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Riprendiamo dal FOGLIO del 11/01/2020, a pag.2, con il titolo "Un uovo in tre, e il male raccontato ai bambini", il commento di Annalena Benini.
Annalena Benini Abituarsi ad avere un nome falso è un po' difficile. All'inizio devi stare molto attento perché, visto che non sei abituato, se ti chiamano nemmeno ti volti. Per fortuna, il nostro nome falso assomiglia molto a quello vero. Quello vero è Levi, quello falso è Lenti.
Lia Levi, "Una bambina e basta, raccontata agli altri bambini e basta" HarperCollins La copertina (HarperCollins ed.) Quando ho letto per la prima volta il diario di Anna Frank avevo otto anni, e la mia vita è cambiata. E' stato il primo ingresso nel dolore, nell'ingiustizia e nella disumanità, molto più che con le favole dei Fratello Grimm, in cui mi consolavo dell'orrore pensando che non era vero: non c'erano orchi, non c'erano streghe, lupi cattivi e madri assassine. Avevo torto naturalmente, e leggendo il diario di Anna cercavo di convincermi che si sarebbe salvata. Ero una bambina, volevo una favola con un lieto fine. Invece Anna e sua sorella sono morte a Bergen Belsen, scheletriche e divorate dal tifo. Anna aveva quindici anni e parlava del libro che voleva scrivere. La sorella è caduta dal tavolo dove era sdraiata, e il giorno dopo è morta anche Anna, che era già in coma. Non è vero che ai bambini bisogna tenere nascosto il male. Lia Levi, in "Una bambina e basta", uscito per la prima volta nel 1994 (vinse il premio Elsa Morante) ha raccontato quel che è accaduto a lei, che aveva appena finito la prima elementare a Torino, e che a causa delle leggi razziali è dovuta andare a Milano, e poi a Roma, e poi dare tutto l'oro della famiglia, e poi nascondersi in campagna, in un collegio di suore, con un altro cognome, senza i suoi genitori che si nascondevano altrove. Ma questa è una storia a lieto fine, perché Lia e le sue sorelle si sono salvate, e anche i genitori, grazie all'aiuto di chi, come ripeteva sempre Elie Wiesel, non è rimasto "apatico mentre viene versato il sangue del tuo vicino".
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