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Il Giornale Rassegna Stampa
18.05.2020 Il viaggio di Pompeo in Israele per allontanare Pechino da Gerusalemme
Analisi di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 18 maggio 2020
Pagina: 17
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Quella tela degli Stati Uniti per isolare Pechino»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 18/05/2020, a pag. 17 con il titolo "Quella tela degli Stati Uniti per isolare Pechino" l'analisi di Fiamma Nirenstein.

A destra: Israele tra Stati Uniti e Cina

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Fiamma Nirenstein

Ci mancava solo la strana morte del 52 enne ambasciatore cinese Du Wei trovato esanime nella sua villa per incrementare i grattacapi sulla questione cinese a Gerusalemme: un energetico personaggio ligio a Xi Jinping, e che d'un tratto, dopo la visita di Pompeo due giorni fa e un seguito di furiose dichiarazioni contro il Segretario di Stato, lascia questa Terra. Un serial di Netflix sul Mossad e la Cina sarà certo già per strada. La veloce visita di Mike Pompeo a Netanyahu segnala al mondo intero la determinazione americana nell'affrontare la questione cinese. E' vero, il Segretario di Stato alla vigilia dell'insediamento del Governo, è venuto anche per il Piano Trump, che aspetta sul tavolo di Bibi. Ma la Cina è stata il nodo urgente della conversazione: una amicizia essenziale, dopo il virus e fra imprevedibili sviluppi mediorientali, coll'Iran alle porte, non sopporta che il Dragone avvolga qui la coda. E Pompeo ha sparato quello che potrebbe dire a ognuno dei Paesi che intrattengono intensi rapporti commerciali con la Cina, perché con Xi Jinping ogni rapporto commerciale, attraente e grandioso quanto può apparire, contiene un significato binario, soldi e politica, assorbimento in un sistema e controllo, merci e informazioni, Via della Seta e Made in China 2025. "La Cina" -ha detto- "mette Israele a rischio minacciando i progetti comuni". Niente di più chiaro. Ovvero: io ti amo, attento a non tradire la mia fiducia. Perché non è facile dire di no ai miliardi cinesi per chi è stato colpito nello stomaco dalla crisi economica del virus; la Cina può adoperare misure economiche uniche perché le banche e le compagnie sono sue come le come navi da guerra. Gli investimenti cinesi in Israele sono imponenti, Huawei e all'attacco, da tempo gli USA mettono in guardia dal "doppio uso" delle imprese cinese: il più vistoso è nel porto di Haifa, un terminal costruito in parte. E' chiaro il rischio che diventi un'antenna che raccoglie informazioni nel cuore di Israele e del Mediterraneo. C'è poi il disegno del maggiore impianto di desalinizzazione del mondo, Sorek2, di una compagnia basata a Hong Kong. Biotecnologia, intelligenza artificiale senza protezione della proprietà intellettuale, navigazione, robotica, miniprocessori, analisi di dati... Gli scambi con le start-up sono un campo di caccia immensamente attraente per la Cina. Ma Pompeo ha aggiunto un argomento imbattibile: "TI ricordi" -ha detto a Bibi- "che la Cina sta con l'Iran e il suo progetto nucleare che prevede la vostra distruzione?". Al momento, dopo il viaggio amichevole in Cina di Bibi del 2018, la Clalit, la maggiore organizzazione sanitaria, ha bloccato alla Cina l'ingresso nella lotta contro il Covid perché avrebbe consentito di penetrare informazioni mediche di 5 milioni di persone. Inoltre l'ufficio del Primo Ministro alla fine dell'anno scorso ha istituito un ufficio che misura la compatibilità fra investimenti stranieri e sicurezza. Dopo lo scherzo cinese, quale ne sia l'origine, del Corona virus, sembra un'idea per tutti.

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