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Corriere della Sera - La Stampa Rassegna Stampa
14.10.2008 Una cronaca e una difesa d'ufficio
quotidiani a confronto su Odifreddi al premio Exodus

Testata:Corriere della Sera - La Stampa
Autore: Antonio Carioti - Marco Neirotti
Titolo: «Odifreddi contestato su Israele - Odifreddi antisemita? Luzzatto lo difende»

Sulle polemiche circa l'invito a Piergiorgio Odifreddi al premio "Exodus" mettiamo a confronto la cronaca di Antonio Carioti, pubblicata dal CORRIERE della SERA del 14 ottobre 2008, e la faziosa apologia di Odifreddi di Marco Neirotti, pubblicata da La STAMPA

L'articolo di Carioti:

Doveva essere un'edizione speciale per il premio Exodus, quella che La Spezia si appresta a celebrare da domani. Ma finora spiccano soprattutto le polemiche causate dal ruolo di primo piano affidato al matematico Piergiorgio Odifreddi, sgradito a molti per il suo fiero ateismo e i suoi duri attacchi a Israele.
La manifestazione infatti si collega direttamente al sessantesimo anniversario della nascita dello Stato ebraico, poiché «Exodus» era il nome della nave proveniente dalla città ligure, e carica di profughi scampati alla Shoah, che nel 1947 cercò di raggiungere Haifa, ma fu respinta dai britannici. Quest'anno, ottava edizione, il premio è andato al musicista israeliano Daniel Oren e a Corrado Augias per il libro Inchiesta sul cristianesimo
(Mondadori), scritto con Remo Cacitti. E sono in programma quattro giorni di incontri culturali, la cui apertura è prevista domani con una lezione di Odifreddi su «Scienza e fede».
Tale scelta ha però irritato l'ex senatore del Pd Egidio Banti e l'intero centrodestra spezzino. Al di là della connotazione aspramente antireligiosa del relatore, si contestano le sue prese di posizione contro Israele, che Odifreddi ha addirittura definito «Stato fascista». Le forze del Pdl chiedono al sindaco di escludere il matematico dalla rassegna, minacciando interrogazioni parlamentari e proteste presso l'ambasciata d'Israele.
In difesa di Odifreddi sono intervenuti il rabbino Aaron Croccolo e il presidente del premio Exodus, Marco Ferrari, che esortano tutti a evitare «polemiche politiche spicciole». E anche l'ex presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, Amos Luzzatto, pur esprimendo un «totale dissenso » dalle valutazioni di Odifreddi su Israele, ritiene che il suo contributo su scienza e fede meriti «di essere serenamente discusso». Quanto al diretto interessato, ha ribadito la sua intenzione di partecipare al premio spezzino. «Non è la prima volta — ha ricordato Odifreddi — che sono al centro di una polemica: del resto se si prende una posizione, ci si attende che possa soddisfare qualcuno e non qualcun altro. È parte della dialettica ».

E quello di Neirotti:

La censura non la spunta neppure bipartisan. Domani, a La Spezia, cominciano le giornate del Premio Exodus, dedicato al ritorno dei reduci dai lager alla terra dei padri e al ruolo della città. Dibattiti, incontri, ospiti. Tra loro il matematico Piergiorgio Odifreddi. Ma «Odifreddi no!» invocano Egidio Banti, ex senatore Margherita, e Giacomo Gatti, vicepresidente Pdl del consiglio comunale. L’accusa: in un’intervista Odifreddi ha attribuito un atteggiamento fascista al governo di Israele. Dunque «invitarlo è una caduta di stile e una vergogna». Senonché ritiene «essenziale il suo contributo» non un viandante della cultura, bensì un intellettuale e signore ebreo: Amos Luzzatto, presidente del Centro Studi Primo Levi.
Luzzatto: «Apprezzo la sua competenza in materia di matematica e logica e la sua capacità espositiva. Apprezzamento che resta immutato a fronte del mio totale dissenso per alcune sue valutazioni su Israele che riguardano il metodo non meno del merito. Ritengo essenziale il suo contributo al tema del rapporto tra scienza e fede, fra coloro che misurano, cercando di ridurle progressivamente, le incertezze del proprio sapere e coloro i quali scelgono invece di riferirsi a una componente di verità trascendentale e certa che, non essendo dimostrabile, è puramente oggetto di fede. Sono due percorsi diversi. Possono incontrarsi in qualche modo nella prassi o forse anche nella teoria? A questo quesito Odifreddi dà un contributo che merita di essere serenamente discusso».
Il matematico è stupito: «Esistono una religione, un popolo con la sua cultura, uno Stato con il suo governo. Ho criticato il governo. Come criticare il governo italiano. Che c’entra con antisionismo e antisemitismo? Io antisemita? Quando due Papi hanno parlato di fondamento cristiano dell’Europa ho detto che il fondamento era ebraico, attraverso Marx, Einstein e Freud».
La manifestazione ricorda le navi Fede e Fenice, salpate nel ‘46 e seguite dalla Exodus, che ispirò il romanzo di Leon Uris, poi film di Otto Preminger. Dunque è emblema di un ponte, dove si premiano il musicista Daniel Oren e il giornalista Corrado Augias, Gualtiero Morpurgo e Mario Pavia, novantenni ingegneri che costruirono le prime due navi. Discuteranno, tra altri, Tahar Ben Jelloun, Elena Lowenthal, Moni Ovadia, Alessandro Piperno, Lidia Ravera, Bruno Segre. Sarebbe un peccato se i due censori bipartisan spedissero Odifreddi e Luzzatto a dissertare di scienza e fede, la notte, su un gommone al largo.

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