L'ESERCITO del Libano per la prima volta dopo anni ha rioccupato le zone del sud del Paese. E ha minacciato di reagire contro Israele se attaccherà il territorio libanese. L'esercito israeliano dal canto suo ha ipotizzato nuovi raid verso qualunque area (libanese o palestinese) da cui partano attacchi contro Israele. E anche gli Hezbollah alzano la voce, denunciando l'occupazione israeliana di una piccola area libanese. E non meglio a Gaza, dove continuano gli scontri fra Hamas e fatah, sull'orlo di una guerra civile nonostante ieri ci siano stati tentativi di accordo politico. Intanto i miliziani dei Comitati di resistena palestinesi si sono rifiutati di liberare Gilad Shalit, il caporale israeliano tenuto prigioniero. La proposta sarebbe arrivata dall'Egitto, che avrebbe anche ottenuto l'assenso di Israele a rilasciare mille detenuti.
A pag. 7 di City del 3 ottobre la redazione riporta due articoli. Il primo accompagnato da una fotografia di un incappucciato nero con alle spalle un enorme fuoco, è, stranamente, senza didascalia. Si può facilmente intuire che è un palestinese, ma non si sa se "simpatizzante" (come lo definisce eufemisticamente city) di Hamas o di Fatah. Perché non scriverlo? E' comunque lodevole riportare una notizia così politicamente scorretta, come lo è per molti giornali l'estrema violenza palestinese.
"Ancora scontri tra palestinesi E arriva la Rice"
RAMALLAH (Territori Palestinesi) - La tensione non si attenua nei Territori Palestinesi, dove i simpatizzanti di Fatah e di Hamas, le due principali componenti che hanno i loro massimi esponenti nel presidente Abu Mazen e nel primo ministro Ismail Haniyeh, hanno continuato a darsi battaglia anche ieri. Gli scontri hanno causato in due giorni 9 morti (l'ultimo ieri a Gerico) e 130 feriti. Abu Mazen starebeb meditando di dar vita a un governo di emergenza, composto da tecnocrati, o di indire elezioni anticipate, visto che le trattative con Hamas per un esecutivo di unità nazionale si sono arenate. In questo clima si attende la visita del segretario di stato americano, Condoleeza Rice, che oggi farà tappa in Arabia Saudita per poi proseguire per Israele. (Agi)
Nello spazio "10 righe" la redazione riporta il seguente trafiletto: "Dallo spazio si vedeva la guerra del Libano", evidentemente una notizia minore ( e piuttosto dubbia) che serve a enfatizzare un giudizio negativo verso l'operato israeliano in Libano.
Il conflitto fra Israele e gli hezbollah nel Libano del sud era visibile a occhio nudo dallo spazio. Lo ha ier l'astronauta russo Pavel Vinogradov, reduce da una missione di 6 mesi nello spazio. "Qualunque azione negativa dell'uomo si vede bene da lì" ha detto (Ansa)
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione di Metro e Cirty