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Il Giornale Rassegna Stampa
16.04.2019 Notre Dame in fiamme, ma c'è qualcuno che festeggia
Commenti di Deborah Fait, Fausto Biloslavo

Testata: Il Giornale
Data: 16 aprile 2019
Pagina: 5
Autore: Deborah Fait - Fausto Biloslavo
Titolo: «Notre Dame in fiamme - Islamici in festa: 'Vendetta di Allah'»

In questa pagina, con il titolo "Notre Dame in fiamme", il commento di Deborah Fait; dal GIORNALE di oggi, 16/04/2019, a pag.5, con il titolo "Islamici in festa: 'Vendetta di Allah' " il commento di Fausto Biloslavo.

Ecco gli articoli:

 

 

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Notre Dame in fiamme
Commento di Deborah Fait

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

La scena era incredibile, la colonna di fumo che si levava nel cielo ricordava l'11 settembre, lo sgomento e l'incredulità sono stati talmente profondi che nessuno ieri sera riusciva a dire qualcosa di diverso dalle solite frasi fatte. Poi il dubbio, chi è stato, come è possibile che gli addetti al restauro fossero così poco professionali da non mettere in sicurezza un simile tesoro dell'umanità. Le autorità di Parigi si sono affrettate a dire che non si trattava di terrorismo e ci si chiede perché si siano sentiti in dovere di dichiararlo pur senza prove e mentre la basilica stava ancora bruciando. La Francia è anticlericale dalla Rivoluzione Francese ma ieri sera ogni persona normale, e ribadisco normale, si è sentita sconvolta e allarmata alla vista di un simile disastro. In Francia sono state bruciate e dissacrate quasi 1000 chiese, tutto è accaduto nell'indifferenza generale e spesso con la connivenza della polizia e magistratura francesi. Alcune di queste sono state trasformate in moschee. Ho il timore che il mistero di Notre Dame non sarà mai risolto, non dimentichiamo che ormai i padroni della Francia sono gli islamici, sono tanti e fanno paura. Lo dimostra il processo contro l'assassino di Sarah Halimi, sessantacinquenne ebrea parigina, massacrata e gettata dalla finestra al grido Allahu Achbar. Secondo la polizia francese non fu terrorismo islamico me semplicemente abuso di cocaina da parte dell'assassino. Mettono la sporcizia sotto il tappeto nel tentativo di non far arrabbiare l'islam ma alla fine tutto uscirà per soffocarli e con la Francia tutta l'Europa. Già ieri sera, a poche ore dopo la tragedia il web si è riempito di faccine ridenti postate dai musulmani. "La gioia mi invade" questo era il leit motiv della maggior parte dei messaggi. Al Jazeera è stata letteralmente presa d'assalto dalla solita immondizia "Allah è grande, i crociati stanno pagando" Uno ha scritto "tutto il popolo di Allah trova l'incendio di Notre Dame molto divertente". Può darsi che non sia stato un attentato, forse lo sapremo forse no, certo è che tutto il mondo islamico, da Gaza a Ramallah, all'Indonesia sta festeggiando la sua ripugnante soddisfazione. Sia di lezione a quelli che si strappano i capelli se viene fatto uno sfregio all'islam e mi riferisco anche alle donne neozelandesi che sono andate in giro con il velo in testa in segno di solidarietà con i musulmani dopo l'attentato alla moschea. Siamo uno a mille e per quel uno ci battiamo il petto in preda al rimorso quando, in senso contrario, mai nessuno lo ha fatto per i tanti morti per mano dei terroristi arabi in Israele, dei terroristi islamici contro gli ebrei in Europa, contro chiese, aeroporti, ristoranti occidentali. Tutto questo è desolante perché non dimostra bontà nè generosità ma estrema debolezza verso chi rappresenta in questo momento storico il male che affligge l'umanità. La Francia non è una nazione simpatica e anche sui media italiani e sui social leggiamo insulti che trovo ignobili esattamente come quelli che, davanti all'attacco alle Twin Towers, scriveva "Ben gli sta". Notre Dame, piaccia o non piaccia, è un simbolo e averlo visto bruciare e crollare su se stesso (come le Torri) fa sentire insicuri e turbati. Un'amica ha citato Nostradamus e, anche chi è scettico come me, non può tuttavia non sentire un leggero brivido giù per la schiena: "La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l'Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti….per la discorde negligenza francese sarà aperto passaggio a Maometto, di sangue intriso la terra e il mare….." (Nostradamus, profezie) Profezie o no, terrorismo o no, superstizione o meno, tutte quelle risate islamiche sui social fanno paura.

IL GIORNALE - Fausto Biloslavo: "Islamici in festa: 'Vendetta di Allah' " 

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Fausto Biloslavo

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«Allah è grande» inneggia via twitter, Mohammed Noura sotto la foto della cattedrale di Notre-Dame in fiamme. È solo uno dei centinaia di messaggi sui social di musulmani felici che il simbolo della cristianità stia finendo in fumo. «È la vendetta di Dio (Allah) contro i razzisti colonialisti» esulta Walid Channouf, che scrive un tweet in perfetto francese. Una vendetta a pochi giorni dalla Pasqua, che potrebbe nascondere qualcosa di più di uno sfortunato incidente. Damien Rieu sta dando la caccia in rete a chi inneggia all'incendio della cattedrale nel cuore di Parigi. Via twitter ha individuato non solo frasi allucinanti di islamici che si compiacciono del rogo. A decine postano faccine sorridenti sotto le immagini dell'incendio. Sul profilo Fb di Al-Jazeera Channel sono in molti ad esultare. Ovviamente tutti i nomi sono musulmani, anche se il disastro di Parigi sembra non essere stato un atto terroristico. I più sofisticati ironizzano sull'incendio ricordando che gli ultimi giorni sono uscite battute e scherzi sulla Mecca messa a fuoco senza che nessuno si scandalizzasse più di tanto per il sito sacro degli islamici. Se la gente comune si scatena inneggiando al rogo d Notre-Dame figuriamoci cosa verrà fuori nelle prossime ore dai siti jihadisti, che vengono monitorizzati da strutture specializzate come il gruppo americano Site. Non è escluso, come è capitato in passato, che i resti dello Stato islamico rivendichi l'incendio pur non avendo alcuna responsabilità. Nei video montati ad arte per seminare il terrore più volte si raffigurava il crollo della Torre Eiffel o roghi a chiese e cattedrali come Notre-Dame, che rappresentano il simbolo della cristianità. La procura di Parigi indagherà sui motivi dell'incendio anche se nessuno indica, per ora, una matrice terroristica. Però non si esclude del tutto il dolo ricordando che negli ultimi mesi le chiese di Francia sono state travolte da un'ondata di vandalismi e incendi. La cappella dove è stato girato il famoso film Codice Da Vinci è stata data alle fiamme. In febbraio i vandali hanno fatto a pezzi statue della Vergine Maria e di Gesù. Sembra un'incredibile coincidenza, ma proprio ieri è stata condannata ad otto anni di carcere, Ines Madani, una giovane aspirante kamikaze francese, che ha cercato di dare fuoco ad un'automobile zeppa di bombole di gas vicino alla cattedrale di Notre-Dame per farla divorare dalle fiamme.

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