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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
22.06.2003 Una linea rigorosamente filopalestinese
l'ultimo attentato a Gerusalemme finito nel dimenticatoio

Testata: Famiglia Cristiana
Data: 22 giugno 2003
Pagina: 24
Autore: Guglielmo Sasinini
Titolo: «Sangue sulla pace»
Ancora una volta Famiglia Cristiana ci propina un parallelo inammissibile.


Gli attentati dei terroristi palestinesi e le ritorsioni israeliane sembrano affondare il piano americano.


Le "ritorsioni" israeliane non ci sarebbero se i kamikaze non si facessero esplodere per le strade di Gerusalemme e se i capi terroristi fossero arrestati dalle forze di sicurezza palestinesi e tenuti in carcere.
L’articolo prosegue con alcune considerazioni personali del giornalista sulle capacità di Abu Mazen di fermare i terroristi, sull’incapacità di Arafat di fermare gli uomini dello sceicco Yassin affermando fra l’altro che:

L’ala militare del fronte palestinese, la cui punta di lancia è costituita da Hamas e dalle Brigate Ezzedine Al Kassam, lancia segnali di disponibilità alla tregua.


Leggiamo invece cosa affermava il quotidiano de La Stampa di sabato 21 giugno:un leader politico diHamas, Mahmud al-Zahar è apparso in Tv per ribadire che gli uomini di Ezzedine al-Qassam non accetteranno mai di spezzare le proprie spade.
Se questa è disponibilità alla tregua…
Un altro elemento sul quale occorre riflettere al termine della lettura dell’articolo è che del terribile attentato che mercoledì 11 giugno ha fatto strage di 16 israeliani ed ha provocato più di 120 feriti non è riportata alcuna notizia se non un vago accenno al fatto che "la spirale di attentati e rappresaglie non si arresta".

Nessuna fotografia dell’autobus sul quale il kamikaze si è fatto esplodere e neppure dei feriti.
Ad illustrare l’articolo campeggia invece una immagine di tre morti arabi avvolti nelle loro vesti con un altro arabo che cerca di sistemare al meglio i corpi con la didascalia che recita: "I palestinesi uccisi a Gaza il 12 giugno"
Una domanda che si potrebbe rivolgere alla redazione di Famiglia Cristiana è la seguente: Ma per quale motivo è sempre la sofferenza dei palestinesi a costituire il tema dominante delle immagini che vengono pubblicate sul settimanale cattolico?
Il rigore giornalistico e l’obiettività dell’informazione hanno così poca rilevanza da essere subordinati alla volontà di seguire sempre e comunque una linea filopalestinese?

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.



direzionefc@stpauls.it

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