iraniani hanno eseguito una terribile operazione alla spina dorsale rendendolo paraplegico per impedirgli di scappare. Il professor Gerald Steinberg, esperto di Ong, parla di “tradimento dei diritti umani”. La sorte di Shalit è marginale anche nell’agenda dell’Ong ebraica B’Tselem, così solerte sulle condizioni dei detenuti palestinesi. Amnesty International, fondata per denunciare la sorte dei prigionieri politici, non ha mosso un dito per Shalit, né si è mai affacciata nella tenda allestita dai genitori. Idem per Human Rights Watch e Oxfam. Chi continua a blaterare di “occupazione” si è dimenticato che Shalit è l’unico ebreo rimasto nella Striscia di Gaza. Tenuto in ostaggio come un cane in un pozzo sotto terra a decine di metri di profondità.

L'UNITA' - Umberto De Giovannangeli : " Olmert gela le speranze per liberazione di Shalit. Hamas ricatta Israele "

Scorretto il titolo, Olmert si direbbe il responsabile della prigionia di Gilad Shalit. E' vero il contrario.

«Israele non accetterà il diktat espresso da Hamas» nei negoziati al Cairo per uno scambio di prigionieri. Così Ehud Olmert al termine della seduta straordinaria del governo israeliano, convocato dal premier per ascoltare una relazione sul deludente risultato dell’ultima tornata di negoziati indiretti con Hamas per ottenere la liberazione del soldato Gilad Shalit in cambio di molte centinaia di palestinesi detenuti in Israele.
TENSIONE ALLE STELLE
Israele proseguirà gli sforzi per raggiungere con Hamas uno scambio di prigionieri che consenta di liberare il caporale Shalit. «Parleremo con chi potremo, non cesseremo gli sforzi» aggiunge Olmert in un discorso alla Nazione. «Ma abbiamo anche linee rosse, che non possiamo oltrepassare». Teso in volto, visibilmente provato, Olmert dice che Hamas si è rivelato un rivale «crudele, omicida e spietato». Israele, stando a fonti informate, sta studiano una serie di misure legali per indurire le condizioni di vita dei detenuti palestinesi legati a Hamas al fine di renderle simili a quelle in cui è tenuto il soldato Shalit, prigioniero di Hamas a Gaza dal giugno 2006.
Le misure allo studio sono apparentemente volte a esercitare pressioni su Hamas, dopo il fallimento finora dei negoziati per ottenere la liberazione di Shalit. Risulta inoltre che, se Shalit non sarà liberato, Israele continuerà ad aprire i valichi con la Striscia di Gaza solo il minimo necessario per prevenire una crisi umanitaria palestinese. Risulta inoltre che Israele avesse acconsentito a liberare 320 dei 450 detenuti, condannati per l'uccisione di israeliani, di cui Hamas insiste a chiedere il rilascio in cambio di Shalit. Israele, a quanto si è appreso, si è rifiutato di liberare detenuti condannati a decine di ergastoli e responsabili dei più sanguinosi attentati verificatisi in Israele, dopo lo scoppio della seconda intifada, il cui rilascio, nella stima unanime dei responsabili dei servizi di sicurezza, avrebbe pesanti ripercussioni sulla sicurezza dello Stato.
INCONTRO TOCCANTE
Prima di parlare in diretta televisiva, Olmert riceve nel suo ufficio i genitori del caporale di Tsahal, Noam e Aviva Shalit. In precedenza il padre di Gilad aveva inviato al premier una lettera personale «da padre a padre» chiedendogli di onorare l'impegno di riportare in patria il soldato prima di passare l'incarico al suo successore. «Mi rivolgo a lei, da padre a padre. Non abbandoni mio figlio Gilad... Lei porta su di sè la piena responsabilità di mantenere l'alleanza fra l'esercito israeliano, lo Stato, e le famiglie che mandano i figli sotto le armi sapendo che nessun soldato sarà abbandonato in cattività», scrive Noam Shalit che si è installato in una tenda davanti alla casa del premier. Diversi militari hanno fatto visita alla tenda, chiedendo che lo Stato paghi il prezzo per Shalit pur di mantenere il patto non scritto con le famiglie dei soldati. Continua a battersi, Noam Shalit, e con lui la moglie Aviva, ma al termine di una giornata drammatica non nasconde il suo pessimismo: «Il governo - dice - non ha voluto riportare a casa il mio Gilad».
«Israele non può cedere ai ricatti di Hamas». Al termine di una riunione straordinaria del governo israeliano, il premier Olmert gela le speranze della famiglia del giovane caporale prigioniero a Gaza dal giugno 2006.

La REPUBBLICA - Nella breve a pag. 3, REPUBBLICA incolpa Olmert se le trattative per la liberazione di Shalit sono fallite " Ehud Olmert ha scaricato la responsabilità del fallimento sulla controparte, accusando Hamas di aver inasprito le sue posizioni ". Nessun accenno alle folli richieste di Hamas che comprendevano la liberazione di centinaia di terroristi palestinesi, responsabili di alcuni dei peggiori attentati compiuti in Israele, chiamati nella breve " centinaia di detenuti ", come se si trattasse di semplici prigionieri, incarcerati senza motivo. REPUBBLICA, così, mette sullo stesso piano Gilad Shalit e i terroristi di Hamas.

Il MANIFESTO - Anche nella breve a pag. 9 dal titolo "  Shalit: salta la trattativa. Olmert: irrigidire l'assedio a Gaza " le responsabilità per il fallimento della trattativa sono attribuite tutte a Olmert. Hamas, come al solito, non ha colpe : richiede la liberazione di terroristi condannati a diversi ergastoli ( pretesa inaccettabile ) e, se le trattative falliscono la responsabilità è solo di Israele.

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