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Il Giornale Rassegna Stampa
15.10.2018 Elezioni in Baviera: ecco come è andata
Commento di Daniel Mosseri

Testata: Il Giornale
Data: 15 ottobre 2018
Pagina: 11
Autore: Daniel Mosseri
Titolo: «Merkel, batosta in Baviera. Puniti gli alleati Csu e Spd. E arriva l'uragano Verdi»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 15/10/2018, a pag.11, con il titolo "Merkel, batosta in Baviera. Puniti gli alleati Csu e Spd. E arriva l'uragano Verdi" la cronaca di Daniel Mosseri.

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Daniel Mosseri

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In chiaro, la Baviera

Berlino I cristiano-sociali (Csu) perdono la maggioranza assoluta, i Verdi fanno un grande balzo in avanti diventando il secondo partito in Baviera e Alternative für Deutschland entra al Parlamento regionale con un solido ma non dirompente 10,4 per cento dei voti. Il voto per il rinnovo del Landtag di Monaco ha confermato i sondaggi delle ultime settimane: il partito che ha amministrato la Baviera da solo per alcuni decenni con l'unica eccezione di un governo di coalizione con i Liberali fra il 2008 e il 2013 sarà obbligato a trovarsi uno o più alleati per restare al potere. Il calo dei consensi (dal 47,7 al 37,4 per cento) è stato netto ma il governatore bavarese Markus Söder ha subito raccolto la sfida: «Questo è un risultato difficile ma la Csu resta il primo partito in Baviera e a noi spetta la responsabilità di formare il governo». Parole che riecheggiano quelle pronunciate da Angela Merkel a settembre 2017 dopo la batosta elettorale subita dalla sua Cdu. La Baviera è uno dei Länder più ricchi e meglio amministrati del Paese, il che ha permesso a Söder di ricordare che la crisi di consensi è squisitamente politica: «È dal 2015 che discutiamo d'immigrazione con Berlino, una situazione che ha appesantito la campagna elettorale». Secondo la Csu, la colpa dello scossone va dunque attribuita a Merkel e all'attuale ministro federale degli Interni ed ex governatore bavarese Horst Seehofer che hanno trasformato la Baviera nella porta d'ingresso per oltre un milione di profughi mediorientali. «Io - ha sottolineato Söder - sono al governo a Monaco da soli sei mesi e intendo restarci se il partito me lo permetterà». In attesa di sapere quanti seggi la Csu avrà ottenuto al Landtag, Söder ha detto che parlerà con tutti i partiti democratici, ma non con AfD. Al contrario, il governatore si è rallegrato di essere riuscito a contenere l'ondata elettorale dell'unico partito più a destra del suo. Con il 10,4 per cento dei voti AfD dovrebbe essere la quarta forza dopo la Csu, i Verdi (al 17,8 per cento) e i Liberi elettori bavaresi (Freie Wähler) attestati all'11,8 per cento. In quinta posizione arriva la Spd, ridotta all'ombra di se stessa: i socialdemocratici precipitano dal 20,5 al 9,4 per cento ampiamente superati dai Verdi quali nuovi interpreti di una sinistra di governo. Chiudono i Liberali attorno al 5 per cento la percentuale minima per entrare nel Parlamento regionale mentre i social-comunisti della Linke restano fuori della porta. «Io ho delle preferenze», ha detto Söder ai giornalisti, con un occhio probabilmente rivolto a Fw, una formazione indipendente e a tratti anti-statalista ma ascrivibile allo schieramento conservatore. Resta da vedere se Csu e Fw avranno abbastanza seggi per governare insieme o se dovranno rivolgersi anche ad altri partiti. Al di là del futuro del governo di Monaco, anche questa elezione conferma che la Germania della crescita economica non è immune da terremoti politici di rilievo. Nelle prossime settimane c'è da aspettarsi un regolamento di conti in casa Csu: inviso a Monaco e mal tollerato dalla cancelliera, Seehofer potrebbe cadere. Il voto di ieri non sembra destinato ad avere ripercussioni immediate sulla tenuta del governo federale ma neppure Merkel può rimanere troppo tranquilla. La Baviera ha punito proprio gli alleati della Cdu nella grande coalizione: Csu e socialdemocratici.

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