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Il Foglio Rassegna Stampa
25.06.2013 Qatar, cambia l'emiro, ma tutto resta come prima
cronaca di Daniele Raineri

Testata: Il Foglio
Data: 25 giugno 2013
Pagina: 1
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «Meet the new boss»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 25/06/2013, in prima pagina, l'articolo di Daniele Raineri dal titolo "Meet the new boss".


Tamim bin Hamad al Thani, nuovo emiro del Qatar

Il fatto che il nuovo emiro del Qatar abbia 33 anni non ci pare argomento sufficiente per giustificare le analisi in gran parte ottimistiche pubblicate dai quotidiani di oggi.
Ecco il pezzo:

Roma. Oggi in Qatar è festa nazionale per l’annuncio ufficiale del passaggio del potere dall’emiro al quarto figlio, Tamim, anche se la notizia – confermata ieri – circolava già da un mese perché il governo di Doha aveva avvisato in anticipo con alcuni briefing i diplomatici americani e iraniani. Il Qatar si è conquistato negli ultimi anni un ruolo centrale a dispetto delle dimensioni minuscole: grazie ai giacimenti di gas è una superpotenza economica alla ricerca continua di investimenti strategici anche in Europa, è la casa madre della rete satellitare più influente del mondo arabo, al Jazeera, è un gran tessitore di trame geopolitiche, dai negoziati con i talebani afghani alla morte del rais libico Muammar Gheddafi alla straziante guerra civile in Siria. Il regno passa così presto all’erede perché il padre ha problemi di salute, ma è lo stesso una novità che un emiro relativamente giovane abdichi a favore di un uomo di 33 anni – basti pensare alla danza attorno al trono nella vicina Arabia Saudita, dove il re Abdullah ogni pochi mesi è dato per morto ma non intende lasciare a favore dei possibili eredi ultrasettantenni.
La successione è stata preparata per almeno un anno e secondo i primi commenti non sarà uno scossone, non ci saranno cambiamenti sostanziali in politica estera: Tamim ha lavorato insieme al padre, Hamid bin Khalifa, sui dossier più importanti. Nella sua autobiografia ci sono punti ambigui, è descritto in rapporti molto cordiali con Stati Uniti e Gran Bretagna grazie alla sua educazione occidentale, compreso il collegio militare inglese di Sandhurst, lo stesso del principe Harry, ma è anche considerato molto vicino alla Fratellanza musulmana. E’ un conservatore più rigido del padre per quanto riguarda l’islam. Oltre ai compiti glamour assolti in passato, per esempio la candidatura vittoriosa del Qatar come paese ospite dei Mondiali di calcio del 2022, Tamim ha guidato la diplomazia complessa per fare pace con i sauditi nel 2007, un riavvicinamento lento che risolse uno stato di quasi guerra.

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