venerdi 26 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
03.03.2015 Russia: ucciso Boris Nemtsov, il politico amico di Israele
Aveva subito anche attacchi della propaganda antisemita

Testata: Il Foglio
Data: 03 marzo 2015
Pagina: 3
Autore: editoriale
Titolo: «Morte di un politico gentile con Israele»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 03/03/2015, a pag. 3, l'editoriale "Morte di un politico gentile con Israele".

 
Boris Nemtsov                     Vladimir Putin nei panni - e con i baffi - di Hitler

Sua madre era ebrea, ma Boris Nemtsov era stato battezzato da suo nonno, russo ortodosso. Il leader dell’opposizione russa ucciso venerdì sera sotto le torri del Cremlino era un amico di Israele, prendeva parte alle conferenze organizzate dal Centro Simon Wiesenthal e la campagna interna per deleggittimarlo ha preso qualche volta le sembianze dell’antisemitismo – verrebbe da dire strisciante, ma mica tanto: l’antisemitismo in certi settori neri di Mosca non striscia, anzi è in forma smagliante.

Questo legame ebraico di Nemtsov va ricordato ora che si è preso quattro pallottole nella schiena perché lui non è che la vittima più illustre della guerra di propaganda che si combatte tra Russia e Ucraina (non conta quale sia il movente vero e il responsabile materiale: Boris ha subìto un martellamento ignobile in vita e di quello si conoscono perfettamente i mandanti).

In quella guerra, l’antisemitismo è stato agitato in tutte le sue forme: o gettandolo addosso agli avversari per farli apparire come dei pericolosi nazisti, o rivendicandolo senza imbarazzo – come fattore identitario che condisce meglio il nazionalismo esasperato della soldataglia da ambo le parti. Muore un politico gentile con Israele, e la questione è quasi assente dalle notizie, schiacciata com’è dall’altra questione, quella gigantesca del rapporto con un Vladimir Putin sempre più prigioniero delle conseguenze della sua politica. Se l’essere di origine ebrea ha aizzato i nemici di Boris Nemtsov durante la sua campagna d’opposizione, gli valga adesso un piccolo riconoscimento in più, accanto a quelli già tributatigli dai simpatizzanti in tutto il mondo.

Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT