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Il Foglio Rassegna Stampa
12.04.2019 Inghilterra: il caso di Roger Scruton, cacciato per 'islamofobia'
Commento di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 12 aprile 2019
Pagina: 2
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Critica l’islam, Soros e il Partito comunista cinese. Londra caccia Scruton»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 12/04/2019 a pag.2, con il titolo "Critica l’islam, Soros e il Partito comunista cinese. Londra caccia Scruton" il commento di Giulio Meotti.

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Giulio Meotti

Roma. Alla fine ce l’hanno fatta. Roger Scruton è stato cacciato dalla presidenza della commissione governativa inglese per l’Edilizia “Building Better, Building Beautiful”. Lo ha deciso il governo di Theresa May dopo l’ultima intervista dell’intellettuale e accademico conservatore al New Statesman. La campagna era partita subito dopo la nomina lo scorso novembre, quando un gruppo di commentatori e parlamentari laburisti avevano attaccato la scelta da parte dei Tory. Due giorni fa la decisione in seguito a nuovi commenti di Scruton su islam, Cina e George Soros, in particolare quelli in cui definisce l’islamofobia “una parola della propaganda inventata dai Fratelli Musulmani per fermare la discussione su un problema importante” e quella secondo cui “ogni cinese è una specie di replica del prossimo” e il Partito comunista cinese starebbe creando una “società di automi”. Downing Street ha detto che i commenti erano “profondamente offensivi”.

 

 

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Roger Scruton

Scruton aveva dichiarato che “chiunque non pensi che ci sia un impero di Soros in Ungheria non ha osservato i fatti” e che il regime comunista in Cina sta “creando robot dal proprio popolo”, “una cosa spaventosa”. Per la frase su Soros, Scruton è stato niente meno che accusato di antisemitismo, in un paese dove il principale partito di opposizione – il Labour di Jeremy Corbyn – è diventato una sorta di ricettacolo di posizioni antisemite, senza nemmeno troppa vergogna. L’ex cancelliere George Osborne ha parlato di “commenti bigotti”, domandandosi: “Come può Downing Street tenere Roger Scruton come consigliere del governo?”. La politica laburista Dawn Butler ha dichiarato: “Questi commenti di Roger Scruton sono spregevoli e invocano il linguaggio dei supremacisti bianchi”, niente meno. Ovviamente da quando il Labour è diventato un partito di antisemiti è stato estremamente importante per loro fingere che fosse antisemitismo criticare qualsiasi azione di George Soros.

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Scruton aveva previsto la propria caduta in un articolo sul Times di Londra un anno prima della propria nomina: “La ‘non discriminazione’ è l’ortodossia dei giorni nostri” aveva scritto. “E tuttavia questa apparente apertura mentale è ben determinata a silenziare l’eretico proprio come qualsiasi altra religione. Un dissidente all’interno della comunità accademica dev’essere esposto alla pubblica intimidazione e all’abuso, e nell’era di internet questo castigo può essere amplificato senza alcun costo aggiuntivo per chi lo infligge”. L’Inghilterra è stata appena reduce dal caso Jordan Peterson, il celebre accademico conservatore canadese cui è stata prima assegnato e poi negato un incarico all’Uni - versità di Cambridge, e di Peter Hitchens, columnist del Daily Mail disinvitato dall’Università di Portsmouth per le sue idee eterodosse sul matrimonio uomo-donna (era appena invece fallito il tentativo a Oxford di togliere una cattedra al celebre giurista cattolico John Finnis). E sempre a Londra, il professor Bruce Gilley, reo di tessere l’elogio degli aspettivi positivi del colonialismo britannico, ha di recente tenuto lezione a un seminario privato per studenti e preso parte a una tavola rotonda, evitando attentamente un evento pubblico. “Il risultato sarebbe stato una tempesta di merda e sarebbe stato inutile. Ma avrebbe mostrato fino a che punto in Gran Bretagna, in tutti i posti, le persone hanno smesso di pensare”. Già, in Inghilterra a islamisti (e presunto stupratore) come Tariq Ramadan i Tory di David Cameron avevano assegnato ruoli importanti da consulente governativo (e una cattedra a Oxford), mentre un peso massimo del conservatorismo come Scruton non può dire che “islamofobia” è una parola inventata dagli islamisti per mettere a tacere ogni critica dell’islam o che il Partito Comunista Cinese cerca di infiltrarsi e influenzare le democrazie europee. E’ stato messo alla porta. Senza neppure tanti saluti. La libertà di parola in occidente sta diventando fredda e violacea come dopo il livor mortis.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/ 5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

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