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Il Giornale Rassegna Stampa
27.09.2018 Villapizzone (Milano): scritte pro Br e in arabo contro Israele: chi deve intervenire?
Cronaca di Alberto Giannoni

Testata: Il Giornale
Data: 27 settembre 2018
Pagina: 2
Autore: Alberto Giannoni
Titolo: «Altre scritte pro Br in strada. E insulti in arabo anti-Israele»
Riprendiamo dal GIORNALE - Milano di oggi, 27/09/2018. a pag.2, con il titolo "Altre scritte pro Br in strada. E insulti in arabo anti-Israele" la cronaca di Alberto Giannoni.

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Alberto Giannoni

A un giorno di distanza dai manifesti di solidarietà con le Brigate rosse apparsi a Sesto San Giovanni (denunciati dal sindaco Roberto Di Stefano e condannati trasversalmente dai partiti, nonché dall'Anpi) altri segnali preoccupanti arrivano dunque a Milano. A Villapizzone, all'angolo fra piazza Pompeo Castelli e la via privata Fassini, sulle mattonelle bianche di una palazzina privata è comparsa una scritta con lo spray: una data, 28/9/2018, e un messaggio, «solidarietà alla Br-Pcc Nadia Lioce», il tutto corredato con falce e martello e stella a cinque punte. La data fa riferimento al giorno in cui all'Aquila è fissata un'udienza del nuovo processo (per le proteste in carcere) a carico di Nadia Desdemona Lioce, la brigatista che all'Aquila sconta il carcere a vita dopo le condanne per gli omicidi dei professori riformisti Marco Biagi e Massimo D'Antona e del sovrintendente dei polizia Emanuele Petri.

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Una delle scritte di Villapizzone

I messaggi pro-Br sono stato fotografati ieri, poi cancellati in serata. Il capogruppo leghista del Municipio 8 Enrico Salerani, ha commentato così: «Per via Bramantino (le scritte omofobe alla Scuola Popolare, ndr) è nata una polemica incredibile, ne hanno parlato tutti i Tg e tutti i quotidiani. Adesso voglio vedere se useranno la stessa enfasi. Un'altra scritta mi è stata segnalata a poche decine di metri, nello stesso quartiere». «Non capisco - ha aggiunto - come possano resistere queste enclavi. Questa è una zona già problematica, ed episodi simili preoccupano. Poco tempo fa, durante una manifestazione, non abbiamo fatto in tempo a chiudere una saracinesca e ci hanno distrutto la vetrata della sezione, con trenta persone dentro». «Poi - ha proseguito - per due manifesti di Casa Pound è stata fatta una sceneggiata, ora non vorrei vedere doppiopesismo a parte di qualcuno».

In via Padova, intanto, è comparsa la scritta rossa «Israele Stato terrorista», parole anche in arabo. E l'Associazione Milanese Pro Israele osserva «con grande preoccupazione i gravi segnali di antisemitismo che negli ultimi mesi si stanno presentando a Milano». «Prima i cori esplicitamente antisemiti in arabo del 9 dicembre e ora critiche infamanti e disgustose verso l'unica democrazia in Medio Oriente che trapelano il solito odio anti ebraico. La lingua e la zona delle scritte insieme agli slogan islamisti del 9 dicembre fanno pensare ad una onda lunga di un certo antisemitismo già presentate in altre capitali europee». «Questo fenomeno - conclude l'Ampi - in meno di dieci anni ha portato alla strage di Tolosa contro la scuola ebraica, il museo ebraico di Bruxelles e dell'hyper kasher a Parigi. E una battaglia che Milano deve affrontare in modo trasversale, nessuno si può sottrarre».

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