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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
22.09.2002 Il buonismo della Chiesa


Testata: Famiglia Cristiana
Data: 22 settembre 2002
Pagina: 27
Autore: Federico Lombardi
Titolo: «Per creare la pace non serve la guerra»
Famiglia Cristiana pubblica, nella rubrica il "Punto di vista" un articolo di padre Federico Lombardi, Direttore Programmi Radio Vaticana. Vi sono riportate alcune riflessioni molto discutibili dal punto di vista morale oltre che storico sull’imminente attacco americano all’Irak.Esaminiamo i punti salienti che chiamano in causa anche il conflitto mediorientale.
"Dopo l’11 settembre le riflessioni più attente mettevano in luce che, al di là della ferma condanna per l’orribile crimine e l’impegno per punire i colpevoli, bisognava intraprendere un’azione di più ampio respiro per sottrarre al terrorismo il suo terreno di coltura, soprattutto dove vi sono situazioni di tensione e ingiustizia che alimentano l’odio e il desiderio di vendetta."
Vi sono luoghi della Terra dove la miseria e le situazioni di ingiustizia sono davvero allarmanti, dove la fame miete vittime ogni giorno eppure non esiste il terrorismo. Come lo spiega padre Lombardi?Vi sono invece luoghi come le moschee dove si inneggia all’odio contro il mondo occidentale, dove l’intolleranza verso l’altro porta i muezzin ad esortare i giovani affinché uccidano gli ebrei ovunque si trovino!Il vero terreno di coltura del terrorismo è l’odio e l’intolleranza del mondo mussulmano verso le democrazie occidentali, fra le quali l’America ed Israele occupano un posto di primo piano.
"Ci si può e ci si deve domandare perciò se la chiara intenzione del governo Usa di attaccare l’Irak sia una mossa nella giusta direzione. Se guardiamo al Medioriente, il conflitto fra israeliani e palestinesi è ben lungi dal vedere la soluzione"
La soluzione in realtà era a portata di mano anche due anni fa. Ma, vorremmo rinfrescare la memoria del padre, rammentando che fu Arafat a rifiutare tutte le proposte di pace dell’allora primo ministro israeliano Barak a Camp David nel luglio 2000 e non il contrario.
"E non è così evidente che l’America abbia esercitato tutta la pressione di cui sarebbe capace perché si prenda la strada della pacificazione"
Forse non è evidente per il padre Lombardi, ma l’America fin dai tempi dell’Amministrazione Clinton ha fatto il possibile per portare a soluzione il conflitto mediorientale. Quello che è sempre mancato è una reale volontà di pace da parte del mondo palestinese e che si concretizzava in modo eclatante in una nuova terribile strage di civili inermi israeliani, ogni volta che pareva avvicinarsi la possibilità di giungere ad un accordo di pace.
"Quale poi potrebbe essere la guida del popolo iracheno dopo l’abbattimento di Saddam Hussein è assolutamente oscuro."
Come dire che non sapendo chi sarebbe venuto dopo Hitler tanto valeva lasciarlo dov’era.Del resto è indice di grave ottusità politica definire Saddam Hussein una "guida" per il suo popolo, un popolo duramente provato dall’embargo inflittogli dall’ONU e di cui l’unico responsabile è proprio il dittatore iracheno. Assume quindi una connotazione quasi grottesca il fatto che nonostante i suoi sudditi vivano nella miseria Saddam Hussein proprio la settimana scorsa abbia elargito 25.000 dollari cadauna a 32 famiglie di kamikaze palestinesi per un totale di 800.000 dollari. Quanti bambini iracheni avrebbe nutrito con quei soldi?Padre Lombardi lo sa oppure è troppo occupato ad interessarsi dei piani di battaglia di Bush?
"Quale ordine pensa dunque di costruire l’Amministrazione di Bush in Medioriente con un attacco militare? Saddam è accusato di costruire armi di distruzione di massa, e perciò si ritiene giusto intervenire per distruggerle."
Saddam non solo le costruisce ma le usa pure, contro i curdi, contro i suoi stessi cittadini ecc.
"Certo il rischio è grave."
Cosa è grave? Il rischio di distruggerle o che Saddam decida di utilizzare quelle armi?
"Ma perché Israele e il Pakistan hanno invece il diritto di averle? Solo perché sono attualmente alleati o amici degli USA?"
La memoria storica di padre Lombardi è davvero labile. Israele è da sempre alleato ed amico degli Stati Uniti ed in alcuni drammatici periodi storici di fronte all’ostracismo dei paesi europei e non, Israele ha potuto contare solo sull’America.E’ ragionevole supporre che senza l’aiuto dell’America Israele, unica democrazia in lotta per la sopravvivenza fra regimi dittatoriali, sarebbe stato spazzato via.Ma dall’11 settembre anche l’America è in grado di capire, per averlo provato sulla propria pelle, cosa significhi vivere giorno dopo giorno con l’incubo del terrorismo ed è logico quindi se, di fronte alla terribile escalation di terrore che ha colpito Israele negli ultimi due anni e che ha fatto più di 600 vittime fra bambini, giovani, donne, anziani, queste due democrazie si sentano ancor più unite e solidali di fronte ad una minaccia, quella del terrorismo, che solo l’ottusità di pochi continuano a vedere circoscritta al Medioriente.Infine, un’ultima considerazione sul diritto di Israele a possedere armi di distruzione di massa.Il possesso di quelle armi per Israele ha uno scopo puramente difensivo e chi conosce la storia di questo paese, sin dalla sua costituzione, sa perfettamente quanto bisogno Israele abbia avuto e avrà di difendersi.Nessuno può accusare Israele di avere mai usato armi di distruzione di massa verso i suoi nemici o nei confronti delle minoranze all’interno del paese; ciò che invece Saddam ha fatto ed è facile prevedere farà anche in futuro.Israele è una democrazia.Ecco perché Israele ha il diritto di possedere tali armi e Saddam Hussein no.
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