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Il Giornale Rassegna Stampa
31.08.2018 Olanda: cancellato il concorso a fumetti su Maometto
Commento di Fausto Biloslavo

Testata: Il Giornale
Data: 31 agosto 2018
Pagina: 13
Autore: Fausto Biloslavo
Titolo: «Olanda, cancellato il concorso a fumetti su Maometto»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 31/08/2018, a pag.13, con il titolo "Olanda, cancellato il concorso a fumetti su Maometto" il commento di Fausto Biloslavo.

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Anche l'Olanda, paese democratico, sta prendendo atto delle conseguenze in seguito alla invasione musulmana. Addio libertà religiosa, di critica, chi osa esprimersi sul Profeta è degno di morte. E' quanto è successo con Charlie Hebdo in Francia, è quanto succederà in Olanda, ci hanno già provato con Kurt Westergaard,come ricorda Biloslavo. Oggi in pericolo è Geert Wilders. Alle prossime elezioni gli olandesi se ne ricorderanno. Non ci vengano adesso a dire i nostri media  che si tratta populismo, sovranismo e altre balle, si tratta di scegliere tra un paese libero e un altro sottomesso all'islam.

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Fausto Biloslavo

Un concorso di caricature sul profeta Maometto scatena l'ira dei paesi musulmani con proteste di piazza in Pakistan, una taglia sulla testa degli organizzatori e la dura reazione ufficiale di Kabul. Non solo: l'antiterrorismo olandese blocca in tempo un estremista che voleva compiere un attentato contro Geert Wilders, il leader del partito di destra, che ha indetto la controversa iniziativa. Pressioni e minacce hanno convinto il leader della destra olandese anti Islam a cancellare l'iniziativa. Lo scorso giugno Wilders aveva annunciato di voler indire entro l'anno un concorso a fumetti su Maometto presso gli uffici del suo partito nel parlamento olandese. La notizia è finita nel dimenticatoio fino a quando, negli ultimi giorni, sono scesi in piazza gli estremisti islamici in Pakistan ed il governo afghano ha ufficialmente protestato chiedendo che il concorso venga vietato addirittura dall'Onu. L'aspetto più grave è l'arresto avvenuto mercoledì a L'Aia di un estremista islamico di 26 anni, che voleva colpire Wilders penetrando in parlamento. Lunedì in un video sulla sua pagina Facebook aveva annunciato: «Solo il blasfemo (Wilders, ndr) è il mio obiettivo. Con l'aiuto di Allah avrò successo, stanno prendendo in giro il nostro Profeta». II leader del Partito della libertà, il secondo movimento politico del Paese dopo le elezioni di marzo, ha ceduto sospendendo tutto. Il concorso avrebbe già attirato 200 disegnatori e la giuria doveva essere presieduta da Bosch Fawstin, vincitore americano di un'iniziativa simile nel 2015, che ha sollevato proteste, polemiche e minacce negli Usa. Il governo olandese ha preso le distanze dall'idea di Wilders, ma non l'aveva bloccata nel rispetto della libertà di pensiero. Non la pensa allo stesso modo il giocatore di cricket pachistano, Khalid Latif, che ha messo una taglia di 24mila dollari sulla testa degli organizzatori del discusso concorso. Nella grande città di Lahore il partito religioso Tehreek-e-Labbaik ha indetto una dura
manifestazione di protesta con migliaia di persone chiedendo di espellere l'ambasciatore olandese. Il neo premier pachistano, Imran Khan, ha promesso di sollecitare l'Onu per far vietare il concorso. Anche l'Afghanistan nonostante l'impegno della Nato nel fermare i talebani ha protestato ufficialmente: «La Repubblica islamica condanna - il concorso bollandolo - come un atto odioso e inumano» che rischia di provocare «odio e disordini». Nel 2005 la pubblicazione delle caricature di Maometto su un quotidiano danese ha scatenato la rabbia del mondo islamico e svariati tentativi di uccidere il disegnatore Kurt Westergaard. Dieci anni dopo un commando dello Stato islamico ha fatto irruzione nella redazione parigina di Charlie Hebdo, colpevole di aver pubblicato fumetti satirici sul profeta, massacrando 12 persone. Wilders si è tirato indietro di fronte a pressioni e minacce. Forse ha fatto bene, ma ancora una volta si è dimostrato come basti poco per infiammare il mondo islamico contro gli infedeli occidentali.

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