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Il Giornale Rassegna Stampa
19.03.2013 A proposito di Beppe Grillo
commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 19 marzo 2013
Pagina: 6
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Il PD non faccia inciuci con chi nega l'Olocausto»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 19/03/2013, a pag. 6, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo " Il PD non faccia inciuci con chi nega l'Olocausto ".


Fiamma Nirenstein            Beppe Grillo

Se il PD cerca la sponda del nuovo grande protagonista, il partito di Beppe Grillo, deve preoccuparsi di un bel problema per evitare un traumatico ed evidente “mercato delle vacche”. Sarebbe una macchia sull’intera storia d’Italia e sullo stesso PD se qualsiasi trattativa si svolgesse senza affrontare un aspetto intollerabile del leader e del Movimento 5 Stelle. Non si dovrebbe, cioè, neppure avere a che fare con un partito che sul blog del capo, nelle sue parole e in quelle dei suoi, mostra di covare un profondissimo sentimento antiebraico e antisraeliano, condito da teorie della cospirazione che coinvolgono gli Stati Uniti,accusati di dare come gli ebrei la scalata al dominio del mondo, e dall’esaltazione di un regime oppressivo e genocida come quello iraniano. Il conflitto israelo-palestinese lui lo vede così: “La Palestina è sotto il tallone di Israele, alleato degli Stati Uniti”. Ovvero: “La macchina da guerra non può fermarsi, il PIL sprofonderebbe… In lista ci sono Siria e Iran, quest’ultimo nel mirino di Israele”.

La Shoah viene ridicolizzata da Grillo, che paragonò Eichmann a Romiti: questi secondo lui, mentre “Eichmann ha gassato tre milioni di persone per un ideale distorto (cioè, Eichmann almeno aveva un ideale ndr), ha gassato milioni di persone per un conto corrente”. Grillo oltretutto ci offre qui la sua versione del negazionismo riducendo da sei a tre milioni le vittime della Shoah. Del resto in altra sede Grillo aveva citato quella che per lui è “l’industria dell’Olocausto”. Quanto a dominare il mondo “gli ebrei lo dominano attraverso l’usura (questa è una vecchia storia in Europa”. Grillo ha difeso Mel Gibson quando, beccato in stato di ubriachezza si mise a inveire contro gli ebrei causa di tutti i mali. Per Grillo è ovvio che Gibson è una vittima del sistema ebraico holliwoodiano, e lui pensa che quando ha detto “gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre del mondo” abbia detto una semplice verità: “Israele col suo comportamento può far scoppiare la terza guerra mondiale.. Ecco l’ho detto e non sono nemmeno ubriaco”, “Le Brigate Rosse sono state finanziate dai servizi segreti della Germania Orientale, la Stasi, e anche i servizi segreti israeliani (il Mossad) offrirono il loro aiuto”. Una delle sue tante teorie della cospirazione: Grillo dice sull’11 di settembre: “La CIA è coinvolta negli attentati? Non è da escludere…L’Amministrazione Americana sapeva molto di più di quanto ha ammesso. Sembra certo”.

Grillo, probabilmente influenzato pesantemente dalla sua gentile consorte, iraniana e, pare, affezionata al regime, sembra anche certo che Ahmadinejad non intenda affatto distruggere Israele come dice sempre, che anzi sia Israele che lo minaccia. Pensa anche che in Iran si stia benissimo e che la donna iraniana non sia affatto una vittima, contrariamente a quello che testimoniano tutte le vicende di cui siamo a conoscenza. Pensa che tutto quello che sappiamo sui conflitti di Israele e del Medio Oriente sia conseguenza delle traduzioni capziose del sito Memri, che non sarebbe com’è, un certificabilissimo sito di traduzione dei media islamici, ma un centro del Mossad. Anche le parole di Bin Laden (anche lui non voleva far del male a nessuno, come gli Ayatollah di Grillo?) sono vittima di traduzioni sbagliate; sono oggetto di involontaria distorsione tutte le ottime intenzioni islamiche e arabe, oggetto dell’odio occidentale. Il Mullah Omar è una vittima dell’imperialismo, la nostra presenza nei teatri di guerra un gesto di aggressione verso civiltà innocenti. La simpatia per l’Iran testimoniata dalle risposte al giornalista Menahem Gantz del quotidiano Yediot Ahronoth lo scorso giugno, è un segnale molto pesante dell’idea di politica estera che ha Grillo, che invece considera Israele è un paese che “massacra i vicini” e che per questo “potrebbe non avere domani amici in Occidente”. Di concerto con lui i suoi sulle pagine di Facebook si lanciano: “Si può dire che Israele è uno stato canaglia, assimilabile alla Germania nazista”; “La partigianeria ci ha spacciato la seconda guerra mondiale come un atto di forza razziale.. eppure queste cose avvenute non erano altro che un esproprio di ricchezze.. nei confronti degli ebrei che da sempre comandano il mondo..”; “Sono il popolo maledetto da Dio…” “Hitler era sicuramente un pazzo razzista ma la sua idea di eliminare gli ebrei era di eliminare la loro dittatura finanziaria”, “Israele il più sanguinario, criminale, schiavista e folle governo che esista al mondo”.

Non è colpa di Grillo se sulla sua scia si bestemmia così, ma certo i grillini ripetono che Israele causerà la terza guerra mondiale perchè Grillo stesso l’aveva detto, di certo l’aria che emana dal suo blog e dal suo Facebook risente di dichiarazioni come “E’ una barzelletta che i cinque Paesi membri del comitato permanente dell’ONU abbiano deferito l’Iran all’ONU per il suo programma nucleare”, perchè per lui gli USA e Israele “dopo lo scalpo di Bin Laden e di Gheddafi ora vogliono quello di Ahmadinejad”. Per Grillo, come dallo stereotipo antisemita classico del blood libel, gli israeliani uccidono i palestinesi di Gaza come “in una tonnara”. E ci sono ancora un milione di esempi purtroppo. Sappiamo bene che l’antisemitismo è nella storia il cemento più importante del populismo.
Dunque, si può fare un accordo, un governo, un programma con 5 Stelle senza verificare se siano pronti, e per primo il loro capo, a ripudiare tutte queste malvagie idiozie?

Pensiamo di no, chiunque si avvicini a Grillo deve per prima cosa chiedergli se sugli ebrei, gli americani, l’Iran… È d’accordo con se stesso. Che smentisca pubblicamente, o niente accordi.
www.fiammanirenstein.com

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