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Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 21/01/2021, a pag.1, con il titolo " 'Difendiamo le libertà europee o sarà la soumission'. Parla l'imam Chalghoumi, alleato di Macron contro gli islamisti", l'analisi di Giulio Meotti.
A destra: l'imam Hassen Chalghoumi
Giulio Meotti
Roma. "Quando arrivai in Francia ero pieno di ideali. Ma ho trovato arabi senza radici che volevano diventare più europei degli europei ed europei che volevano diventare più arabi degli arabi! Sono rimasto scioccato dal grande vuoto di significato e di valori". Si apre cosi Les Combats d'un imam de la République, il libro di Hassen Chalghoumi anticipato ieri dal Point. Lui è l'imam di Drancy protetto come un capo di stato. Dialogando con lo storico Stéphane Encel, Chalghoumi nel libro spiega che "il discorso dei Fratelli musulmani è trionfante", che "è necessario avere l'onestà di parlare dei crimini perpetrati contro le tribù ebraiche all'epoca del Profeta", che "non c'è razzismo di stato in Francia", che "il terrorista non è un dannato della terra", che "i potenziali terroristi stanno solo dormendo" e che l'odio per Israele è la causa che accomuna una ummah altrimenti destinata alla divisione. "Senza una causa palestinese, la maggior parte degli islamisti non esisterebbe più. Sono tra coloro che riconoscono l'esistenza di Israele, il suo diritto a esistere in pace. Quando vediamo il successo dell'economia israeliana, come non farsi turbare dalla miseria palestinese, i miliardi dati dall'Unione europea e dai paesi arabi? Dove sono andati a finire?". Fin dalle prime righe si capisce perché gli islamisti lo odino e la gauche multiculturale lo guardi con sospetto. Chalghoumi è l'imam che più sta sostenendo Emmanuel Macron nel suo progetto di legge contro il "separatismo islamista". "Questa legge non è contro i musulmani, ma contro gli islamisti. Se il governo non risponde in questo modo, andremo verso la guerra civile. C'è un aumento dell'odio e del razzismo". Per questo l'imam sta pagando un prezzo altissimo.
Una manifestazione islamista contro la Francia e Macron
Il tempo gioca a vantaggio degli islamisti. "C'è ancora speranza, ma siamo in ritardo" ci dice Chalghoumi. "L'islamismo è più pericoloso del Covid. Gli è stato permesso di prendere piede. E sta devastando la gioventù. Quando una percentuale significativa di giovani musulmani considera la sharia superiore alle leggi della Repubblica, la situazione è preoccupante. La reazione delle autorità e della società deve essere forte. Dobbiamo lottare contro le interferenze straniere. Abbiamo bisogno di cooperazione a livello europeo. E' necessario organizzare un islam dei lumi per farne un baluardo. Duemila persone sono partite per la Siria e l'Iraq. Da cinque a diecimila sono i profili identificati come pericolosi. Ci sarà un prezzo da pagare. Ci saranno rotture. Ma la libertà e la sicurezza di tutti sono più importanti della libertà di pochi". Shukran.
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