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Il Foglio Rassegna Stampa
28.11.2020 AfD: un partito di destra estremista
Commento di Micol Flammini

Testata: Il Foglio
Data: 28 novembre 2020
Pagina: 3
Autore: Micol Flammini
Titolo: «Il congresso in presenza dell'AfD, che ha una sola anima ed è estremista»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 28/11/2020 a pag.3, con il titolo "Il congresso in presenza dell'AfD, che ha una sola anima ed è estremista", l'analisi di Micol Flammini.

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Micol Flammini

Jörg Meuthen rieletto alla guida dell'AFD
Jörg Meuthen

Roma. Il congresso del partito di estrema destra Alternative für Deutschland si terrà questo fine settimana. E sarà un congresso vero, come quando la pandemia non esisteva e non aveva costretto tutti a riscrivere le regole degli incontri, politici e non. I seicento delegati dell'AfD si riuniranno a Kalkar, nel Nord Reno Vestfalia e non hanno voluto seguire l'esempio della Cdu, che continua a rimandare il voto dal quale dovrebbe uscire il nome dell'uomo che prenderà il posto di Angela Merkel. Non hanno neppure voluto fare come i Verdi, che lo scorso fine settimana hanno organizzato un congresso online per annunciare il nuovo programma. Come la pensa sulla pandemia, l'AfD l'ha già fatto sapere - tra assurde accuse di estremismo alla cancelliera e manifestazioni-e quindi il congresso, rimandato in passato, si terrà tutto in presenza. In mascherina, distanziati e con l'ambiente arieggiato, ha assicurato il portavoce del partito Jörg Meuthen. L'Afd non è in un buon momento. con le elezioni del 2017 era diventato il terzo partito, alle amministrative aveva conquistato un numero crescente di elettori. Era riuscita anche a far tremare la Cdu, dopo che il partito della Merkel aveva votato il candidato dei liberali in Turingia: per questo si è dimessa anche Annegret Kramp Karrenbauer dalla guida dei cristanodemocratici tedeschi. Successi importanti, per un partito nato per dividere. Se non fosse che, oltre alla pandemia che ha rinsaldato il rapporto tra Merkel e alcuni dei suoi elettori, è proprio l'AfD la prima a essere colpita dal le divisioni, che da questo congresso potrebbero uscire rafforzate. C'è chi spinge al centro e chi tira, molto forte, ancora più a destra; chi vuole istituzionalizzarsi e chi invece crede che sia rimanendo impresentabili che si conquistano più voti. Chi vuole essere di governo e chi di lotta, disorganizzata, istintiva e pericolosa.

Quest'anno l'intelligence tedesca ha classificato come organizzazione estremista l'ala più radicale del partito, che si chiama appunto l'Ala, la Flügel, e poi l'Ufficio per la protezione della Costituzione ha stabilito che la sua esistenza non è compatibile con la Carta. Björn Höcke, leader del movimento, aveva mandato una lettera al partito per decretare lo scioglimento della Flügel, ma è stato un atto formale: anche se non ha più un nome e se non è più incanalata in una corrente, i suoi sostenitori nell'AfD esistono ancora. Sono forti e determinanti. Alternative für Deutschland è ferma al 10 per cento e, se si votasse ora, è lontana dall'obiettivo di diventare l'ago della bilancia per la futura coalizione tedesca, è più probabile che l'ago saranno i Verdi. In questi mesi però ha trovato un nuovo megafono: le manifestazioni contro le misure restrittive imposte dal governo per contenere la pandemia. Teorie del complotto, slogan razzisti e antisemiti, adepti di QAnon, che hanno preso in prestito le teorie della cospirazione nate in America e le hanno applicate alla Germania, egli arrabbiati di sempre sono i frequentatori di queste manifestazioni, in cui spunta anche l'AfD. Questa settimana un'auto con su scritto "Maledetti assassini di bambini e vecchi" e "Fermate le politiche della globalizzazione" è finita contro i cancelli dell'edificio della cancelleria. La scorsa settimana, invece, dei manifestanti sono riusciti a entrare nel Bundestag, grazie a dei tesserini per ospiti distribuiti proprio dall'AfD per protestare contro le modifiche a una legge che ridefinisce i poteri che possono essere usati dal governo in caso di emergenza. Durante il congresso uno degli argomenti di cui si discuterà sarà probabilmente la direzione che dovrà prendere il partito. Ma Alternative für Deutschland sa da sempre che è quando soffia su odio, insoddisfazione e divisioni che ottiene più voti. Lo sa chi spinge più a destra e chi dice di puntare al centro. Anche se dalla riunione dei seicento delegati dovesse uscire che sono i centristi ad aver vinto, sarà impossibile prendere questa promessa di normalizzazione sul serio.

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