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Il Giornale Rassegna Stampa
05.12.2020 Germania, cancellati i nomi nazisti dallo 'spelling' ufficiale: era ora
Commento di Daniel Mosseri

Testata: Il Giornale
Data: 05 dicembre 2020
Pagina: 15
Autore: Daniel Mosseri
Titolo: «Cancellati i nomi nazisti dallo 'spelling' ufficiale»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 15/12/2020, a pag. 15, con il titolo "Cancellati i nomi nazisti dallo 'spelling' ufficiale" l'analisi di Daniel Mosseri.

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Daniel Mosseri

Buchstabiertafel – Wikipedia
Il vecchio alfabeto fonetico tedesco

Livorno è capoluogo di provincia, Empoli, Imola e Domodossola invece no. Tutte e tre le città, però, condividono il rango di capitali dell'alfabeto telefonico italiano, una lista informale di nomi, cose, città fra cui l'hotel e lo xilofono, che ci aiutano nelle conversazioni a distanza. In Germania, invece, la Buchstabiertafel, la tabella dell'alfabeto fonetico, è affar serio, regolato e modificato negli anni sula base dell'evoluzione non solo della lingua ma anche dell'aria che tira. La prima lista di parole da usare per la compitazione delle parole - come si dovrebbe dire in italiano anche se spelling è ormai entrato nell'uso comune - risale al 1905, in piena era guglielmina. Nel 1926, sotto la Repubblica di Weimar, la tabella viene corretta: Berta diventa Bernhard, la «i» passa da Isidor a Ida mentre Karl diventa Katharina. Piccoli aggiustamenti che dureranno pochi anni. Con l'avvento del nazismo Albert, Bernhard, David, Jacob, Nathan e Samuel vengono fatti fuori e sostituiti con Anton, Bruno, Dora, Jot, Nordpol, Siegfried. La nuova lista è adottata nel 1934 dopo un breve scambio epistolare fra pochi zelanti operatori postali e telefonici convinti della necessità di epurare dalla lista i nomi biblici diffusi tanto fra gli ariani quanto fra gli ebrei. In tempi recenti è stato Michael Blume, commissario contro l'antisemitismo del Baden-Württemberg, ad accorgersi che i tedeschi continuano a impiegare i termini scelti dal partito nazionalsocialista. Grazie alla sua opera, sostenuta dal Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, la Buchstabiertafel del 1934 verrà emendata. Si torna dunque ai nomi del 1926? In tempi di politicamente corretto la lista non rispecchierebbe la diversità multiculturale della Germania odierna. I nomi ebraici torneranno in auge solo per qualche mese per diventare poi un'appendice «storica» della nuova tabella in vigore a fine 2022. Anche i tedeschi passeranno ai nomi di città.

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