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Il Foglio Rassegna Stampa
23.01.2021 Le parole di Sala su Anna Frank e Greta Thunberg
La reazione dei quotidiani italiani

Testata: Il Foglio
Data: 23 gennaio 2021
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Anna e Greta, molto meglio distinguere»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 23/01/2021 a pag.3, l'editoriale "Anna e Greta, molto meglio distinguere".
Greta Thunberg: un'ignorante seguita da milioni di ignoranti come lei,  mentre i furbi, servendosi di loro, finanziano la “distrazione di massa”  con argomenti senza fondamento sul clima per nascondere i loro crimini –Quando morì Anne Frank - Il Post

La maggior parte dei giornali oggi riporta la notizia delle frasi del sindaco di Milano Sala (Pd) su Greta Thunberg e Anna Frank. Nessuna indignazione, al massimo viene evidenziata la reazione di "sconcerto" di fronte a una frase che mette a confronto l'attivista green con la vittima della Shoah. In altri, come nel pezzo del Foglio che riportiamo, Sala viene addirittura difeso sulla base di improbabili distinguo. Se autore della frase non fosse stato un esponente del centrosinistra ma della destra o del centrodestra, le prime pagine di tutti i giornali porterebbero la notizia in grande evidenza, con commenti e analisi indignate. Così invece passa in secondo piano.
In altra pagina di IC il commento di Deborah Fait.

Alcune testate omettono la notizia nell'edizione di oggi, di fatto censurandola. Sono:
Osservatore Romano
Manifesto
Riformista
E non da ultimo, con nostro stupore, La Repubblica

Ecco l'editoriale del FOGLIO:
incredibile!

Coronavirus Milano ultime notizie, Beppe Sala «Milano deve resistere»
Beppe Sala

Con intelligenza e rapidità di comunicatore esperto, ieri il sindaco di Milano Beppe Sala ha doverosamente scritto al presidente della Comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani, per chiarire il senso di una sua dichiarazione a un giornalista che, nei titoli d'agenzia ("Shoah, Sala: Anna Frank come Greta Thunberg, storie di coraggio") era apparsa fuori luogo e persino oltraggiosa. Sala in verità faceva un parallelo sulla giovane età, aveva detto che "sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice e che c'è e si arriva a un risultato simile". Ma anche così, il paragone appare forzato e fuori posto. Dunque giuste e necessarie le parole alla Comunità ebraica: "E' più che evidente che non ci fosse la volontà da parte mia di fare un paragone, che del resto non avrebbe alcun senso, tra il dramma della Shoah e le vicende politiche dell'oggi. Si parlava di coraggio di giovani donne e il giornalista mi ha portato sull'attualità, facendo un riferimento a Greta. Lo ribadisco con chiarezza: il dramma della Shoah è tragicamente unico e non esiste paragone possibile". Vicenda che pare chiarita, al netto delle polemiche che, stavolta, sono arrivate da destra. Ci sono però alcune piccole lezioni di cui tenere conto, e dovrebbe farlo anche Sala, che certo non può passare per un negazionista. La prima, più banale, è che la comunicazione politica deve essere sempre ben sorvegliata, la dichiarazione sbagliata è sempre dietro l'angolo e spesso le domande dei cronisti anziché pietre d'inciampo risultano bucce di banana fuorvianti. Poi c'è la questione di Greta. Non lei, ovviamente, ma quel riflesso condizionato sui temi green, e sui fenomeni di popolarità spontaneista di massa, che induce i politici a dire sempre la prima cosa che vada nella direzione del mainstream: a Sala è venuto in mente il parallelismo più banale e automatico a disposizione. Infine, e più serio, bisogna sempre ricordare che la città Medaglia d'oro della Resistenza è anche quella in cui, ogni 25 aprile, gli estremisti "antisionisti" fischiano la Brigata ebraica. Molti di loro, tra qualche mese, appoggeranno Sala alle elezioni. Bisogna evitare di dargli il benché minimo appiglio. A futura memoria.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@ilfoglio.it

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