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Il Foglio Rassegna Stampa
16.07.2022 Rapporto sulla libertà di parola in Inghilterra
Commento di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 16 luglio 2022
Pagina: 2
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Il prof. è pericoloso»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 16/07/2022, a pag. 2, l'analisi di Giulio Meotti dal titolo "Il prof. è pericoloso".

Informazione Corretta
Giulio Meotti

David Starkey: Historian apologises for 'clumsy' slavery comments - BBC News
David Starkey

Roma. La libertà di parola è soffocata nei campus inglesi con un numero record di relatori ed eventi cancellati in un anno, rivela il Telegraph. L’Ufficio per gli studenti ha rilevato che duecento richieste di eventi e relatori sono state respinte dalle università e dai college inglesi nel 2020-21, rispetto alle 94 dell’anno accademico precedente. Susan Lapworth, a capo dei watchdog, si è detta preoccupata per la possibilità che “le opinioni legali vengano soffocate”. Andrea Jenkyns, ministro dell’Istruzione superiore, ha affermato che i risultati sono “molto preoccupanti”. Basta scorrere la lista per capire che siamo già oltre la preoccupazione. Neil Thin, docente di Antropologia sociale presso l’Università di Edimburgo, è stato sospeso e accusato di “essere razzista, sessista e problematico”. La “colpa” di Thin? Essersi opposto a un evento intitolato “Resisting Whiteness” riservato alle persone di colore, che ha definito “segregazione”.

Per aver detto che la schiavitù non può essere definita una forma di “genocidio”, il celebre storico David Starkey è stato cacciato da Cambridge. Carriera finita. La “polizia del pensiero” lo ha schiacciato. Una femminista di primo piano si è vista ritirare l’invito dall’Università di Cambridge tra le preoccupazioni che gli attivisti transgender si sarebbero opposti alla sua presenza. Linda Bellos avrebbe “messo in discussione pubblicamente alcune ‘transpolitiche’”. E’ una donna, nera, ebrea, lesbica e femminista. Ma per i nuovi standard del politicamente corretto, non basta più. Deve anche essere accondiscendente sui trans. Altri incidenti includono l’annullamento di un corso da parte dell’Università di Cambridge al filosofo canadese Jordan Peterson, anche lui reo di “transfobia”. Il Sunday Times ha pubblicato uno speciale sui docenti minacciati, anche di morte, per aver sfidato l’opinione corrente. “Duecento accademici raccontano di minacce di morte e abusi mentre infuria la battaglia per la libertà di parola”, il titolo. Shereen Benjamin, docente all’Università di Edimburgo, è stata paragonata a una suprematista bianca. Un dibattito di gruppo che ha organizzato è stato attaccato da un manifestante. Benjamin aveva parlato della necessità di proteggere gli spazi riservati alle donne come rifugi, carceri e reparti ospedalieri. Rosa Freedman, docente alla Reading University, è stata definita in ateneo una “nazista transfobica” (Freedman è ebrea), “che dovrebbe essere stuprata” e la porta del suo ufficio imbrattata di urina. Jo Phoenix, professoressa di Criminologia, è andata in congedo per malattia dopo che 360 colleghi alla Open University hanno firmato una petizione per cercare di chiudere la sua rete di ricerca. In precedenza aveva ricevuto un volantino con l’immagine di una pistola. Emma Hilton, una biologa dell’Università di Manchester, ha criticato la partecipazione degli uomini trans negli sport femminili. Per questo ha ricevuto messaggi di odio e minacce sui social media, inclusi emoji con pistole.

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