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Il Giornale Rassegna Stampa
22.10.2018 Le parole di Donald Trump sui trans
Cronaca di Manila Alfano, titoli che strumentalizzano su Giornale, Libero

Testata: Il Giornale
Data: 22 ottobre 2018
Pagina: 13
Autore: Manila Alfano
Titolo: «Trump, nuovo affondo contro il terzo sesso: 'I trans? Non esistono'»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 22/10/2018, a pag. 8, con il titolo "Trump, nuovo affondo contro il terzo sesso: 'I trans? Non esistono' ", l'analisi di Manila Alfano.

Le parole di Donald Trump sui trans si riferiscono esclusivamente a una constatazione linguistica. I generi, da questo punto di vista, sono infatti maschile e femminile. Il presidente Usa non aveva e non ha quindi intenzione di cancellare alcuna differenza. Il GIORNALE strumentalizza la notizia titolando "Trump, nuovo affondo contro il terzo sesso: 'I trans? Non esistono' " E poi 'terzo sesso' ?!?!. Peggio ancora fa LIBERO, con il titolo "Trump dichiara guerra ai trans: non esistono, basta diritti". Il livello dei giornali di destra in Italia è desolante, come si evince dal modo in cui affrontano le questioni legate ai diritti civili. Diciamoli chiaramente: i sessi sono due, maschile e femminile. Nulla vieta che poi che una persona decida di appartenere ad un sesso diverso da quello della nascita, quindi decida di scegliere l'altro - da cui la parola 'trans'- ebbene, questo è un diritto inalienabile, e nessuno in Usa si permetterebbe di proibirlo. Chi lo sostiene è in malafede. Lo diciamo non solo nei confronti delle destra ignorante, ma anche verso quella parte delle organizzazioni LGBT ancora troppo legate alla ideologia della sinistra tradizionale.

Ecco l'articolo:

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Donald Trump

Il primo colpo Donald Trump lo aveva tentato a marzo dell'anno scorso quando aveva emesso un ordine per bandire le persone transgender dall'esercito americano perchè «mantenere soldati che richiedono un sostanziale trattamento medico presenta un rischio considerevole per l'efficacia». Posizione contro cui si schierò lo stesso Pentagono. Era comunque stata la prima offensiva, il primo segno di un'amministrazione che fin dall'inizio ha voluto tracciare la differenza con la presidenza di Barack Obama, anche a partire dai diritti. Ed è esattamente nel solco di questa strada che oggi Trump ha definitivamente annunciato che i transgender «non esistono». Una nuova stretta, passando per la revoca della norma Obama sull'uso dei bagni. Secondo il New York Times che ha potuto vedere i documenti, il governo lavora a una norma che cancella l'esistenza stessa dei transgender, stabilendo che il sesso di una persona è determinato solo da «elementi biologici chiari e oggettivi», cioè dagli organi genitali che si hanno alla nascita. L'offensiva dell'amministrazione Trump per escludere una parte della popolazione dai diritti civili acquisiti con Obama era nell'aria da tempo. Ma ora la questione è destinata a tornare alla ribalta a quasi due settimane dalle elezioni di metà mandato per rinnovare il Congresso, animando ancor di più il rush finale della campagna elettorale. Secondo il documento insomma, il sesso di una persona deve sseere determinato «su basi biologiche che siano chiare, fondate sulla scienza, oggettive e amministrabili». Dunque - è la tesi - devono esistere legalmente solo i generi maschile e femminile, immutabili nel tempo e determinati dagli organi genitali che la persona ha alla nascita. Qualunque controversia dovrà quindi essere affrontata solo attraverso test genetici. «Questo significa semplicemente negare la natura e i diritti umani delle persone», attaccano le associazioni Lgbt e molti esponenti democratici tra cui alcuni responsabili dell'ex amministrazione Obama. «Si tratta della mossa più drastica di questo governo nel tentativo di ridurre il riconoscimento delle persone transgender in base alla legge federale sui diritti civili», attacca durissimo il New York Times. E se la nuova definizione legale di sesso dovesse passare, a rischio - si sottolinea - sono i diritti di almeno 1,4 milioni di cittadini americani che hanno scelto di optare per un genere (attraverso un'operazione chirurgica o altre strade) che non è quello della nascita. Il giornale fa poi sapere che le prove sarebbero alcune note del dipartimento della Sanità «filtrate» dal quotidiano Usa e di certo il tentativo è di arrivare alle elezioni Midterm con un nuovo scontro molto forte sul fronte dei diritti civili. Insomma, una bomba innescata e pronta dunque a scoppiare nel momento più opportuno.

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segreteria@ilgiornale.it

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