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Famiglia Cristiana Rassegna Stampa
08.09.2002 Famiglia, ma con un occhio solo


Testata: Famiglia Cristiana
Data: 08 settembre 2002
Pagina: 14
Autore: Guglielmo Sasini
Titolo: «E Israele perde la purezza delle armi»
In questo articolo vi sono riportati i commenti di alcuni quotidiani israeliani sugli ultime operazioni dell'esercito israeliano che hanno coinvolto civili palestinesi.
L'articolo, piuttosto superficiale, riferisce i commenti SOLO di una parte
dell'opinione pubblica israeliana e riporta una serie di numeri (morti
palestinesi ed israeliani dall'inizio dell'Intifada) senza alcun commento
nè spiegazione.

Uno dei pilastri dello Stato ebraico, l'esercito israeliano, viene messo in
discussione dall'opinione pubblica che, attraverso le pagine del quotidiano
Haaretz, si chiede se l'uccisione di 49 palestinesi (di cui 30 civili) in
un mese non sia il segnale di una capacità di tenuta ormai compromessa.
Certamente è il segnale di una sana democrazia che si interroga
sull'operato del suo esercito ma che non può prescindere dal valutare il
contesto nel quale operano quei soldati. Di fronte ad un nemico crudele e
agguerrito è la consapevolezza di non riuscire spesso a fermare dei
pericolosi kamikaze ad esssere seriamente compromessa.
Su un altro autorevole quotidiano, Yediot Aharonot, uno dei commentatori
più popolari d'Israele, Nachum Barnea stigmatizza:

"C'è da chiedersi perchè
i capi del nostro esercito sono diventati arroganti, senza cuore, verbosi."
Barnea che ha perso un figlio di 18 anni in un attentato esprime il disagio
di Israele di fronte alle involuzioni di un conflitto che di giorno in
giorno si imbarbarisce.
In realtà esprime una sua opinione personale, lecita e legittima ma che non
può estendersi - come ipotizza il giornalista - a tutta la società
israeliana.
Dallo scoppio della seconda intifada fino alla fine di agosto i morti sono
stati 2.475: 610 israeliani e 1.865 palestinesi.
E' scorretto e fazioso fornire cifre senza alcun commento. Come sono morti
quei palestinesi? In quale contesto? Quanti di loro erano terroristi che
stavano preparando un ordigno? Quanti i kamikaze che si sono fatti
esplodere insieme alle loro vittime?
Una cosa è certa. Fra gli israeliani morti non ci sono terroristi ma solo
bambini, donne al mercato, anziani nei ristoranti, adolescenti sugli
autobus oppure giovani soldati che difendevano il loro paese da un nemico
crudele che vuole sterminarli e che vigliaccamente si fa scudo di bambini e
civili per suscitare pietà .

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare le proprie opinioni alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

direzionefc@stpauls.it

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