mercoledi` 24 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
28.04.2020 Ecco come si comporta la Russia di Putin
Analisi di Daniele Raineri

Testata: Il Foglio
Data: 28 aprile 2020
Pagina: 1
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «'Un diplomatico russo è qui per avvelenare due politici'. La soffiata che fa parlare Praga»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 28/04/2020, a pag.I, con il titolo "'Un diplomatico russo è qui per avvelenare due politici'. La soffiata che fa parlare Praga", l'analisi di Daniele Raineri.

Immagine correlata
Daniele Raineri

Major Mayors of Europe - Zdeněk Hřib | TheMayor.EU
Zdenek Hrib

Roma. Domenica il settimanale ceco Respekt ha scritto che tre settimane fa un uomo con un passaporto diplomatico russo è arrivato all'aeroporto Václav Havel di Praga. Un'auto del corpo diplomatico russo lo stava aspettando e lo ha portato all'ambasciata russa a Praga. Le fonti della sicurezza ceca che hanno passato l'informazione a Respekt sostengono che il passeggero avrebbe viaggiato sull'aereo con una valigetta che conteneva ricina, un veleno molto potente. Le forze di sicurezza sapevano che quel viaggiatore sarebbe arrivato e hanno messo sotto protezione due politici cechi che nelle ultime settimane si sono fatti notare per due battaglie di idee contro la Russia. Uno è il sindaco di Praga, Zdenek Hrib, che ha dato il suo appoggio alla campagna per dedicare la piazza davanti all'ambasciata russa al nome di Boris Nemtsov, il politico dell'opposizione russa ucciso a Mosca, a poca distanza dal Cremlino, cinque anni fa. Hrib era alla cerimonia del cambio di nome della piazza assieme alla figlia di Nemtsov. Ieri ha confermato di essere finito sotto scorta ma ha detto che la polizia gli ha chiesto di non spiegare perché. "E' molto importante per me continuare a sostenere le mie convinzioni anche a rischio della vita", ha detto in un'intervista a una radio indipendente russa. La Russia ha preso molto male la dedica della piazza alla memoria del politico trucidato e l'ambasciata, che per la sua imponenza la gente di Praga chiama "il piccolo Cremlino", ha scelto di cambiare indirizzo ufficiale e di usare una via laterale. Adesso l'indirizzo è 36 via Korunovacni e il sindaco Hrib ha detto che questa scelta gli sembra strana perché nel 2015 "lo stesso Putin aveva detto che l'uccisione di Nemstov è un atto malato e cinico e gli organizzatori devono essere puniti". Il secondo politico ceco messo sotto scorta è Ondrej Holár, sindaco del municipio sei di Praga, che il 3 aprile ha fatto spostare da una piazza di Praga a un museo la statua del maresciallo russo Ivan Konev, che alla testa dell'Armata Rossa cacciò i nazisti dalla Cecoslovacchia ma che negli anni successivi si occupò della repressione molto dura nei paesi rimasti dietro la Cortina di ferro. Honevguidò le operazioni militari per spegnere la rivolta ungherese nel 1956 e diresse la costruzione del muro di Berlino nel 1961. Anche in questo caso il governo russo ha preso molto male la vicenda. Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha offerto al governo ceco di trasportare a spese russe la statua del maresciallo in Russia e ha chiesto l'incriminazione di Holár. Martedl scorso il ministro russo ha detto al governo ceco: "Ci aspettiamo da voi che ci diciate il luogo e il giorno della consegna", ma il governo ha detto che la decisione spetta al municipio diretto da Holár. La questione della statua - che era li dal 1980 - andava avanti in modo tormentato da anni, è stata imbrattata più volte ma non poteva essere coperta perché i filorussi protestavano. La magistratura russa adesso ha aperto un'inchiesta grazie a una legge del periodo Putin che consente di incriminare per oltraggio chi rimuove i simboli sovietici - è una legge che è criticata perché è usata dalla Russia come uno strumento di ricatto politico contro paesi europei che da trent'anni non sono più vassalli dell'Unione sovietica. Respekt è un settimanale ceco che pubblica spesso inchieste giornalistiche ed è considerato solido. Non c'è modo di confermare la storia, ma già soltanto che sia stata stampata cosi nero su bianco testimonia del clima che c'è oggi e del livello di allerta nella Repubblica ceca e più in generale in molti paesi dell'Europa dell'est, dove le operazioni aggressive dei servizi segreti della Russia sono una costante. La valigetta che contiene ricina è anche una citazione storica e porta subito alla mente l'ombrello bulgaro, l'arma creata dall'intelligence sovietica per avvelenare due dissidenti bulgari nel 1978 a Londra. La punta dell'ombrello iniettava una capsula di ricina nel corpo del bersaglio - uno dei due, il giornalista Georgi Markov, mori quattro giorni dopo essere stato colpito mentre era in strada. Nel marzo 2018 due agenti dell'intelligence militare russa tentarono di avvelenare un disertore a Salinsbury, poco a sud di Londra. I due spruzzarono dell'agente nervino che tenevano in una boccetta di profumo sulla maniglia della sua porta di casa, ma il disertore e sua figlia sopravvissero, dopo molti giorni in ospedale. Una donna inglese che per caso raccolse la boccetta di profumo mori avvelenata un mese più tardi.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT