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Il Giornale Rassegna Stampa
24.11.2018 Milano: odio contro Israele, il debole intervento del sindaco
cronaca di Alberto Giannoni

Testata: Il Giornale
Data: 24 novembre 2018
Pagina: 1
Autore: Alberto Giannoni
Titolo: «Sala condanna il sit-in dell'odio. 'Milano mai contro Israele'»

Riprendiamo dal GIORNALE, cronaca di Milano, di oggi, 24/11/2018, a pag.1, con il titolo "Sala condanna il sit-in dell'odio. 'Milano mai contro Israele' " la conaca di Albero Giannoni

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Alberto Giannoni                   Beppe Sala, debole dichiarazione

Protestare serve sempre. Il sindaco Beppe Sala  si è espresso, ma molto debolmente. Che cosa significano le sue parole "..spero che non ci saranno incidenti"? Si può permettere una manifestazione simile? In che paese viviamo?

Il sindaco è intervenuto. Ha condannato il nuovo corteo dell'odio, auspicando che domani tutto fili liscio. Il sit-in è convocato in piazza San Babila, dagli stessi promotori delle manifestazioni del dicembre 2017, quelle in cui erano state fatte risuonare prima le macabre grida jihadiste e antisemite scandite in coro in piazza Cavour, poi gli slogan pro intifada. Il pretesto, oggi come allora, è il sostegno alla «causa palestinese», l'esito in realtà è sempre l'odio nei confronti di Israele, se non nei confronti degli ebrei, come accaduto un anno fa. Sono stati in tanti a intervenire, dopo che Il Giornale ha dato notizia del sit-in: i leghisti Gianmarco Senna e Alessandro Morelli, in Forza Italia Stefano Maullu, Gianluca Comazzi e Fabrizio De Pasquale e ieri anche il leader di «Energie per l'Italia» Stefano Parisi. Tutti hanno chiesto a Sala di intervenire. Anche la Comunità ebraica lo ha fatto, manifestando «preoccupazione» per l'evento «che ricorda - ha dichiarato - nei toni e nelle sigle dei partecipanti, quella del 9 dicembre 2017». Sala alla fine ha espresso la sua «ferma condanna» dell'iniziativa. «Ci risiamo - ha detto - Questa manifestazione è veramente da condannare: in questo momento l'idea che non si riconosca dopo tanto tempo lo Stato di Israele è qualcosa che non appartiene alla cultura di Milano. C'è la mia ferma condanna e spero che non ci saranno incidenti, certamente è spiacevole vedere che anno dopo anno ci sono certi atteggiamenti».

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