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La Nazione Rassegna Stampa
29.11.2019 La storia della spia armena che sventò l'attentato voluto da Hitler
Commento di Roberto Giardina

Testata: La Nazione
Data: 29 novembre 2019
Pagina: 23
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Salvò il mondo dal Führer, addio alla 007 russa»
Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 29/11/2019, a pag.23, con il titolo "Salvò il mondo dal Führer, addio alla 007 russa" il commento di Roberto Giardina.

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Goar Vartanyan

Una ragazza armena di 17 anni impedì che Hitler potesse vincere la Seconda guerra mondiale. È morta a Mosca, a 93 anni, Goar Vartanyan, la spia che sventò l'attentato nazista nel '43 contro i tre nemici giurati del Ill Reich, Stalin, Roosevelt e Churchill, durante la Conferenza di Teheran. Eliminati i rispettivi leader, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Unione Sovietica probabilmente avrebbero posto fine al conflitto, rinunciando all'invasione della Germania. Un trattato di pace avrebbe salvato il Führer, mentre per Mussolini sarebbe stato troppo tardi. Vartanyan, insieme con il suo futuro marito Gevork, di appena due anni più anziano, riuscì a identificare gli agenti inviati in Persia e a farli eliminare. Sembra che l'idea dell'operazione, denominata Long Jump, fosse di Hitler in persona. Non a caso il dittatore nazista affidò il comando della missione pluriomicida al suo agente migliore, l'austriaco Otto Skorzeny, che il 13 settembre di quell'anno aveva liberato Mussolini prigioniero al Gran Sasso. Poco più di due mesi dopo, il 28 novembre, si aprì la Conferenza II russo Stalin, l'americano Roosevelt e l'inglese Churchill nel 1943 a Teheran di Teheran, in cui si sarebbe concordata la strategia finale per annientare il Reich. Fin dalla prima ora fu Stalin a guidare l'incontro, promettendo che dopo la vittoria in Europa, sarebbe intervenuto nel Pacifico a fianco degli americani contro i giapponesi. Nell'occasione venne anche concordato lo sbarco alleato in Normandia e la spartizione della Germania (poi definita a Yalta). A Teheran dalla Germania sarebbero dovute essere inviate due squadre di spie. Per la seconda Skorzeny scelse i sei agenti più fidati, killer spietati. II piano prevedeva il rapimento dei tre presidenti, o, se fosse stato complicato, la loro uccisione. Una missione suicida. L'agente sovietico Nikolai Kuznetsov venne a conoscenza del piano, facendo ubriacare un ufficiale delle SS, ma solo nelle linee essenziali. La sicurezza della conferenza fu affidata a Gevork, un veterano nonostante l'età, figlio di un agente sovietico da anni attivo in Persia. Insieme con Goar aveva già fatto catturare decine di spie. La ragazza con la sua aria di adolescente ingenua seduceva facilmente gli uomini sospetti. La prima squadra fu paracadutata pochi giorni prima dell'incontro vicino alla città di Qom, a 60 chilometri da Teheran, dove si nascose in una villa per inviare messaggi cifrati a Berlino. La capitale fu perlustrata strada per strada dagli uomini guidati da Gevork, scomparso nel 2012 a 87 anni. Gli agenti furono catturati e obbligati a mandare falsi dispacci in Germania. Ma i tedeschi si insospettirono e fermarono appena in tempo Skorzeny e i suoi uomini prima che entrassero in azione. I due giovani sovietici dopo la guerra si sposarono, e nel '51 si trasferirono a Mosca. A Gevork fu conferita la stella di eroe dell'Unione Sovietica. «Due dei cinque raggi - diceva - sono merito di Goar. Ma né a me né a lei piace essere chiamati eroi». Goar lavorò per i servizi segreti sovietici fino al 1986, addestrando i giovani agenti. Sul colpo mancato di Hitler nel 1981 venne girato un film con Alain Delon e Curd Jürgens. Nido di spie si affermò come un kolossal per la cinematografia sovietica, con oltre 47,5 milioni di spettatori. Ma la finzione era ben lontana dalla realtà. La Vartanyan sarà sepolta nel prestigioso cimitero Troyekurovskoe di Mosca, là dove riposano gli eroi dell'Unione sovietica. Ad annunciarlo Sergey Ivanov, portavoce dei servizi d'intelligence russi.

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