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Il Foglio Rassegna Stampa
20.02.2021 'David Hume razzista? Non scherziamo' Parla Ian Gordon Brown
Commento di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 20 febbraio 2021
Pagina: 2
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «'Africanus al posto di David Hume'. Delirio inglese da cancel culture»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 20/02/2021, a pag.2, con il titolo " 'Africanus al posto di David Hume'. Delirio inglese da cancel culture", l'analisi di Giulio Meotti.

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Giulio Meotti

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Ian
Gordon Brown

Roma. La David Hume Tower cambierà dunque nome, dopo che le opinioni sulle razze del grande filosofo del XVIII secolo hanno portato a una campagna per farlo rimuovere dalla torre dell'Università di Edimburgo. II padre dell'empirismo e dello scetticismo, autore del Trattato sulla natura umana, nel 1766 incoraggiò il suo mecenate, Lord Hertford, ad acquistare una piantagione a Grenada. In un recente articolo per la Scottish Review, Tom Devine, professore emerito presso l'Università della città scozzese, ha scritto: "Hume nacque nel 1711 e mori nel 1776. I termini peggiorativi che formavano la base della protesta non furono registrati in nessun autorevole dizionario inglese fino al 1902 e solo tre decenni dopo entrano nell'uso comune. Quindi condannare Hume come `razzista', un termine che non esisteva fino a quasi 150 anni dopo la sua morte, non è solo manifestamente ingiusto, ma palesemente assurdo". Il candidato prescelto per sostituire Hume è James "Africanus" Horton, nato in Sierra Leone nel 1835, figlio di schiavi, venuto in Gran Bretagna per studiare medicina all'Università di Edimburgo nell'ambito di un piano che prevedeva la formazione medica di giovani uomini di colore. Una grande storia di successo. Horton iniziò a usare il suo nome "Africanus" come una dichiarazione di identità quando faceva parte di un piccolo gruppo di studenti che arrivò in Inghilterra nel 1855. Ironia della sorte, "Africanus" avrebbe finito la sua vita dedicandosi all'estrazione dell'oro in Ghana, diventando uno degli uomini più ricchi dell'Africa occidentale. C'era già una targa presso l'Università cittadina a ricordare il suo più famoso studente di colore. La decisione di intestargli anche la torre di David Hume non piace al curatore delle opere di Hume alla Biblioteca nazionale scozzese, Iain Gordon Brown, che ha lavorato alla biografia del filosofo.

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David Hume

"Non sono sorpreso che sia stata avanzata una proposta del genere", dice Gordon Brown al Foglio. "Si adatterebbe bene con tutto quello che sta succedendo in questo paese. Tutto ciò che gli uomini bianchi hanno fatto è sbagliato; tutto ciò che gli uomini di colore hanno fatto è giusto. Horton ha l'enorme vantaggio per le autorità universitarie di essere nero. Era anche laureato all'Università, mentre David Hume non si è mai laureato! Tuttavia, sembra assurdo rimuovere il nome di un uomo estremamente grande e sostituirlo con quello di un altro uomo (senza dubbio buono e capace), semplicemente perché il secondo è africano. Questa è Edimburgo; Hume è nato e ha studiato a Edimburgo; ha vissuto gran parte della sua vita a Edimburgo - dove era una figura di spicco nell'Illuminismo scozzese - è morto a Edimburgo. Il collegamento di Horton con Edimburgo è transitorio. Un mese fa c'è stato un dibattito online sulla de-denominazione della Torre, che ho seguito. La studentessa (Elisabeth Lund) che ha dato avvio all'intera faccenda con la sua petizione - quella che ha attirato un numero relativamente contenuto di firme, ma che ha indotto l'Università ad agire in modo così vigliacco - si è assentata all'ultimo momento". Gordon Brown è allarmato dal trend. "La cancel culture mi preoccupa. Dove si ferma? Per chi verrà la polizia del pensiero? L'occidente ha perso la sua strada". A novembre, Gordon Brown ha pubblicato un libro su Walter Scott, Frolics in the Face of Europe: Sir Walter Scott, Continental Travel and the Tradition of the Grand Tour, e teme che anche lui possa essere cancellato. "Certo, hanno 'cancellato' Chaucer dall'Università di Leicester. E perché non cancellare Scott nel 250esimo anniversario? Morto, bianco, maschio, conservatore, unionista. Un soggetto perfetto per la cancellazione! Perché non buttare giù dal piedistallo un altro grandissimo uomo? E' così che va... Sembra che oggi ci sia un estremo imbarazzo nell'essere britannici. Tutto ciò che abbiamo fatto, e tutto ciò per cui ci siamo battuti, è sbagliato. In una conferenza al Churchill College di Cambridge, la scorsa settimana uno `storico' britannico ha affermato, abbastanza seriamente, che l'Impero britannico `era molto peggio del nazismo'. Questo tipo di discorso non è solo ridicolo, è mostruoso e malvagio. Ma se un numero sufficiente di persone dice queste cose, gli altri le crederanno". Crederanno che il più grande antifascista del Novecento, l'uomo che ha liberato il campo di concentramento nazista di Bergen Belsen e che credeva nel "fardello dell'uomo bianco", fosse peggio di Hitler.

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