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La Nazione Rassegna Stampa
15.12.2019 Ritrovarsi 72 anni dopo Auschwitz
Commento di Roberto Giardina

Testata: La Nazione
Data: 15 dicembre 2019
Pagina: 15
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Amanti nel lager si ritrovano dopo 72 anni»
Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 15/12/2019, a pag.15, con il titolo "Amanti nel lager si ritrovano dopo 72 anni" il commento di Roberto Giardina.

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David Wisna

È una storia così bella e inverosimile che nessun scrittore oserebbe inventarla. Un amore che nasce innanzi ai forni crematori di Auschwitz, lui e lei evitano la morte nella camera a gas, promettono di rivedersi quando la guerra sarà finita, ma I'Europa sarà spartita in due, l'incontro sarà impossibile. Torneranno ad abbracciarsi 72 anni dopo a New York, appena in tempo, prima che lei muoia a 100 anni. David Wisna è un ragazzo ebreo, nato nell'agosto del '26. Un giorno, a 16 anni, torna a casa nel ghetto di Varsavia, e vede sulla soglia i corpi dei genitori e del fratello, abbattuti dalle SS. I nazisti lo risparmiano, David arriva a Auschwitz nel dicembre del '42. Lavora alla 'Sauna', il nome beffardo dato al capannone dove vengono disinfestati gli abiti dei deportati. Ha una bella voce, canta per le guardie, compensato con razioni extra. Potrà vivere più a lungo. Helen Spitzer è più grande di otto anni, é nata nel 1918 a Bratislava. Deportata ad Auschwitz qualche mese prima di David, é riuscita a strappare un trattamento privilegiato: suona nell'orchestra femminile che accoglie gli ebrei alla stazione del Lager, la musica dovrebbe ingannarli sul destino che li attende. Lavora negli uffici del campo, libera di circolare come vuole. Tutti conoscono Zippy, come la chiamano i carnefici e le vittime. Sente cantare David alla 'Sauna', una settimana dopo sono amanti. Lei corrompe le guardie con viveri e liquori in cambio di un'ora di intimità. Nel '44, si avvicina l'Armata Rossa, i nazisti cercano di distruggere le prove del campo di sterminio, i prigionieri vengono spostati altrove. David e Helen si danno appuntamento a Varsavia, appena tornerà la pace. Lui finisce a Dachau. Helen sarà tra gli ultimi a partire. A Dachau, David riesce a fuggire abbattendo a colpi di zappa una guardia. Si nasconde in un fienile, sente voci, lo hanno ritrovato, ed esce pronto a arrendersi. Ma sono gli americani della 101 Airborne, il giovane polacco verrà arruolato, nei servizi logistici. Helen è finita nel campo profughi di Feldafing, in Baviera. Andrà a Varsavia all'appuntamento con l'amato. Ma per lui con la divisa americana sarà impossibile. Lei sposa Erwin Tichauer, il capo della polizia a Feldafing, la coppia emigra nel '48 a New York. David, dopo il congedo, ottiene il visto per gli Stati Uniti. Vive a Brooklyn per qualche tempo, i due giovani abitano a pochi chilometri, e lo ignorano. David ha voglia di vivere, passa da una festa all'altra, conosce Hope, la sposa nel '47, avranno quattro figli, sei nipoti. Helen non avrà figli, Erwin muore nel '96. È stato David a raccontare la storia al New York Times. Non ha mai spesso di cercare l'amata: «Sapevo che era viva, e che era giunta negli States, anche lei. Infine l'ho ritrovata». L'incontro avverrà nel 2016, Helen è cieca, costretta a letto. Non riconosce subito David, finché lui non si mette a cantare. La loro canzone. «Ti ho amato», le dice lui. «Anch'io ti amavo», dice lei. «Ti ho salvato la vita cinque volte a Auschwitz», gli rivela Helen 72 anni dopo. Come, sarebbe più discreto non chiederlo. «Quando stavano per mettere il tuo nome nell'elenco di quelli da eliminare, riuscivo a farlo cancellare». Zippy è morta l'anno scorso, quasi centenaria. E David ha infine potuto raccontare la loro vita, un amore dietro il filo spinato, perduto con la libertà.

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