mercoledi` 24 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Giornale Rassegna Stampa
09.04.2020 Ghebreyesus, il direttore (non a caso) dell'Oms sempre pronto a prendere ordini da Pechino
Commento di Gian Micalessin

Testata: Il Giornale
Data: 09 aprile 2020
Pagina: 14
Autore: Gian Micalessin
Titolo: «Ghebreyesus, il direttore (per caso) dell'Oms sempre pronto a prendere ordini da Pechino»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 09/04/2020, a pag. 14 con il titolo "Ghebreyesus, il direttore (per caso) dell'Oms sempre pronto a prendere ordini da Pechino", il commento di Gian Micalessin.


Immagine correlata
Gian Micalessin

Coronavirus, l'Oms:
Tedros Adhanom Ghebreyesus

Prendere in giro Donald Trump, anche in Italia, rende molto e non costa nulla. Ma «ciuffo dorato» talvolta racconta quello che nessuno osa ammettere. Come martedì quando uno dei suoi tweet al fulmicotone si è abbattuto sull'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanita), l'agenzia dell'Onu finanziata in gran parte grazie ai fondi degli Stati Uniti, ma sempre pronta a prendere ordini dalla Cina. Ordini diventati veri diktat con lo scoppiare del coronavirus. Per capire cosa intendeva dire l'inquilino della Casa Bianca bisogna tornare al maggio 2017 quando al Palazzo di Vetro si sceglie il nuovo direttore generale dell'Oms. Su indicazione della Cina 50 paesi africani totalmente allineati a Pechino votano per Tedros Adhanom Ghebreyesus, un ex-ministro della sanità e degli esteri etiope. Oltre a esser un microbiologo anziché un medico come tutti i suoi predecessori, Tedros Adhanom è anche sospettato d'aver insabbiato tre epidemie di colera scoppiate durante il suo mandato. Ma poco importa. A suo favore giocano il ruolo di politico di punta in un'Etiopia conosciuta ormai come la piccola Cina dell'Africa Orientale e la militanza quarantennale nel «Fronte di Liberazione del Popolo del Tigri», un'organizzazione marxista-leninista appoggiata da Pechino sin dagli anni Ottanta. Non a caso uno dei primi atti ufficiali di Tedros Adhanom è proporre come ambasciatore «di buona volontà» dell'Oms per l'Africa Robert Mugabe, il dittatore dello Zimbawe accusato di molteplici violazioni dei diritti umani. Il peggio arriva con lo scoppio del coronavirus. Il 14 gennaio, a epidemia ormai largamente conclamata, l'Oms non si fa scrupoli a diffondere un tweet in cui ricorda come le indagini preliminari condotte dai cinesi «non dimostrano la diffusione tra umani». Come dire «non c'è contagio». Fedele alla linea l'Oms si guarda bene dallo spendere mezza parola in difesa del medico Li Wenliang messo alla berlina e praticamente condannato a morte - per aver denunciato l'epidemia. Il totale allineamento diventa ancor più evidente il 30 gennaio quando dopo un incontro a Pechino con il presidente cinese Xi Jinping Tedros spiega che «la Cina sta effettivamente definendo nuovi standard per la lotta alle epidemie». Nel frattempo i comunicati dell'Oms elogiano «la dedizione delle autorità e la trasparenza dimostrata». Il giorno dopo in compenso parte la crociata dell'Oms contro gli Usa accusati di alimentare «paura e stigma» per aver bloccato l'arrivo dei voli dalla Cina. Ma è ancora nulla rispetto alla piaggeria del comunicato di metà febbraio con cui gli «esperti» dell'Oms , reduci da un farsesco sopralluogo in Cina, elogiano Pechino per aver «dispiegato il più ambizioso agile e aggressivo sforzo di contenimento della storia». E fedeli alla linea si guardano bene dal dichiarare la pandemia fino all'11 marzo quando il virus, tanto brillantemente contenuto, sta già facendo strage in Italia e si prepara ad aggredire il resto dell'Europa.

Per inviare al Giornale la propria opinione, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT