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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
11.10.2002 Un leader "amato"
Il processo a Marwan Barghouti: l'imputato si trasforma in accusatore

Testata: Famiglia Cristiana
Data: 11 ottobre 2002
Pagina: 15
Autore: Guglielmo Sasinini
Titolo: «Barghouti, il terrorista amato dai palestinesi»
A fianco è pubblicata una fotografia che ritrae un bimbo palestinese di due/tre anni con la bandana in testa, una bandiera palestinese in una manina, mentre la madre che lo tiene in braccio solleva la fotografia di Marwan Barghuti.

Tanto per non avere dubbi sul fatto che l’educazione antisraeliana inizia fin dalla più tenera età!

Ed è sulla figura di questo capo terrorista che punta l’attenzione il giornalista riportando gli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato la ripresa del processo a suo carico.

Per la prima volta troviamo la parola terrorista associata a Barghuti, ma solo nel titolo.

L’articolo superficiale in alcuni punti, è chiaramente tendenzioso in altri.

"Nel clima di totale instabilità che regna nei Territori palestinesi"
Non è corretto parlare di "instabilità": non stiamo valutando la situazione politica italiana!

Nei Territori gli interventi militari dell’esercito israeliano sono diretti a snidare pericolosi terroristi, a distruggere le infrastrtutture del terrore e a volte purtroppo producono delle vittime, in Israele invece si vive in un clima di violenze, di attacchi terroristici, di agguati, una situazione drammatica e di pericolo costante altro che "instabile"!

"Il più alto indice di popolarità non va a Yasser Arafat, bensì a Marwan Barghuti, il leader di Al Fatah in Cisgiordania, nonché ispiratore e capo delle milizie Tanzim"
Capo terrorista di un gruppo terrorista che si è macchiato delle stragi più sanguinose in Israele
"Arrestato dall’esercito israeliano alcuni mesi fa, con l’accusa di terrorismo e di complicità in attentati che sono costati la vita a 27 israeliani."
Sicuramente molti di più.
"Ogni udienza del processo istruito contro di lui, che si celebra davanti alla Corte distrettuale di Tel Aviv, è diventata motivo di accese discussioni."
Non solo "discussioni" ma anche tafferugli fra i "fan" di Barghuti e i familiari di quelle povere vittime sterminate dalla ferocia dei kamikaze che Barghuti stesso ha mandato a morire.
"Da un lato il pubblico ministero, Dvora Chen, che ha chiesto di prolungare l’arresto di Barghuti fino alla conclusione del processo; dall’altro il capo del collegio di difesa del leader palestinese"
Collegio composto anche da avvocati italiani,
"L’avvocato Jawad Bulos, che ha annunciato che diserterà le prossime udienze nelle quali la pubblica accusa presenterà i 27 capi d’imputazione contro il suo assistito e ha affermato che presenterà un proprio atto d’accusa contro Israele, composto da 54 imputazioni."
La vittima si trasforma in carnefice, l’imputato in accusatore: tutto è possibile nel mondo palestinese dove i processi generalmente si svolgono per le strade, durano 10 minuti e si risolvono con l’uccisione dell’imputato appeso a testa in giù – non importa se colpevole o innocente.

Vorremmo infine rilevare come il settimanale Famiglia Cristiana, negli ultimi due numeri usciti, non abbia mai menzionato episodi di violenze palestinesi nei confronti di civili israeliani.

Eppure non sono mancati!

Due settimane fa il terrorismo palestinese ha mietuto nuove vittime: un attentato suicida nei pressi della città di Umm al Fahm nel nord di Israele ha provocato un morto e tre feriti.

Poche ore prima un israeliano è stato ucciso dal fuoco di un cecchino mentre viaggiava sulla propria auto nei pressi di Jenin.

Alcuni giorni fa il corpo carbonizzato di un israeliano di 67 anni residente a Ma’aleh Adumim è stato ritrovato con segni di tortura.

Attacchi terroristici, agguati di cecchini palestinesi, attentati suicidi, la spirale della violenza palestinese non conosce soste.

Eppure di tutto questo non appare nulla su Famiglia Cristiana.

Perché? La violenza contro gli israeliani non fa notizia?

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad estendere il quesito alla Redazione di Famiglia Cristiana.
Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


direzionefc@stpauls.it

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